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Motociclismo, il talentuoso Riccardo Paolillo presenta il “suo” 2012
Correrà nel Trofeo Bridgestone 1000
Barletta - martedì 13 marzo 2012
1.22
[M. Simoncelli]Primo o ultimo non conta...l'importante è aver dato il meglio di se in ogni singolo giro!
Due ruote, un motore, l'asfalto, l'adrenalina e tanta, tanta passione. Il mondo delle moto è l'habitat naturale di un giovane e promettente barlettano. Ha appena 15 anni (16 tra una settimana), ma sin da piccolo la sua passione viaggia sulle due ruote. Un amore "ereditato" da papà Paolo, che l'ha portato in giro per l'Italia (tra tanti sacrifici) per rincorrere un sogno: essere il primo a vedere sventolare la bandiera a scacchi. Il giovane "centauro" è Riccardo Paolillo, che nella giornata di ieri ha presentato la sua stagione agonistica che presto lo vedrà concorrere per il prestigioso Trofeo Bridgestone 1000. Una moto "pesante" da gestire, da piegare, un rombo di motore che riscalda i cuori degli addetti ai lavori. La sua moto, totalmente bianca, è pronta ad accoglierlo per una lunga e promettente stagione, che comincerà tra meno di una settimana ad Imola, circuito storico che ha visto nascere tanti talenti. La stagione di Riccardo comincia ora, dalla pizzeria "Le Tre Palme", dove tutto è preparato al meglio per incoraggiare la giovane promessa del motociclismo di Barletta. Abbiamo raccolto le emozioni e le impressioni di Riccardo poco prima della presentazione ufficiale della sua stagione 2012.
Riccardo, è vicino il tuo esordio al Trofeo Bridgestone. Come vivi questo momento?
Sono momenti di fermento, ci sono tante particolari ancora da programmare, da sistemare la moto. Siamo un po' in bilico, la tensione sta salendo.
Per un ragazzo giovane come te arrivare ad un trofeo del genere è qualcosa di importante. Da dove nasce questa tua passione per il mondo delle moto?
Mio padre mi ha trasmesso l'amore per le moto: nel 2002 ha finito di correre; dopodiché ho cominciato a correre anche io con le mini-moto. Da qualche stagione ho cominciato a disputare qualche campionato. Questo è il mio primo trofeo importante…
Per il Trofeo la concorrenza sarà sicuramente agguerrita. Cosa ti aspetti da questa esperienza? Punti alle vittorie, ai podi?
Andiamo lì per fare del nostro meglio, per divertirci e farci conoscere, ma anche per lottare in pista alla pari con tutti gli altri. Ci saranno piloti più grandi e più forti di me, spero bene.
Nel panorama motociclistico, sia nazionale che internazionale, ci sono tanti modelli. A chi ti ispiri?
Mi ispiro ad un ragazzo che ci ha fatto spezzare il cuore recentemente. Vorrei che la gente capisse di chi sto parlando, non è necessario fare nomi.
A proposito, recentemente due piloti hanno perso la vita in pista, Marco Simoncelli e Oscar McIntyre. Pensi che sia da migliorare la sicurezza per voi piloti?
Sono stati due incidenti che potevano essere evitati. La sicurezza in pista migliora di anno in anno, e questi episodi sono solo frutto di fatalità.
Cosa ti aspetti dal futuro? Pensi di arrivare in Moto Gp?
È sicuramente una mia aspirazione, mai dire mai per il futuro…
Ritornando un attimo qui a Barletta, pensi di essere stato supportato adeguatamente?
Aspettiamo piccole agevolazioni, piccoli passi. Invece di dare spazio solo ed esclusivamente al calcio si potrebbe dare uno sguardo anche a realtà più piccole, spesso "oppresse" dai costi.
Un nostro conterraneo è già molto conosciuto nel mondo delle due ruote. Stiamo parlando di Diviccaro: speri di eguagliare i suoi successi?
Conosco Cosimo da parecchio tempo. Ci stimiamo a vicenda, anche se guardo a lui con un occhio di riguardo per tutti i risultati che ha ottenuto. Mi piacerebbe eguagliarlo, ma perché no, anche superarlo non sarebbe male...
Quali sono le prossime tappe del tuo "cammino"?
La stagione parte il 19 marzo da Imola, poi disputerò le altre tappe del Trofeo: Mugello, Misano, Vallelunga, Roma e Rimini. Spero di raccogliere buoni risultati…
Vogliamo chiudere con un saluto e un appello ai lettori di Barlettalife?
Saluto e ringrazio tutti i lettori di Barlettalife. Invito tutti a seguirmi e a credere in quello che faccio.
In bocca al lupo, Riccardo, Barletta corre con te…