
Altri sport
Mad Bulls Barletta, Delcuratolo suona la carica: «Pronti per Napoli, vogliamo i playoff»
Domani i tori matti attesi dalla sfida ai campani al "Manzi-Chiapulin"
Barletta - venerdì 4 aprile 2014
Proseguire la corsa al secondo posto e bissare il successo del "Collana". Con questo spirito i Mad Bulls Barletta si presenteranno sabato pomeriggio al "Manzi-Chiapulin" per ospitare i Napoli 82ers nella quinta giornata della III Divisione del campionato Cif9, in cui Barlettalife.it accompagna i "tori matti" sui loro caschi: l'obiettivo è migliorare il risultato dello scorso anno nel campionato Cif9 a cui, questa stagione, stanno prendendo parte 39 squadre, divise in 9 gironi, di cui ben 24 andranno ai playoff. Ai nostri microfoni Raffaele Delcuratolo, Quarterback numero 12 dei "tori matti", ha raccontato lo spirito del gruppo allenato dal duo Grieco-Banks:
Due vittorie e due sconfitte in quattro gare di campionato: ti aspettavi un avvio così?
«Prima di ogni campionato non sai mai cosa aspettarti. Il nostro girone, poi, è davvero ostico, impossibile azzardare pronostici. Puoi solo contare sul lavoro invernale, cercando di arrivare al massimo delle tue possibilità. I risultati ottenuti sono il frutto di un gran lavoro da parte di giocatori e coaching staff, la strada è quella giusta. Ma non ci culliamo, anzi».
Sabato arriva Napoli: ormai credete nei playoff?
«L'obiettivo play off è nelle nostre corde, ci crediamo. Napoli è una bella realtà, con tante individualità che in campo fanno la differenza. Li abbiamo battuti in casa, ma non significa nulla. Ci aspettiamo una squadra desiderosa di riscattarsi. Dovremo dare il 100%».
Che tipo di lavoro state svolgendo verso la sfida ai partenopei?
«Il lavoro non si discosta molto da quello finora fatto. In attacco si consolidano i sincronismi sugli schemi e se ne provano di nuovi, in difesa si lavora sulle coperture, per neutralizzare il loro gioco aereo, e sui placcaggi per arginare le corse».
Un giudizio sul tuo campionato?
«Buono, ma si puó e si deve far meglio. L'obiettivo è sempre quello della prestazione perfetta. Per raggiungere ció serve lavoro costante sul campo, non ci sono scorciatoie».
Quanto è importante giocare al Manzi-Chiapulin anzichè al Simeone?
«Giocare al "Manzi" ci permette non solo di avere una superficie di gioco ottimale, ma anche una struttura dove poter accogliere il nostro, ormai numeroso e caloroso, pubblico. Colgo l'occasione per ringraziare il Comune di averci concesso di allenarci e disputare le partite casalinghe. Il "Simeone" ha, da anni ormai, una fondo impraticabile, per non dire pericoloso, per via degli avvallamenti, buche e pietre aguzze presenti. È davvero un peccato. Basterebbe poco per rendere giustizia ad una struttura di quell'importanza. Confidiamo nell'amministrazione comunale».
Raffaele, chiudiamo con un invito ai tifosi in vista di sabato e un saluto ai lettori.
«Saluto tutti i lettori di Barlettalife ed invito appassionati, ma anche semplici curiosi, ad avvicinarsi a questo magnifico sport che è anche una vera e propria scuola di vita».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Due vittorie e due sconfitte in quattro gare di campionato: ti aspettavi un avvio così?
«Prima di ogni campionato non sai mai cosa aspettarti. Il nostro girone, poi, è davvero ostico, impossibile azzardare pronostici. Puoi solo contare sul lavoro invernale, cercando di arrivare al massimo delle tue possibilità. I risultati ottenuti sono il frutto di un gran lavoro da parte di giocatori e coaching staff, la strada è quella giusta. Ma non ci culliamo, anzi».
Sabato arriva Napoli: ormai credete nei playoff?
«L'obiettivo play off è nelle nostre corde, ci crediamo. Napoli è una bella realtà, con tante individualità che in campo fanno la differenza. Li abbiamo battuti in casa, ma non significa nulla. Ci aspettiamo una squadra desiderosa di riscattarsi. Dovremo dare il 100%».
Che tipo di lavoro state svolgendo verso la sfida ai partenopei?
«Il lavoro non si discosta molto da quello finora fatto. In attacco si consolidano i sincronismi sugli schemi e se ne provano di nuovi, in difesa si lavora sulle coperture, per neutralizzare il loro gioco aereo, e sui placcaggi per arginare le corse».
Un giudizio sul tuo campionato?
«Buono, ma si puó e si deve far meglio. L'obiettivo è sempre quello della prestazione perfetta. Per raggiungere ció serve lavoro costante sul campo, non ci sono scorciatoie».
Quanto è importante giocare al Manzi-Chiapulin anzichè al Simeone?
«Giocare al "Manzi" ci permette non solo di avere una superficie di gioco ottimale, ma anche una struttura dove poter accogliere il nostro, ormai numeroso e caloroso, pubblico. Colgo l'occasione per ringraziare il Comune di averci concesso di allenarci e disputare le partite casalinghe. Il "Simeone" ha, da anni ormai, una fondo impraticabile, per non dire pericoloso, per via degli avvallamenti, buche e pietre aguzze presenti. È davvero un peccato. Basterebbe poco per rendere giustizia ad una struttura di quell'importanza. Confidiamo nell'amministrazione comunale».
Raffaele, chiudiamo con un invito ai tifosi in vista di sabato e un saluto ai lettori.
«Saluto tutti i lettori di Barlettalife ed invito appassionati, ma anche semplici curiosi, ad avvicinarsi a questo magnifico sport che è anche una vera e propria scuola di vita».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Barletta .jpg)




j.jpg)

