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Paola Piazzolla: «Ottimo Europeo, ora guardo agli Juniores di Varese»
La 18enne barlettana dopo il quinto posto ad Hazewinkel
Barletta - martedì 3 giugno 2014
Si è fermata a un più che onorevole quinto posto l'avventura della canottiera barlettana Paola Piazzolla nel Campionato Europeo Juniores, tenutosi nello scorso weekend a Bloso Hazewinkel. Nella semifinale per l'Oro "A" in coppia con la coetanea-classe 1996- Federica Cesarini (Canottieri Gavirate) Paola aveva chiuso in terza posizione la mattinata, concludendo appunto a due passi dal podio la finaledisputata alle 14, con un tempo di 07.28.56. Nell'atto finale il posizionamento a due passi dal podio, altro tassello in un 2014 già denso di soddisfazioni: nell'anno solare in corso la 18enne tesserata per la Lega Navale Barletta ha vinto il campionato italiano indoor a Brindisi nel mese di gennaio, poi ha ottenuto l'argento trofeo internazionale D'Aloja nel quattro di coppia, replicando a Piediluco la vittoria nel primo meeting nazionale e la terza piazza in singolo. Nel mirino il campo italiano a Varese e nel mese di agosto i Mondiali di Amburgo dall'8 al 10 agosto, tappe che Paola ha vissuto in un'intervista ai nostri microfoni:
Anche in Belgio un risultato brillante. Quale bilancio trai dell'avventura di Hazewinkel?
«Il livello degli Europei di quest'anno era molto alto ed essere arrivate quinte in tutta Europa è stato un ottimo risultato. Penso che con qualche allenamento in più insieme, io e Federica potevamo sicuramente recuperare qualche secondo. Inoltre sappiamo che in questa categoria siamo svantaggiate perché la distinzione di peso è presente a partire da quella superiore, la categoria under 23, e noi siamo entrambe leggere. Questo quinto posto, ovviamente, non è assolutamente un traguardo ma uno stimolo per allenarsi di più e fare sempre meglio, perché c'è sempre da migliorare».
Il tuo rapporto con la compagna di Doppio Cesarini.
«Io e Fede ci siamo conosciute l'anno scorso in occasione del raduno pre-mondiale di Trakai ma purtroppo nessuna delle due provava simpatia per l'altra. Quest'anno, invece, essendoci ritrovate a fare doppio insieme, abbiamo avuto occasione di conoscerci meglio. Ci siamo trovate subito bene insieme e devo dire che quelli che mi ero fatta su di lei erano solo pregiudizi».
Il tuo ultimo pensiero prima di entrare in gara?
«"Cattive Fede, sono solo 7 minuti di follia, alla fine si arriva morte!". Ci diciamo questo».
Quali pensi che siano i tuoi punti di forza? E in cosa senti di dover migliorare?
«Devo sicuramente migliorare la tecnica in barca. Su questo aspetto c'è molto da lavorare, anche perché qui a Barletta le uscite in barca sono molto limitate a causa del mare molto spesso irremabile, Fare canottaggio significa uscire in barca e, a dire la verità, più che canottaggio, io faccio remoergometro (simulatore di voga che si utilizza in palestra), corsa e pesi! Per quanto riguarda i miei punti di forza, invece, il mio allenatore Cosimo Damiano Cascella dice che sono spirito di abnegazione, caparbietà e tanti sacrifici conditi da umiltà, e io posso confermare!».
Racconta il tuo rapporto con il tuo allenatore Cosimo.
«Non so perchè, ma mi è difficile descrivere il rapporto che ho con il mio allenatore. Penso sia un rapporto particolare. Quando mi alleno si comporta da allenatore, ma nei momenti normali si trasforma in una persona con cui si può parlare tranquillamente e a cui si possono chiedere consigli. Mi conosce molto bene e sa come spronarmi. A lui devo tutto, a lui devo tutte quelle emozioni stupende che si provano quando si vince una gara. È stato lui a farmi vincere il mio primo campionato italiano ed è merito suo se ora faccio parte della squadra azzurra. Gli voglio molto bene e non smetterò mai di ringraziarlo».
Paola, siamo in chiusura: quali sono i tuoi obiettivi per il 2014?
«Il prossimo obiettivo è l'imminente campionato italiano juniores che si terrà a Varese il successivo weekend (7 e 8 giugno, ndr) al quale parteciperò in singolo. Poi quasi sicuramente parteciperò, sempre in singolo, al campionato italiano u23 in cui finalmente potrò gareggiare da PL (peso leggero). Dopo di che attenderemo con ansia le convocazioni per il raduno pre-mondiale che credo si terrà a Piediluco, sede del centro federale, poi testa ad Amburgo».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Anche in Belgio un risultato brillante. Quale bilancio trai dell'avventura di Hazewinkel?
«Il livello degli Europei di quest'anno era molto alto ed essere arrivate quinte in tutta Europa è stato un ottimo risultato. Penso che con qualche allenamento in più insieme, io e Federica potevamo sicuramente recuperare qualche secondo. Inoltre sappiamo che in questa categoria siamo svantaggiate perché la distinzione di peso è presente a partire da quella superiore, la categoria under 23, e noi siamo entrambe leggere. Questo quinto posto, ovviamente, non è assolutamente un traguardo ma uno stimolo per allenarsi di più e fare sempre meglio, perché c'è sempre da migliorare».
Il tuo rapporto con la compagna di Doppio Cesarini.
«Io e Fede ci siamo conosciute l'anno scorso in occasione del raduno pre-mondiale di Trakai ma purtroppo nessuna delle due provava simpatia per l'altra. Quest'anno, invece, essendoci ritrovate a fare doppio insieme, abbiamo avuto occasione di conoscerci meglio. Ci siamo trovate subito bene insieme e devo dire che quelli che mi ero fatta su di lei erano solo pregiudizi».
Il tuo ultimo pensiero prima di entrare in gara?
«"Cattive Fede, sono solo 7 minuti di follia, alla fine si arriva morte!". Ci diciamo questo».
Quali pensi che siano i tuoi punti di forza? E in cosa senti di dover migliorare?
«Devo sicuramente migliorare la tecnica in barca. Su questo aspetto c'è molto da lavorare, anche perché qui a Barletta le uscite in barca sono molto limitate a causa del mare molto spesso irremabile, Fare canottaggio significa uscire in barca e, a dire la verità, più che canottaggio, io faccio remoergometro (simulatore di voga che si utilizza in palestra), corsa e pesi! Per quanto riguarda i miei punti di forza, invece, il mio allenatore Cosimo Damiano Cascella dice che sono spirito di abnegazione, caparbietà e tanti sacrifici conditi da umiltà, e io posso confermare!».
Racconta il tuo rapporto con il tuo allenatore Cosimo.
«Non so perchè, ma mi è difficile descrivere il rapporto che ho con il mio allenatore. Penso sia un rapporto particolare. Quando mi alleno si comporta da allenatore, ma nei momenti normali si trasforma in una persona con cui si può parlare tranquillamente e a cui si possono chiedere consigli. Mi conosce molto bene e sa come spronarmi. A lui devo tutto, a lui devo tutte quelle emozioni stupende che si provano quando si vince una gara. È stato lui a farmi vincere il mio primo campionato italiano ed è merito suo se ora faccio parte della squadra azzurra. Gli voglio molto bene e non smetterò mai di ringraziarlo».
Paola, siamo in chiusura: quali sono i tuoi obiettivi per il 2014?
«Il prossimo obiettivo è l'imminente campionato italiano juniores che si terrà a Varese il successivo weekend (7 e 8 giugno, ndr) al quale parteciperò in singolo. Poi quasi sicuramente parteciperò, sempre in singolo, al campionato italiano u23 in cui finalmente potrò gareggiare da PL (peso leggero). Dopo di che attenderemo con ansia le convocazioni per il raduno pre-mondiale che credo si terrà a Piediluco, sede del centro federale, poi testa ad Amburgo».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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