Calcio
Lega Pro, 1^ Divisione, le pagelle di Barletta-Triestina
Schetter trascinatore, in ombra Mazzeo
Barletta - lunedì 5 marzo 2012
10.00
Un punto: poca roba, se considerata dall'ottica di chi vuole puntare in alto. Un ricco bottino, se visto da chi doveva tamponare un'emorragia di risultati poco lusinghieri e mira alla salvezza. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? E' questo l'antico quanto realistico dibattito scatenatosi al fischio finale di Barletta-Triestina 1-1, giocata ieri al "Cosimo Puttilli" di Barletta per il turno numero 25 del campionato di Prima Divisione, girone B. Un confronto deciso dai centri di Romondini e Motta, che ha visto sugli scudi un funambolico Schetter, un evanescente Mazzeo, un rinato Di Cecco e un attento Pane, tra i protagonisti delle pagelle di Barlettalife.
Pane 6,5: Di lui si diceva che non l'avevamo ancora visto parare, nelle partite precedenti aveva quasi collezionato più gol (imparabili) subiti che non parate decisive. Beh, il giovane Pasquale, preferito ieri a Sicignano e Marino, si scrolla di dosso le false dicerie e risponde presente prima su Motta sullo 0-0, respingendo con i piedi, "alla Garella", il colpo di testa del numero 10 giuliano, poi nel finale, quando risponde "presente" sul velenoso calcio piazzato di Allegretti. CORAGGIOSO;
Masiero 5,5: Di Costanzo, considerate le assenze di Pisani e Minieri, lo toglie dalla naftalina dopo diverse partite vissute dalla panchina e dalla tribuna, e lui denuncia tutta la ruggine. Discreto nel primo tempo, dove alterna buoni spunti a errori banali in fase di appoggio, nella ripresa cala fisicamente e Motta lo salta spesso e volentieri. ARRUGGINITO;
(dall'86' Mazzarani s.v.)
Migliaccio 6: Privo del suo fido scudiero Mengoni, era chiamato a una prova di autorità alla guida del reparto. Tiene botta con il fisico contro Godeas, cincischia su un paio di disimpegni, ma tutto sommato offre una prova fatta di esperienza e acume tattico. SAGGIO;
Pelagias 6,5: La sfida ravvicinata che lo oppone a quel "Marcantonio" di Godeas è da amanti dei pesi massimi: su ogni pallone alto sono scintille ma il cipriota, rinfrancato dall'esperienza con la propria nazionale e dal ritorno nel proprio ruolo originale, se la cava con il fisico e la grinta. RINGHIOSO;
Petterini 6,5: Si è allenato per sei mesi con il Pescara di Zeman, a suon di gradoni e interminabili sessioni di corsa, e si vede. Nella prima frazione denota una falcata differente da quella dei suoi compagni, dettando traversoni interessanti per la testa di Schetter e permettendo spesso e volentieri la superiorità numerica sulla corsia di sinistra del Barletta. MOTORINO;
Di Cecco 6,5: E' la vera mossa a sorpresa di mister Di Costanzo, che lo sceglie per rinfoltire la mediana, e l'ex capitano della Virtus Lanciano ripaga la fiducia sfoderando una prova fatta di corsa e aggressività, risultando uno dei pochi a spingere la carretta fino al fischio finale. Prima mezzala, poi mediano, convince in entrambe le versioni. RITROVATO;
Romondini 7: Vedi sopra, con annesso eurogol. Il "Romo" riscatta la giornata nera di Bolzano, sfornando tutto il suo mestiere e soprattutto condendo una prova gagliarda con un gran destro dai 25 metri sul quale nemmeno "paratutto" Gadignani può intervenire. Buona corsa e qualità al servizio della squadra. ORGOGLIOSO;
De Liguori 6: In lieve calo rispetto alle prime apparizioni con la divisa biancorossa, ma mai al di sotto della sufficienza. L'esperto Vincenzo, proposto sul centro-sinistra di una mediana a 3, si contraddistingue per generosità e corsa, ma difetta nell'ultimo passaggio e non approfitta, peccando di precisione, degli spazi che ha per andare al tiro. BIFRONTE;
(dall'81' Cerone s.v.)
Simoncelli 5,5: Di Costanzo lo preferisce a Franchini nel tridente, ma il "Sic" conferma il suo momento di appannamento già denunciato al "Druso". Pochi spunti in un 4-3-3 che privilegia la corsia sinistra, tagli verso l'area ancora meno. Sarà per tempi migliori e il cambio a metà ripresa è la naturale conseguenza di una prova generosa, ma non sufficiente. IN PANNE;
(dal 70' Franchini 6): Apporta alla manovra biancorossa maggiore rapidità e ampiezza: ha tanta voglia di dimostrare il suo valore e vincere la partita, e per questo in un paio di occasioni cerca di strafare, sbagliando. Va vicino al gol nel finale con una punizione ben deviata da Gadignani. VIVACE;
Mazzeo 5 (IL PEGGIORE): Per una domenica il "Re del gol" biancorosso va in modalità off e torna il Mazzeo svagato, a tratti irritante di inizio stagione. Parte bene e il velenoso mancino deviato in angolo al 27' sembra il preludio all'ennesima marcatura, poi lentamente si appanna: ha sulla coscienza due ghiottissime opportunità sciupate davanti a Gadignani, sullo 0-0 prima e sull'1-1 poi, per eccesso di leziosità. PALLOTTOLA SPUNTATA;
Schetter 7,5 (IL MIGLIORE): Lo vedi guizzare sulla fascia e capisci perchè mezza serie B gli aveva messo gli occhi addosso. Il capitano biancorosso è la vera anima della squadra: dai suoi piedi partono tutte le migliori iniziative dei padroni di casa, ivi compreso l'appoggio che dà il là al centro di Romondini, e solo l'immensa sfortuna che lo vede colpire per tre volte i legni alabardati gli impedisce di entrare nel tabellino dei marcatori. INDEMONIATO;
Mister Di Costanzo 6: Gli squilibri visti in Alto Adige portano consiglio e decide di virare su un 4-3-3 aggressivo e corto: il giochino funziona, peccato che il solito centro subito su palla inattiva rovini i piani. Forse gli si può rimproverare solo il tardivo inserimento di Franchini, per il resto può farci poco o nulla se la sorte gli ha messo ko le uniche prime punte a disposizione in rosa. SOFFERENTE;
Tifosi 8: Ormai ben abituati nelle partite interne, dove negli ultimi 6 turni erano arrivati 16 punti, non fanno mancare mai il loro sostegno alla squadra, nemmeno nelle fasi di appannamento. Esplodono al gol del vantaggio, si spazientiscono nel convulso finale, fischiano a tratti dopo la fine della contesa. INSTANCABILI;
LE PAGELLE DELLA TRIESTINA (4-3-1-2): Gadignani 7,5; Galasso 7 (78' Cecchini s.v.), Gissi 6,5, Thomassen 6, Mannini 6; Mattielig 5,5 (75' Forò s.v.), Princivalli 6,5, Cristiano 5,5 (62' De Vena 5,5); Allegretti 6; Godeas 6, Motta 7. Allenatore: Galderisi 6,5.
Pane 6,5: Di lui si diceva che non l'avevamo ancora visto parare, nelle partite precedenti aveva quasi collezionato più gol (imparabili) subiti che non parate decisive. Beh, il giovane Pasquale, preferito ieri a Sicignano e Marino, si scrolla di dosso le false dicerie e risponde presente prima su Motta sullo 0-0, respingendo con i piedi, "alla Garella", il colpo di testa del numero 10 giuliano, poi nel finale, quando risponde "presente" sul velenoso calcio piazzato di Allegretti. CORAGGIOSO;
Masiero 5,5: Di Costanzo, considerate le assenze di Pisani e Minieri, lo toglie dalla naftalina dopo diverse partite vissute dalla panchina e dalla tribuna, e lui denuncia tutta la ruggine. Discreto nel primo tempo, dove alterna buoni spunti a errori banali in fase di appoggio, nella ripresa cala fisicamente e Motta lo salta spesso e volentieri. ARRUGGINITO;
(dall'86' Mazzarani s.v.)
Migliaccio 6: Privo del suo fido scudiero Mengoni, era chiamato a una prova di autorità alla guida del reparto. Tiene botta con il fisico contro Godeas, cincischia su un paio di disimpegni, ma tutto sommato offre una prova fatta di esperienza e acume tattico. SAGGIO;
Pelagias 6,5: La sfida ravvicinata che lo oppone a quel "Marcantonio" di Godeas è da amanti dei pesi massimi: su ogni pallone alto sono scintille ma il cipriota, rinfrancato dall'esperienza con la propria nazionale e dal ritorno nel proprio ruolo originale, se la cava con il fisico e la grinta. RINGHIOSO;
Petterini 6,5: Si è allenato per sei mesi con il Pescara di Zeman, a suon di gradoni e interminabili sessioni di corsa, e si vede. Nella prima frazione denota una falcata differente da quella dei suoi compagni, dettando traversoni interessanti per la testa di Schetter e permettendo spesso e volentieri la superiorità numerica sulla corsia di sinistra del Barletta. MOTORINO;
Di Cecco 6,5: E' la vera mossa a sorpresa di mister Di Costanzo, che lo sceglie per rinfoltire la mediana, e l'ex capitano della Virtus Lanciano ripaga la fiducia sfoderando una prova fatta di corsa e aggressività, risultando uno dei pochi a spingere la carretta fino al fischio finale. Prima mezzala, poi mediano, convince in entrambe le versioni. RITROVATO;
Romondini 7: Vedi sopra, con annesso eurogol. Il "Romo" riscatta la giornata nera di Bolzano, sfornando tutto il suo mestiere e soprattutto condendo una prova gagliarda con un gran destro dai 25 metri sul quale nemmeno "paratutto" Gadignani può intervenire. Buona corsa e qualità al servizio della squadra. ORGOGLIOSO;
De Liguori 6: In lieve calo rispetto alle prime apparizioni con la divisa biancorossa, ma mai al di sotto della sufficienza. L'esperto Vincenzo, proposto sul centro-sinistra di una mediana a 3, si contraddistingue per generosità e corsa, ma difetta nell'ultimo passaggio e non approfitta, peccando di precisione, degli spazi che ha per andare al tiro. BIFRONTE;
(dall'81' Cerone s.v.)
Simoncelli 5,5: Di Costanzo lo preferisce a Franchini nel tridente, ma il "Sic" conferma il suo momento di appannamento già denunciato al "Druso". Pochi spunti in un 4-3-3 che privilegia la corsia sinistra, tagli verso l'area ancora meno. Sarà per tempi migliori e il cambio a metà ripresa è la naturale conseguenza di una prova generosa, ma non sufficiente. IN PANNE;
(dal 70' Franchini 6): Apporta alla manovra biancorossa maggiore rapidità e ampiezza: ha tanta voglia di dimostrare il suo valore e vincere la partita, e per questo in un paio di occasioni cerca di strafare, sbagliando. Va vicino al gol nel finale con una punizione ben deviata da Gadignani. VIVACE;
Mazzeo 5 (IL PEGGIORE): Per una domenica il "Re del gol" biancorosso va in modalità off e torna il Mazzeo svagato, a tratti irritante di inizio stagione. Parte bene e il velenoso mancino deviato in angolo al 27' sembra il preludio all'ennesima marcatura, poi lentamente si appanna: ha sulla coscienza due ghiottissime opportunità sciupate davanti a Gadignani, sullo 0-0 prima e sull'1-1 poi, per eccesso di leziosità. PALLOTTOLA SPUNTATA;
Schetter 7,5 (IL MIGLIORE): Lo vedi guizzare sulla fascia e capisci perchè mezza serie B gli aveva messo gli occhi addosso. Il capitano biancorosso è la vera anima della squadra: dai suoi piedi partono tutte le migliori iniziative dei padroni di casa, ivi compreso l'appoggio che dà il là al centro di Romondini, e solo l'immensa sfortuna che lo vede colpire per tre volte i legni alabardati gli impedisce di entrare nel tabellino dei marcatori. INDEMONIATO;
Mister Di Costanzo 6: Gli squilibri visti in Alto Adige portano consiglio e decide di virare su un 4-3-3 aggressivo e corto: il giochino funziona, peccato che il solito centro subito su palla inattiva rovini i piani. Forse gli si può rimproverare solo il tardivo inserimento di Franchini, per il resto può farci poco o nulla se la sorte gli ha messo ko le uniche prime punte a disposizione in rosa. SOFFERENTE;
Tifosi 8: Ormai ben abituati nelle partite interne, dove negli ultimi 6 turni erano arrivati 16 punti, non fanno mancare mai il loro sostegno alla squadra, nemmeno nelle fasi di appannamento. Esplodono al gol del vantaggio, si spazientiscono nel convulso finale, fischiano a tratti dopo la fine della contesa. INSTANCABILI;
LE PAGELLE DELLA TRIESTINA (4-3-1-2): Gadignani 7,5; Galasso 7 (78' Cecchini s.v.), Gissi 6,5, Thomassen 6, Mannini 6; Mattielig 5,5 (75' Forò s.v.), Princivalli 6,5, Cristiano 5,5 (62' De Vena 5,5); Allegretti 6; Godeas 6, Motta 7. Allenatore: Galderisi 6,5.