Calcio a 5
Ruggiero Passero: «Abbiamo un gruppo straordinario, a Rutigliano per giocarcela»
Il direttore generale del Cristian Barletta fa il punto dopo la vittoria del derby
Barletta - martedì 24 novembre 2015
1.37
Non c'è tempo per fermarsi. Sono passati appena 3 giorni dal travolgente 5-0 rifilato al Futsal Barletta nel derby di sabato che il Cristian Barletta deve già voltare pagina e deve farlo molto in fretta perchè il prossimo match sarà di quelli per cuori forti. Sabato pomeriggio a Rutigliano andrà in scena la supersfida contro i baresi attualmente primi in graduatoria. Il Cristian però è sempre più consapevole della propria forza e andrà nella tana della capolista a giocarsi le proprie carte. Tutte le emozioni del momento in casa biancorossa ci sono state raccontate dal direttore generale Ruggiero Passero che ha fotografato al meglio la situazione.
Direttore, facciamo un passo indietro e torniamo al derby. Si aspettava una vittoria così rotonda? Che emozioni ha provato?
«Devo dire che in cuor mio un po' me l'aspettavo. La nostra è una squadra forte e mi aspettavo di portare a casa un bel successo anche se è chiaro che partite come il derby presentano incognite legate alle emozioni e alle tensioni particolari che portano con se rendendole di difficile gestione. Proprio l'aver gestito alla grande queste pressioni rappresenta per me una soddisfazione grandissima, è la dimostrazione di aver allestito un gruppo forte non solo dal punto di vista tecnico-tattico ma anche da quello caratteriale».
A proposito di maturità, è contento del processo di crescita di una squadra che sembra migliori partita dopo partita assumendo consapevolezza dei propri mezzi?
«La nostra crescita è senza dubbio costante e continua. La squadra si allena con costanza ed intensità provando situazioni che poi vengono applicate in partita alla perfezione. Le vittorie poi, danno fiducia nel lavoro che si svolge e creano consapevolezza nei propri mezzi».
Ora il big-match contro il Rutigliano, che partita sarà?
«Quella contro il Rutigliano, per le motivazioni che porta, è una partita che si prepara da sola. Detto questo, probabilmente non sarà una sfida decisiva perchè c'è ancora un girone intero da giocare, ma allo stesso tempo è innegabile la sua importanza. Per quel che ci riguarda, sabato sarà l'occasione per acquisire la definitiva consapevolezza di ciò che ci aspetta e di cosa vogliamo fare in questa stagione. Andiamo lì nel pieno delle nostre forze a sfidare un avversario altrettanto forte e reduce da 8 vittorie su 8 partite. Sarà una partita bella da vedere e bella da giocare».
Chi pensa che possa essere l'uomo decisivo?
«Abbiamo più di un uomo decisivo, ma la forza su cui so di poter contare è quella di un gruppo che sa gestire l'importanza della partita. I dubbi che potevamo avere sulla tenuta mentale di questa squadra in determinate partite sono state fugate dalle vittorie convincenti a Ruvo e nel derby. Solo una squadra concentrata e sul pezzo può ottenere certi risultati, solo un gruppo affiatato e maturo può gestire queste situazioni. I ragazzi stanno dimostrando solidità e la speranza è che possano continuare a farlo».
Prima di chiudere torniamo un'attimo al derby. Che soddisfazione si prova a vedere il "PalaDisfida" così gremito?
«Beh, una soddisfazione grandissima. Non posso che essere lieto di aver contribuito a creare interesse attorno ad una disciplina che prima era per pochi intimi. Inoltre, una gioia ancor più grande mi è stata data dal vedere tanta della gente presente festeggiare la nostra vittoria. Ringrazio quindi i nostri tifosi nella speranza di poter regalar loro altre soddisfazioni».
Direttore, facciamo un passo indietro e torniamo al derby. Si aspettava una vittoria così rotonda? Che emozioni ha provato?
«Devo dire che in cuor mio un po' me l'aspettavo. La nostra è una squadra forte e mi aspettavo di portare a casa un bel successo anche se è chiaro che partite come il derby presentano incognite legate alle emozioni e alle tensioni particolari che portano con se rendendole di difficile gestione. Proprio l'aver gestito alla grande queste pressioni rappresenta per me una soddisfazione grandissima, è la dimostrazione di aver allestito un gruppo forte non solo dal punto di vista tecnico-tattico ma anche da quello caratteriale».
A proposito di maturità, è contento del processo di crescita di una squadra che sembra migliori partita dopo partita assumendo consapevolezza dei propri mezzi?
«La nostra crescita è senza dubbio costante e continua. La squadra si allena con costanza ed intensità provando situazioni che poi vengono applicate in partita alla perfezione. Le vittorie poi, danno fiducia nel lavoro che si svolge e creano consapevolezza nei propri mezzi».
Ora il big-match contro il Rutigliano, che partita sarà?
«Quella contro il Rutigliano, per le motivazioni che porta, è una partita che si prepara da sola. Detto questo, probabilmente non sarà una sfida decisiva perchè c'è ancora un girone intero da giocare, ma allo stesso tempo è innegabile la sua importanza. Per quel che ci riguarda, sabato sarà l'occasione per acquisire la definitiva consapevolezza di ciò che ci aspetta e di cosa vogliamo fare in questa stagione. Andiamo lì nel pieno delle nostre forze a sfidare un avversario altrettanto forte e reduce da 8 vittorie su 8 partite. Sarà una partita bella da vedere e bella da giocare».
Chi pensa che possa essere l'uomo decisivo?
«Abbiamo più di un uomo decisivo, ma la forza su cui so di poter contare è quella di un gruppo che sa gestire l'importanza della partita. I dubbi che potevamo avere sulla tenuta mentale di questa squadra in determinate partite sono state fugate dalle vittorie convincenti a Ruvo e nel derby. Solo una squadra concentrata e sul pezzo può ottenere certi risultati, solo un gruppo affiatato e maturo può gestire queste situazioni. I ragazzi stanno dimostrando solidità e la speranza è che possano continuare a farlo».
Prima di chiudere torniamo un'attimo al derby. Che soddisfazione si prova a vedere il "PalaDisfida" così gremito?
«Beh, una soddisfazione grandissima. Non posso che essere lieto di aver contribuito a creare interesse attorno ad una disciplina che prima era per pochi intimi. Inoltre, una gioia ancor più grande mi è stata data dal vedere tanta della gente presente festeggiare la nostra vittoria. Ringrazio quindi i nostri tifosi nella speranza di poter regalar loro altre soddisfazioni».