Tennistavolo
Tennistavolo, tra mille difficoltà parte l'attività a squadre dell'ACSI ONMIC Barletta
«Siamo costretti a fare salti mortali per tenere in vita la nostra organizzazione sportiva»
Barletta - martedì 25 settembre 2018
Comunicato Stampa
«Pochi giorni, solo pochi giorni separano il pongismo targato FITET dallo start dell'attività agonistica a squadre, sia a livello nazionale che regionale. Per il trentasettesimo anno consecutivo, la Polisportiva Dilettantistica ACSI ONMIC Barletta si presenterà ai nastri di partenza dell'incipiente stagione a squadre (quella individuale ha avuto inizio, come ogni anno, nello scorso mese di luglio) con la consueta umiltà, con il collaudato animus pugnandi, con l'inequivocabile rispetto di qualsivoglia avversario (purché corretto sia in campo che fuori). Rispetto alle precedenti "avventure", nella stagione 2018 - 19 l'ACSI ONMIC Barletta sarà costretta a "meste rinunce". Com'è noto, a seguito del mancato supporto economico da parte dell'azienda Terrapulia (azienda barlettana accostatasi al club pongistico nella passata stagione e misteriosamente defilatasi, nonostante la gloriosa promozione in Serie C2 del team che portava il suo nome) e del "significativo ridimensionamento" messo in atto dall'Ottica Lamusta (benefattore del sodalizio barlettano dal 2004), la dirigenza societaria ha tentato, fino allo stremo delle forze, di partecipare a tutti i Campionati a Squadre ai quali aveva diritto ma alla fine l'encomiabile intento di "mettere in cassaforte" lo storico sodalizio barlettano ha finito con il prevalere sull'effimero oltreché deleterio "protagonismo agonistico". E allora con le lacrime agli occhi, il sodalizio pongistico ha ritenuto necessario "eliminare" uno dei suoi pilastri più pregiati, ovvero la squadra militante nel Campionato Regionale Maschile di Serie D1 e reduce da un brillantissimo quanto inatteso secondo posto nel passato anno agonistico.
"Nello scorso mese di maggio l'Ottica Lamusta ci ha comunicato la soffertissima decisione di ridurre drasticamente il supporto economico a favore della società di tennistavolo. Da quel momento per noi ha avuto inizio un periodo letteralmente infernale. Nonostante un decremento delle entrate quantificabile in oltre 2.000 euro, noi abbiamo iscritto regolarmente (nello scorso mese di giugno) la compagine più prestigiosa del nostro club alla Serie C1 nazionale, abbiamo compiuto inauditi sacrifici per mettere in sicurezza il team che e' stato promosso in Serie C2 e abbiamo compiuto uno sforzo titanico per potere essere presenti (con la terza formazione societaria), come accaduto per oltre 20 anni consecutivi, anche nella serie regionale D1. Un'accuratissima analisi del dramma economico che attanaglia il sodalizio ACSI ONMIC (nello specifico, l'improvviso dietrofront dell'azienda Terrapulia e la perdita di un'entrata ammontante a 1500 euro annui) ci ha costretto, tuttavia, a ritirare dalla Serie D1 la nostra rappresentativa, soprattutto dopo avere preso atto della totale indifferenza da parte della locale classe politica. Sul piano squisitamente agonistico, il volume di attività' che l'ACSI ONMIC Barletta inizierà' a sviluppare tra pochi giorni sarà pur sempre considerevole: il movimento pongistico barlettano rappresenterà la Città della Disfida nel prestigioso Campionato Nazionale Maschile di Serie C1, nel fascinoso Campionato di Serie C2 e, dopo qualche anno di assenza, nell'insidiosissimo Campionato a Squadre di Serie B Veterani.Per fare fronte alla subitanea mancanza di sponsors non potremo non ricorrere all'autotassazione ma è evidente che trattasi di un temporaneo salvagente. Da un paio di mesi, per porre fine ad una situazione siffatta, rilevata la pretestuosa e crudele indifferenza da parte di tutte le forze politiche, abbiamo invocato l'intervento del Primo Cittadino Dott. Mino Cannito affinché possa individuare quelle risorse economiche necessarie al sodalizio per una serena prosecuzione dell'attivita' agonistica e formativa.Non riusciamo a comprendere perché quasi tutti gli esponenti politici locali vogliano decretare la thanatos dello storico sodalizio pongistico. Siamo consapevoli, altresì, che il dott. Cannito può rappresentare per la nostra polisportiva un'autentica ancora di salvezza o, se si preferisce, l'unico politico locale dotato di sensibilità".
Questo il commento, tutt'altro che entusiasta, di una dirigenza societaria, quella dell'ACSI ONMIC Barletta, costretta a fare salti mortali per tenere in vita un'organizzazione sportiva che, in oltre un terzo di secolo, tanto lustro ha conferito alla città di Barletta. La valorizzazione di un territorio passa attraverso l'immagine che di esso diffonde fisiologicamente l'associazionismo sportivo. Non avere compreso,in ben 37 anni, un concetto cosi' elementare ha consentito al mero clientelismo di prendere il sopravvento sul "servizio" che ogni politico di sani principi dovrebbe garantire alla collettività.
Negare un concreto sostegno ad un'associazione sportiva dilettantistica che, senza ombra di dubbio, opera nel sociale è sinonimo di grave ignoranza. Una classe politica con un deficit siffatto e' una scatola vuota ed ingombrante».
"Nello scorso mese di maggio l'Ottica Lamusta ci ha comunicato la soffertissima decisione di ridurre drasticamente il supporto economico a favore della società di tennistavolo. Da quel momento per noi ha avuto inizio un periodo letteralmente infernale. Nonostante un decremento delle entrate quantificabile in oltre 2.000 euro, noi abbiamo iscritto regolarmente (nello scorso mese di giugno) la compagine più prestigiosa del nostro club alla Serie C1 nazionale, abbiamo compiuto inauditi sacrifici per mettere in sicurezza il team che e' stato promosso in Serie C2 e abbiamo compiuto uno sforzo titanico per potere essere presenti (con la terza formazione societaria), come accaduto per oltre 20 anni consecutivi, anche nella serie regionale D1. Un'accuratissima analisi del dramma economico che attanaglia il sodalizio ACSI ONMIC (nello specifico, l'improvviso dietrofront dell'azienda Terrapulia e la perdita di un'entrata ammontante a 1500 euro annui) ci ha costretto, tuttavia, a ritirare dalla Serie D1 la nostra rappresentativa, soprattutto dopo avere preso atto della totale indifferenza da parte della locale classe politica. Sul piano squisitamente agonistico, il volume di attività' che l'ACSI ONMIC Barletta inizierà' a sviluppare tra pochi giorni sarà pur sempre considerevole: il movimento pongistico barlettano rappresenterà la Città della Disfida nel prestigioso Campionato Nazionale Maschile di Serie C1, nel fascinoso Campionato di Serie C2 e, dopo qualche anno di assenza, nell'insidiosissimo Campionato a Squadre di Serie B Veterani.Per fare fronte alla subitanea mancanza di sponsors non potremo non ricorrere all'autotassazione ma è evidente che trattasi di un temporaneo salvagente. Da un paio di mesi, per porre fine ad una situazione siffatta, rilevata la pretestuosa e crudele indifferenza da parte di tutte le forze politiche, abbiamo invocato l'intervento del Primo Cittadino Dott. Mino Cannito affinché possa individuare quelle risorse economiche necessarie al sodalizio per una serena prosecuzione dell'attivita' agonistica e formativa.Non riusciamo a comprendere perché quasi tutti gli esponenti politici locali vogliano decretare la thanatos dello storico sodalizio pongistico. Siamo consapevoli, altresì, che il dott. Cannito può rappresentare per la nostra polisportiva un'autentica ancora di salvezza o, se si preferisce, l'unico politico locale dotato di sensibilità".
Questo il commento, tutt'altro che entusiasta, di una dirigenza societaria, quella dell'ACSI ONMIC Barletta, costretta a fare salti mortali per tenere in vita un'organizzazione sportiva che, in oltre un terzo di secolo, tanto lustro ha conferito alla città di Barletta. La valorizzazione di un territorio passa attraverso l'immagine che di esso diffonde fisiologicamente l'associazionismo sportivo. Non avere compreso,in ben 37 anni, un concetto cosi' elementare ha consentito al mero clientelismo di prendere il sopravvento sul "servizio" che ogni politico di sani principi dovrebbe garantire alla collettività.
Negare un concreto sostegno ad un'associazione sportiva dilettantistica che, senza ombra di dubbio, opera nel sociale è sinonimo di grave ignoranza. Una classe politica con un deficit siffatto e' una scatola vuota ed ingombrante».