La città
Alle spalle della chiesa San Nicola: sacro e profano uniti dalla maleducazione
Un altro luogo privilegiato per l’abbandono incosciente di rifiuti
Barletta - lunedì 14 luglio 2014
Il rispetto per l'ambiente ormai è cosa molto rara a Barletta, stupisce però che non vi sia nemmeno un po' di ritegno nei confronti di spazi contigui ad aree dedicate alla preghiera. Pochi giorni fa infatti vi avevamo segnalato l'insieme infinito di rifiuti che si ammassa nei pressi del Santuario di Barletta, tra cui pare fosse stata abbandonata anche una cospicua quantità di eternit. Niente panico, come ci hanno poi riferito alcuni lettori la sostanza era già lì da qualche mese e molto probabilmente sarà destinata a restarci per ancora molto tempo.
Purtroppo casualmente abbiamo notato come anche alle spalle della chiesa San Nicola di Barletta, all'altezza dell'ampio spiazzo che si affaccia su via Enrico de Nicola, siano stati abbandonati numerosi rifiuti, proprio a ridosso della recinzione che separa lo stesso spiazzo dalla chiesa, nonostante a pochi metri siano presenti gli anziani cassonetti che ancora nella zona assolvono alla funzione di raccolta pattume, non essendo ancora stata estesa al luogo la pratica della differenziata porta a porta.
Ombrelli, pezzi di plastica, capi d'abbigliamento e vari altri materiali sono stati maldestramente "riposti" proprio alle spalle della chiesa, quasi che stando lì nessuno dovesse notarli o preoccuparsene. Ciò che desta maggior apprensione è la presenza sul posto, ricoperto di ghiaia ed erbetta, di chiodi e pezzi di ferro arrugginiti pericolo costante per i ragazzini che sono soliti giocare sul luogo, soprattutto nei lunghi pomeriggi estivi.
Mentre ci accingevamo a lasciare la nostra posizione con grande amarezza nel cuore, ci ha colpito l'odore acre che esalava dal basso, un misto di deiezioni animali e forse anche umane, segno che spesso il luogo garantisce la giusta intimità per l'espletamento delle basilari funzioni fisiologiche dell'essere vivente. Nulla di nuovo o strano, molti saprebbero cavarsela raccontando la storia della fortuna nel caso in cui dovesse capitarvi di ritrovarvi le stesse "sorpresine" incollate sotto le scarpe, allora si che l'unione tra sacro e profano sarebbe completa.
Purtroppo casualmente abbiamo notato come anche alle spalle della chiesa San Nicola di Barletta, all'altezza dell'ampio spiazzo che si affaccia su via Enrico de Nicola, siano stati abbandonati numerosi rifiuti, proprio a ridosso della recinzione che separa lo stesso spiazzo dalla chiesa, nonostante a pochi metri siano presenti gli anziani cassonetti che ancora nella zona assolvono alla funzione di raccolta pattume, non essendo ancora stata estesa al luogo la pratica della differenziata porta a porta.
Ombrelli, pezzi di plastica, capi d'abbigliamento e vari altri materiali sono stati maldestramente "riposti" proprio alle spalle della chiesa, quasi che stando lì nessuno dovesse notarli o preoccuparsene. Ciò che desta maggior apprensione è la presenza sul posto, ricoperto di ghiaia ed erbetta, di chiodi e pezzi di ferro arrugginiti pericolo costante per i ragazzini che sono soliti giocare sul luogo, soprattutto nei lunghi pomeriggi estivi.
Mentre ci accingevamo a lasciare la nostra posizione con grande amarezza nel cuore, ci ha colpito l'odore acre che esalava dal basso, un misto di deiezioni animali e forse anche umane, segno che spesso il luogo garantisce la giusta intimità per l'espletamento delle basilari funzioni fisiologiche dell'essere vivente. Nulla di nuovo o strano, molti saprebbero cavarsela raccontando la storia della fortuna nel caso in cui dovesse capitarvi di ritrovarvi le stesse "sorpresine" incollate sotto le scarpe, allora si che l'unione tra sacro e profano sarebbe completa.