Calcio
Saveriano Infantino: «La sconfitta con lo Spezia brucia ancora, ma nei playoff ci crediamo»
Il bomber biancorosso ai nostri microfoni
Barletta - sabato 5 maggio 2012
Classe '86, professione centravanti di razza, uno dei "veterani" di questo Barletta, un avvio di campionato condizionato dai tanti acciacchi fisici, risorto con l'arrivo di Nello Di Costanzo in sella alla panchina biancorossa, dopo le frizioni con Cari nei primi sei mesi. Parliamo di Saveriano Infantino, centravanti-rivelazione nel girone di ritorno del Barletta targato-Di Costanzo: ciò che più colpisce di Saveriano è la contrapposizione tra la faccia da duro, il fisico da colosso e i modi pacati, cortesi e allegri con i quali riceve l'intervistatore in sala stampa. Il bomber di Tolve, 4 gol realizzati con il Barletta in questo campionato di Prima Divisione, tra i quali la recente perla che è si è raccontato a cuore aperto ai nostri microfoni. Un colloquio gioviale, breve ma intenso, tornando con la mente alla recente "doppietta a distanza" al "Puttilli" contro Siracusa e Carrarese, parlando del rapporto con il misteri, con la piazza di Barletta e ascoltando i suoi propositi in vista della cruciale trasferta di Piacenza:
Saveriano, domenica un altro eurogol dopo quello al Siracusa. Ci stai prendendo il vizio?
«Sono attaccante, ogni tanto devo pur fare qualche gol (ride, ndr). A parte tutto, sono davvero felice, è stato un bel gol, mi è venuto di istinto, come quello contro il Siracusa: speriamo serva per andare avanti, far bene e conquistare i playoff».
Dopo la scorsa stagione di "adattamento", eri atteso alla consacrazione in Prima Divisione. Cosa è mancato a Saveriano Infantino? Ti aspettavi di avere più spazio?
«Sicuramente speravo di giocare di più, in particolare nei primi sei mesi con mister Cari, poi con l'arrivo di Di Costanzo ho trovato continuità, giocando quasi sempre e trovando il ritmo-partita, e il rendimento è venuto di conseguenza».
Ruolo in campo: meglio centravanti unico sostenuto da una linea di tre fantasisti o ti preferisci in coppia con Mazzeo?
«Con Fabio mi trovo davvero bene, posso muovermi negli spazi e cercare di allargarmi, ma sono contento anche di agire da punta centrale nel 4-2-3-1. Ripeto, per me l'importante è giocare, non importa tanto dove».
Sempre titolare dopo il gran gol al Siracusa: con lo Spezia però mister Di Costanzo ti ha preferito Di Gennaro, e sei entrato solo negli ultimi 15'. Deluso dalla scelta?
« Vorrei rigiocarla dal 1', devo essere onesto: ma le scelte del mister vanno rispettate, Francesco aveva segnato nella partita precedente a Cremona ed era anche giusto dargli spazio dal primo minuto. Peccato per come è finita la partita, ma ormai è andata».
Il Barletta oggi è di scena su due fronti, il campo e il ricorso al Tnas. Quanto sentite l'attesa per l'esito del ricorso?
«Siamo concentrati a fondo sul Piacenza, è quello il nostro unico obiettivo: vogliamo vincere e accedere direttamente ai playoff».
Domenica affrontate una squadra blasonata, il cui fallimento economico è stato decretato dal tribunale, che venderà cara la pelle per evitare lo spauracchio dell'ultimo posto e, particolare da non sottovalutare, al netto delle penalizzazioni ha 42 punti all'attivo. Non c'è il rischio che li sottovalutiate?
«Sicuramente la affronteremo con il dovuto rispetto e il piglio giusto: loro devono evitare l'ultimo posto, che dista solo due punti, e giocheranno al massimo delle proprie forze, come noi faremo per arrivare ai playoff».
A marzo, per come la situazione di classifica e ambientale si stava mettendo, avreste firmato per arrivare a giocarvi i playoff a -1 all'ultimo turno?
« Noi ci crediamo dal primo giorno, e ci abbiamo sempre creduto: abbiamo buone possibilità di ottenerli».
Avete interrotto il filotto positivo maturato in aprile contro lo Spezia: credi che i liguri, oggi primi, meritino la prima piazza più del Trapani?
«Il Trapani non mi ha impressionato molto, e tantomeno lo Spezia: credo però che i ragazzi di mister Serena, che hanno l'ultimo impegno del torneo in casa contro il Latina, lo sfrutteranno e conquisteranno la promozione».
Se non arrivasse il quinto posto sarebbe legittimo parlare di stagione fallimentare?
«Secondo me abbiamo giocato un'ottima stagione sin qui, ci abbiamo sempre creduto, abbiamo fatto tanti sacrifici, e per questo parlo di stagione comunque positiva».
Ad oggi, se arrivaste secondi, affrontereste il Trapani, una squadra in calo fisico e tecnico. Potrebbe essere paradossalmente un vantaggio affrontare la seconda in classifica?
«I playoff sono un altro campionato. Chiunque troveremo, l'essenziale per noi è arrivare a giocarli».
Come vuoi caricare la tifoseria per questi ultimi novanta minuti della stagione?
« Li invito a sostenerci come hanno sempre fatto, con la loro fantastica passione, e speriamo di ottenere insieme i playoff».
La parola d'ordine è chiara: playoff. Vincere e sperare nello scivolone della Cremonese, la via per arrivarci.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Saveriano, domenica un altro eurogol dopo quello al Siracusa. Ci stai prendendo il vizio?
«Sono attaccante, ogni tanto devo pur fare qualche gol (ride, ndr). A parte tutto, sono davvero felice, è stato un bel gol, mi è venuto di istinto, come quello contro il Siracusa: speriamo serva per andare avanti, far bene e conquistare i playoff».
Dopo la scorsa stagione di "adattamento", eri atteso alla consacrazione in Prima Divisione. Cosa è mancato a Saveriano Infantino? Ti aspettavi di avere più spazio?
«Sicuramente speravo di giocare di più, in particolare nei primi sei mesi con mister Cari, poi con l'arrivo di Di Costanzo ho trovato continuità, giocando quasi sempre e trovando il ritmo-partita, e il rendimento è venuto di conseguenza».
Ruolo in campo: meglio centravanti unico sostenuto da una linea di tre fantasisti o ti preferisci in coppia con Mazzeo?
«Con Fabio mi trovo davvero bene, posso muovermi negli spazi e cercare di allargarmi, ma sono contento anche di agire da punta centrale nel 4-2-3-1. Ripeto, per me l'importante è giocare, non importa tanto dove».
Sempre titolare dopo il gran gol al Siracusa: con lo Spezia però mister Di Costanzo ti ha preferito Di Gennaro, e sei entrato solo negli ultimi 15'. Deluso dalla scelta?
« Vorrei rigiocarla dal 1', devo essere onesto: ma le scelte del mister vanno rispettate, Francesco aveva segnato nella partita precedente a Cremona ed era anche giusto dargli spazio dal primo minuto. Peccato per come è finita la partita, ma ormai è andata».
Il Barletta oggi è di scena su due fronti, il campo e il ricorso al Tnas. Quanto sentite l'attesa per l'esito del ricorso?
«Siamo concentrati a fondo sul Piacenza, è quello il nostro unico obiettivo: vogliamo vincere e accedere direttamente ai playoff».
Domenica affrontate una squadra blasonata, il cui fallimento economico è stato decretato dal tribunale, che venderà cara la pelle per evitare lo spauracchio dell'ultimo posto e, particolare da non sottovalutare, al netto delle penalizzazioni ha 42 punti all'attivo. Non c'è il rischio che li sottovalutiate?
«Sicuramente la affronteremo con il dovuto rispetto e il piglio giusto: loro devono evitare l'ultimo posto, che dista solo due punti, e giocheranno al massimo delle proprie forze, come noi faremo per arrivare ai playoff».
A marzo, per come la situazione di classifica e ambientale si stava mettendo, avreste firmato per arrivare a giocarvi i playoff a -1 all'ultimo turno?
« Noi ci crediamo dal primo giorno, e ci abbiamo sempre creduto: abbiamo buone possibilità di ottenerli».
Avete interrotto il filotto positivo maturato in aprile contro lo Spezia: credi che i liguri, oggi primi, meritino la prima piazza più del Trapani?
«Il Trapani non mi ha impressionato molto, e tantomeno lo Spezia: credo però che i ragazzi di mister Serena, che hanno l'ultimo impegno del torneo in casa contro il Latina, lo sfrutteranno e conquisteranno la promozione».
Se non arrivasse il quinto posto sarebbe legittimo parlare di stagione fallimentare?
«Secondo me abbiamo giocato un'ottima stagione sin qui, ci abbiamo sempre creduto, abbiamo fatto tanti sacrifici, e per questo parlo di stagione comunque positiva».
Ad oggi, se arrivaste secondi, affrontereste il Trapani, una squadra in calo fisico e tecnico. Potrebbe essere paradossalmente un vantaggio affrontare la seconda in classifica?
«I playoff sono un altro campionato. Chiunque troveremo, l'essenziale per noi è arrivare a giocarli».
Come vuoi caricare la tifoseria per questi ultimi novanta minuti della stagione?
« Li invito a sostenerci come hanno sempre fatto, con la loro fantastica passione, e speriamo di ottenere insieme i playoff».
La parola d'ordine è chiara: playoff. Vincere e sperare nello scivolone della Cremonese, la via per arrivarci.
(Twitter: @GuerraLuca88)