Solidale con i "forconi", ma noi cittadini comuni come andiamo avanti?
La protesta di una nostra lettrice
giovedì 26 gennaio 2012
iReport
Sono una vostra lettrice di 22 anni. Sto vivendo con grande vicinanza quella che è stata ribattezzata "rivolta dei forconi", la protesta degli autotrasportatori che in questi giorni ha bloccato strade e autostrade, ed è arrivata da due giorni anche a Barletta e dintorni. Sono vicina a chi protesta, ne capisco le ragioni, ma mi chiedo se sia possibile che lo stato legittimi e autorizzi quanto sta succedendo.
Vi racconto un episodio che mi ha toccata da vicino: mio padre questa mattina alle cinque e mezzo, prima di andare a lavorare, è andato a fare benzina e si è trovato in una fila immensa al benzinaio di via Trani, l'unico aperto a quell'ora, e mi ha raccontato di scene incredibili: gente che riempiva decine di taniche, arrivando a pagare fino a novanta euro di benzina. Inevitabile le "consuete" crisi di nervi di chi pretendeva di passare avanti per sopraggiunte emergenze. Le stesse scene ci sono anche nei supermercati, dove ormai non si trova latte fresco e altri prodotti alimentari. Di questo bisogna prendere atto, ed evitare che si ripeta, ma soprattutto di questo dovrebbero parlare i media, che per giorni hanno fatto "orecchie da mercante".
Distinti saluti, Claudia,
una vostra affezionata lettrice.
Vi racconto un episodio che mi ha toccata da vicino: mio padre questa mattina alle cinque e mezzo, prima di andare a lavorare, è andato a fare benzina e si è trovato in una fila immensa al benzinaio di via Trani, l'unico aperto a quell'ora, e mi ha raccontato di scene incredibili: gente che riempiva decine di taniche, arrivando a pagare fino a novanta euro di benzina. Inevitabile le "consuete" crisi di nervi di chi pretendeva di passare avanti per sopraggiunte emergenze. Le stesse scene ci sono anche nei supermercati, dove ormai non si trova latte fresco e altri prodotti alimentari. Di questo bisogna prendere atto, ed evitare che si ripeta, ma soprattutto di questo dovrebbero parlare i media, che per giorni hanno fatto "orecchie da mercante".
Distinti saluti, Claudia,
una vostra affezionata lettrice.