Calcio
Lega Pro, 1^ Divisione, girone B, la Flop 11 della 33^ giornata
Triestina e Feralpi peggio di tutti
Barletta - mercoledì 2 maggio 2012
Sono i ribaltoni in graduatoria a farla da padroni nel girone B del campionato di Prima Divisione Lega Pro, come successo domenica scorsa, nel turno numero 33 della competizione, che ha chiuso il tour de force con 3 giornate del torneo in una settimana. Gioia a La Spezia, dove i liguri sono tornati dal "Rocco" di Trieste con i tre punti in tasca, che hanno significato l'aggancio al Trapani, bloccato sull'1-1 al "Druso" di Bolzano contro il SudTirol: spezzini e siciliani primi a pari punti, con i primi avanti negli scontri diretti. Al terzo posto sale il Siracusa, che supera la Virtus Lanciano in casa, mentre la quinta piazza è ancora della Cremonese, che raggiunge con un rigore dubbio l'1-1 a Latina e tiene a un punto il Barletta, vittorioso sulla Carrarese. Conquista la salvezza matematica il Pergocrema, che pareggia a reti bianche con l'Andria al "Voltini", mentre il Prato non va oltre lo 0-0 a Portogruaro e non stacca il Bassano Virtus, fermato sul 2-2 dal Piacenza al "Mercante" e l'ultima posizione. Il Frosinone vince a Salò e inguaia la Feralpi, che scende così in quintultima posizione. Sono proprio i lombardi, a pari merito con la Triestina, a colmare di propri rappresentanti, ben 3, la Flop 11 della 33^ giornata, l'esclusivo contenitore griffato Barlettalife che raccoglie calciatori e addetti ai lavori meno in forma del turno di campionato. La Flop di questo weekend si schiera con un offensivo 4-3-1-2 all'insegna della linea verde, schema "virtuale" certo non premiato dagli esiti sul campo.
In panchina siede l'allenatore della Feralpi, quel Gianmarco Remondina che ora sta rifiatando al pari dei suoi atleti: dopo un girone di ritorno a ritmi-playoff, i bresciani hanno accusato un calo dopo Pasqua, e la doppia frenata interna contro Andria prima (0-0) e Frosinone poi (1-2) li ha ricacciati nelle sabbie mobili della zona-playout.
Tra i pali un gigante, per una domenica dai "piedi d'argilla": parliamo di Fabio Gadignani, estremo difensore della Triestina, che nel match perso al "Rocco" contro lo Spezia, prima si lascia sorprendere sul centro dell'1-1 dal rasoterra a fil di palo calciato da Madonna, poi trova nel finale il cartellino rosso che lascia i suoi in 10 nel momento-clou della gara.
Linea difensiva a 4, nella quale la gioventù paga dazio all'inesperienza: a destra trova posto Vincenzo Camilleri, difensore classe 1992 in prestito alla Feralpi Salò dalla Juventus. Nel match perso contro il Frosinone al "Turina", cede all'astuzia del bomber ciociaro Santoruvo, e ha colpe su entrambe le marcature del centravanti nato a Bitonto. Sulla corsia opposta un altro esponente della linea verde, quel Diego Vannucci che partecipa alla sconfitta di una Carrarese senza obiettivi in quel di Barletta, dove i pugliesi chiudono la pratica nei primi 35'. Il difensore mancino classe 1988 soffre la spinta di Simoncelli e Infantino dalle sue parti, e fallisce il centro del possibile 1-1 solo davanti a Pane. Al centro della retroguardia della Flop 11 ci sono due maglie per due "non carneadi"- ahiloro- della particolare classifica. Parliamo di Filippo Scaglia del Bassano Virtus, non irreprensibile nel pari interno dei suoi contro il Piacenza, in particolare sul provvisorio 1-1 di Bombagi, quando è coinvolto nelle "vittime" della serpentina dell'attaccante emiliano, e di Dan Thomassen, alla seconda presenza consecutiva nella Flop: il centrale danese della Triestina non offre sicurezza al reparto contro lo Spezia, e sul 2-1 di Lucioni è lui a marcare in avvio di azione lo stopper ligure.
C'è tanto Trentino-Alto Adige in una mediana "settentrionale": due quarti del reparto nevralgico arrivano infatti dal Sud Tirol di mister Giovanni Stroppa, e sono i giovani Francesco Uliano e Michael Bacher, quasi impalpabili nel pari interno dei loro compagni al "Druso" contro il Trapani. Per un'ora di gioco la maggiore esperienza della mediana granata "paga", e i due talentini di casa altoatesina vivono una domenica in chiaroscuro, meritando in un caso (vedi Bacher) anche la sostituzione. A completare un reparto giovane quanto poco fruttuoso, troviamo Angelo Corsi del Pergocrema: rilanciato dal 1' da mister Brini nel match interno a reti bianche contro l'Andria, l'esterno offensivo di casa-Lazio non rende secondo le attese e viene richiamato in panchina in avvio di ripresa. Sulla trequarti una "vecchia volpe" della categoria come Simone Motta, che nella sconfitta interna della sua Triestina contro lo Spezia è stato l'ombra del calciatore ammirato con le maglie di Novara e Pistoiese, giusto per dirne un paio, negli scorsi anni: prestazione insufficiente e non si capisce perchè mister Galderisi lo tenga in campo per 90 minuti.
Coppia d'attacco giovane, nel segno della "doppia M": vi trovano posto Matteo Merini, attaccante classe 1988 in forza alla Carrarese, e Antonio Montella, ala classe 1986 della Feralpi Salò. Il lunigiano Merini, caricato del peso dell'attacco in solitaria in quel di Barletta, non trova spazi nella morsa Migliaccio-Mengoni, e Sottili lo richiama in panchina nell'intervallo; il lombardo Montella non graffia mai nella sconfitta interna dei suoi contro il Frosinone, "tradendo le attese" circa la sua capacità di creare patemi in un match determinante per raggiungere la salvezza diretta.
Tra gli arbitri, la maglia nera, priva della consueta banda tricolore che ne adorna le divise in questa stagione sportiva, va a Salvatore Manganiello della sezione di Pinerolo: non convince affatto il rigore assegnato dal fischietto piemontese ai grigiorossi, sul punteggio di 1-0 per il Latina, quando Bernardo trattiene leggermente Cesar in area pontina. Dal dischetto va Le Noci per l'1-1 finale, ma la decisione suscita dubbi e proteste in casa laziale.
FLOP 11 BARLETTALIFE (4-3-1-2): Gadignani (Triestina); Camilleri (Feralpi Salò), Thomassen (Triestina), Scaglia (Bassano Virtus), Vannucci (Carrarese); Bacher (Sud Tirol), Uliano (Sud Tirol), Corsi (Pergocrema); Motta (Triestina); Merini (Carrarese), Montella (Feralpi Salò).
ALLENATORE FLOP 11: Gianmarco Remondina (Feralpi Salò).
ARBITRO FLOP 11: Salvatore Manganiello della sezione di Pinerolo (Latina-Cremonese 1-1)
In panchina siede l'allenatore della Feralpi, quel Gianmarco Remondina che ora sta rifiatando al pari dei suoi atleti: dopo un girone di ritorno a ritmi-playoff, i bresciani hanno accusato un calo dopo Pasqua, e la doppia frenata interna contro Andria prima (0-0) e Frosinone poi (1-2) li ha ricacciati nelle sabbie mobili della zona-playout.
Tra i pali un gigante, per una domenica dai "piedi d'argilla": parliamo di Fabio Gadignani, estremo difensore della Triestina, che nel match perso al "Rocco" contro lo Spezia, prima si lascia sorprendere sul centro dell'1-1 dal rasoterra a fil di palo calciato da Madonna, poi trova nel finale il cartellino rosso che lascia i suoi in 10 nel momento-clou della gara.
Linea difensiva a 4, nella quale la gioventù paga dazio all'inesperienza: a destra trova posto Vincenzo Camilleri, difensore classe 1992 in prestito alla Feralpi Salò dalla Juventus. Nel match perso contro il Frosinone al "Turina", cede all'astuzia del bomber ciociaro Santoruvo, e ha colpe su entrambe le marcature del centravanti nato a Bitonto. Sulla corsia opposta un altro esponente della linea verde, quel Diego Vannucci che partecipa alla sconfitta di una Carrarese senza obiettivi in quel di Barletta, dove i pugliesi chiudono la pratica nei primi 35'. Il difensore mancino classe 1988 soffre la spinta di Simoncelli e Infantino dalle sue parti, e fallisce il centro del possibile 1-1 solo davanti a Pane. Al centro della retroguardia della Flop 11 ci sono due maglie per due "non carneadi"- ahiloro- della particolare classifica. Parliamo di Filippo Scaglia del Bassano Virtus, non irreprensibile nel pari interno dei suoi contro il Piacenza, in particolare sul provvisorio 1-1 di Bombagi, quando è coinvolto nelle "vittime" della serpentina dell'attaccante emiliano, e di Dan Thomassen, alla seconda presenza consecutiva nella Flop: il centrale danese della Triestina non offre sicurezza al reparto contro lo Spezia, e sul 2-1 di Lucioni è lui a marcare in avvio di azione lo stopper ligure.
C'è tanto Trentino-Alto Adige in una mediana "settentrionale": due quarti del reparto nevralgico arrivano infatti dal Sud Tirol di mister Giovanni Stroppa, e sono i giovani Francesco Uliano e Michael Bacher, quasi impalpabili nel pari interno dei loro compagni al "Druso" contro il Trapani. Per un'ora di gioco la maggiore esperienza della mediana granata "paga", e i due talentini di casa altoatesina vivono una domenica in chiaroscuro, meritando in un caso (vedi Bacher) anche la sostituzione. A completare un reparto giovane quanto poco fruttuoso, troviamo Angelo Corsi del Pergocrema: rilanciato dal 1' da mister Brini nel match interno a reti bianche contro l'Andria, l'esterno offensivo di casa-Lazio non rende secondo le attese e viene richiamato in panchina in avvio di ripresa. Sulla trequarti una "vecchia volpe" della categoria come Simone Motta, che nella sconfitta interna della sua Triestina contro lo Spezia è stato l'ombra del calciatore ammirato con le maglie di Novara e Pistoiese, giusto per dirne un paio, negli scorsi anni: prestazione insufficiente e non si capisce perchè mister Galderisi lo tenga in campo per 90 minuti.
Coppia d'attacco giovane, nel segno della "doppia M": vi trovano posto Matteo Merini, attaccante classe 1988 in forza alla Carrarese, e Antonio Montella, ala classe 1986 della Feralpi Salò. Il lunigiano Merini, caricato del peso dell'attacco in solitaria in quel di Barletta, non trova spazi nella morsa Migliaccio-Mengoni, e Sottili lo richiama in panchina nell'intervallo; il lombardo Montella non graffia mai nella sconfitta interna dei suoi contro il Frosinone, "tradendo le attese" circa la sua capacità di creare patemi in un match determinante per raggiungere la salvezza diretta.
Tra gli arbitri, la maglia nera, priva della consueta banda tricolore che ne adorna le divise in questa stagione sportiva, va a Salvatore Manganiello della sezione di Pinerolo: non convince affatto il rigore assegnato dal fischietto piemontese ai grigiorossi, sul punteggio di 1-0 per il Latina, quando Bernardo trattiene leggermente Cesar in area pontina. Dal dischetto va Le Noci per l'1-1 finale, ma la decisione suscita dubbi e proteste in casa laziale.
FLOP 11 BARLETTALIFE (4-3-1-2): Gadignani (Triestina); Camilleri (Feralpi Salò), Thomassen (Triestina), Scaglia (Bassano Virtus), Vannucci (Carrarese); Bacher (Sud Tirol), Uliano (Sud Tirol), Corsi (Pergocrema); Motta (Triestina); Merini (Carrarese), Montella (Feralpi Salò).
ALLENATORE FLOP 11: Gianmarco Remondina (Feralpi Salò).
ARBITRO FLOP 11: Salvatore Manganiello della sezione di Pinerolo (Latina-Cremonese 1-1)