
Calcio
Massimo Pizzulli torna biancorosso: «Al Barletta non potevo dire di no»
Seconda avventura sulla panchina barlettana, «dobbiamo pensare al futuro»
Barletta - giovedì 10 novembre 2016
Comunicato Stampa
Determinato, pronto a riannodare il filo con il passato e a ripartire dal campo. Quello che nell'arco di quattro giorni lo opporrà a due trasferte, prima in Coppa contro l'Unione Calcio Bisceglie e poi in campionato a Otranto. Massimo Pizzulli ha avviato così la sua seconda avventura in biancorosso, rispondendo in conferenza stampa alle domande dei cronisti e ricevendo incoraggiamenti e pacche sulle spalle dai tifosi presenti: "C'erano altri nomi, la società si è giustamente guardata intorno. Sono contento di essere qui, una stagione a Barletta vale 4-5 altrove. La trattativa è durata qualche giorno: domenica due bambini mi sono corsi incontro allo stadio e mi hanno chiesto di tornare, abbracciandomi. Mi sono venuti i brividi. Siamo tutti sotto esame però: dobbiamo pensare al futuro e non al passato. Il gruppo? Sono rimasto sorpreso dalla loro ottima accoglienza, mi sento già parte integrante dello spogliatoio".
Domenica contro il Molfetta Pizzulli, che a Barletta è seguito dal suo collaboratore tecnico Massimo Papagni ("L'ho voluto fortemente con me") ha notato un "clima che ha bisogno di una sterzata: è quello che ho chiesto ai ragazzi, che hanno grandi qualità e si sono subito messi a disposizione". Una richiesta fatta in prima persona: "Vale anche per me: riconfermarsi non è affatto facile". Due trasferte, poi il test interno contro il Bitonto: "Sono contento di affrontare subito tre delle squadre più in forma del momento, potrò capire al meglio di cosa ha bisogno questa squadra in vista della finestra di mercato. Il primo posto? E' un obiettivo ancora raggiungibile, ma devo conoscere meglio la rosa per capire se ci serve qualcosa e cosa ci serve: ci sono altre squadre importanti, ma non dobbiamo avere paura di nessuno. Una squadra è tale quando al di là dei valori tecnici ha le giuste distanze: bisogna capire cosa rende questa squadra discontinua nei risultati".
Dal San Sabino di Canosa al Manzi-Chiapulin, Pizzulli guiderà il Barletta di nuovo in città: "Ho sempre pensato che il Manzi-Chiapulin possa essere una piccola bolgia, sfruttando la vicinanza tra tifo e campo. Purtroppo il rettangolo di gioco è più piccolo e non agevola una squadra con tanti esterni come la nostra". I paragoni rispetto alla scorsa stagione si sprecano, ma l'allenatore guarda oltre: "L'anno scorso non c'era un direttore sportivo e quella squadra l'ho fatta praticamente io senza un direttore sportivo: sono stato anche fortunato. Qui c'è una squadra già fatta, con tanti calciatori di valore, e avrò il compito di ottenere il massimo da quelli che ho e da chi arriverà". Ironica la chiosa sull'assenza di pubblico ospite oggi al "San Pio" in Coppa contro l'Unione Calcio Bisceglie: "Era già successo la scorsa stagione, è una decisione che non capisco ma della quale prendo atto. Ce la giocheremo al massimo e c'è sempre il ritorno in casa con il sostegno dei nostri tifosi".
Domenica contro il Molfetta Pizzulli, che a Barletta è seguito dal suo collaboratore tecnico Massimo Papagni ("L'ho voluto fortemente con me") ha notato un "clima che ha bisogno di una sterzata: è quello che ho chiesto ai ragazzi, che hanno grandi qualità e si sono subito messi a disposizione". Una richiesta fatta in prima persona: "Vale anche per me: riconfermarsi non è affatto facile". Due trasferte, poi il test interno contro il Bitonto: "Sono contento di affrontare subito tre delle squadre più in forma del momento, potrò capire al meglio di cosa ha bisogno questa squadra in vista della finestra di mercato. Il primo posto? E' un obiettivo ancora raggiungibile, ma devo conoscere meglio la rosa per capire se ci serve qualcosa e cosa ci serve: ci sono altre squadre importanti, ma non dobbiamo avere paura di nessuno. Una squadra è tale quando al di là dei valori tecnici ha le giuste distanze: bisogna capire cosa rende questa squadra discontinua nei risultati".
Dal San Sabino di Canosa al Manzi-Chiapulin, Pizzulli guiderà il Barletta di nuovo in città: "Ho sempre pensato che il Manzi-Chiapulin possa essere una piccola bolgia, sfruttando la vicinanza tra tifo e campo. Purtroppo il rettangolo di gioco è più piccolo e non agevola una squadra con tanti esterni come la nostra". I paragoni rispetto alla scorsa stagione si sprecano, ma l'allenatore guarda oltre: "L'anno scorso non c'era un direttore sportivo e quella squadra l'ho fatta praticamente io senza un direttore sportivo: sono stato anche fortunato. Qui c'è una squadra già fatta, con tanti calciatori di valore, e avrò il compito di ottenere il massimo da quelli che ho e da chi arriverà". Ironica la chiosa sull'assenza di pubblico ospite oggi al "San Pio" in Coppa contro l'Unione Calcio Bisceglie: "Era già successo la scorsa stagione, è una decisione che non capisco ma della quale prendo atto. Ce la giocheremo al massimo e c'è sempre il ritorno in casa con il sostegno dei nostri tifosi".
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