Arti Marziali
Intervista a Fabio Luce, il barlettano che ha messo KO il mondo
Il karateka biancorosso è vice-campione del mondo juniores in carica
Barletta - sabato 1 ottobre 2011
Lo sport a Barletta, si sa, non è solo calcio, anzi. Molti dei cosiddetti sport "minori", che sono minori solo per l'aspetto economico, danno alla Città della Disfida soddisfazioni grandi, enormi, oserei dire "mondiali". E le emozioni che ha regalato il karateka Fabio Luce sono davvero forti. Ai mondiali di categoria a Chicago, Fabio, portacolori della nazionale italiani, ha colto un prestigioso argento, fermandosi solo in finale ad opera dello statunitense Earl Osoteo con un solo punto di scarto (2-1 per l'americano lo score finale). Un piazzamento comunque importante per Fabio, per le sue ambizioni e per i tanti sacrifici fatti finora dal barlettano per potersi preparare al meglio nonostante gli impegni scolastici. Un podio raggiunto nella sua ultima stagione nella categoria juniores, prima del suo passaggio tra i seniores. Fabio godrà ancora di alcuni giorni di riposo sia fisico che mentale, prima di ritornare ad allenarsi in maniera costante e pesante in vista del prossimo impegno ufficiale, fissato per la fine di novembre, quando in Polonia Fabio proverà ad aggiungere un'altra medaglia al suo palmarès in occasione degli europei di categoria. A poco meno di 7 giorni dal ritorno "in patria", raggiungiamo Fabio Luce per un'intervista, in cui il karateka barlettano racconta in esclusiva ai microfoni di Barlettalife le sue emozioni e i ricordi più belli dell'esperienza americana.
Fabio, descrivici le emozioni di questo tuo mondiale…
Andare in America per la prima volta è sempre un sogno, una grande emozione. Poi ci sono voluti 2 giorni per ambientarsi. Il fuso orario è difficile da digerire. Passati questi due giorni, sono stato davvero bene, siamo entrati subito nel clima pre-gara. Abbiamo fatto allenamenti quotidiani di circa 3 ore, che miravano a temprare più la mente di noi atleti in vista delle gare che il fisico.
In questo mondiale il secondo gradino del podio è un risultato eccezionale. Questa vittoria è dal punto di vista sportivo è già un risultato importante o è solo un altro riconoscimento di grande valore da mettere in bacheca per poi ripartire verso il prossimo risultato?
Un secondo posto al mondiale è sempre importante. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo. Nella mia categoria è poi ancora più importante. Ma questo risultato non può che essere un punto di partenza. Quest'anno cambio categoria, passo nei seniores, dai 21 ai 35 anni. Lì sarà veramente molto difficile. Questo argento mi da però una motivazione in più per continuare ad allenarmi. Da qui in poi si può pensare a fare sempre meglio..
Hai qualche rimpianto in merito alla finale che non ti ha permesso di salire sul gradino più alto del podio?
Sicuramente sul podio l'emozione era divisa tra rimpianto e gioia. In quel momento comunque sei felice di essere là. La finale è stata molto combattuta. Sono andato in vantaggio nelle prime fasi per 1-0, poi alla fine mi ha rimontato ed è riuscito a vincere 2-1. Dal punto di vista arbitrale ho qualcosa da recriminare, però alla fine bisogna lasciare i presunti torti alle spalle e andare avanti.
Un altro risultato nella tua lunga carriera, anche se sei appena 20enne. Quali sono i prossimi obiettivi e le prossime gare che affronterai?
Ora bisogna concentrarsi in vista dei Campionati Europei che si svolgeranno a novembre in Polonia. Ho raggiunto un obiettivo, ora devo mantenere il livello, lottare, e cercare di vincere questo titolo europeo. Naturalmente non sarà facile, ci vorrà un allenamento serrato sia dal punto di vista fisico che psicologico. Gareggiare con un fardello così pesante sulle spalle non è facile, ma sono fiducioso e cercherò in ogni caso di dare il meglio di me.
Come ti hanno accolto amici, parenti, e tutta la cittadinanza barlettana al tuo ritorno da Chicago?
Sono stato contentissimo perché un piccolo gruppo della mia palestra è venuto in aeroporto a Palese ad accogliermi. Abbiamo fatto una piccola festa sul posto. Poi siamo venuti in palestra, dove c'erano praticamente tutti, amici e compagni. C'era anche il sindaco, una bella sorpresa, rappresentava un'istituzione. Mi ha fatto molto piacere..
Nella speranza che ci sia maggiore attenzione verso la tua disciplina..
Si, diciamo che qualcosa in più si sta già muovendo. Vedo maggiore attenzione anche da parte dei media e questo mi fa molto piacere. Però sarebbe bello mantenere questa attenzione in maniera costante, e non solo quando arrivano risultati importanti come questo..
Un secondo posto ai mondiali non è da tutti. Forza Fabio, continua così…
Per ulteriori informazioni sui risultati consultare il sito http://www.wska-karate.org/2011-results/
Fabio, descrivici le emozioni di questo tuo mondiale…
Andare in America per la prima volta è sempre un sogno, una grande emozione. Poi ci sono voluti 2 giorni per ambientarsi. Il fuso orario è difficile da digerire. Passati questi due giorni, sono stato davvero bene, siamo entrati subito nel clima pre-gara. Abbiamo fatto allenamenti quotidiani di circa 3 ore, che miravano a temprare più la mente di noi atleti in vista delle gare che il fisico.
In questo mondiale il secondo gradino del podio è un risultato eccezionale. Questa vittoria è dal punto di vista sportivo è già un risultato importante o è solo un altro riconoscimento di grande valore da mettere in bacheca per poi ripartire verso il prossimo risultato?
Un secondo posto al mondiale è sempre importante. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo. Nella mia categoria è poi ancora più importante. Ma questo risultato non può che essere un punto di partenza. Quest'anno cambio categoria, passo nei seniores, dai 21 ai 35 anni. Lì sarà veramente molto difficile. Questo argento mi da però una motivazione in più per continuare ad allenarmi. Da qui in poi si può pensare a fare sempre meglio..
Hai qualche rimpianto in merito alla finale che non ti ha permesso di salire sul gradino più alto del podio?
Sicuramente sul podio l'emozione era divisa tra rimpianto e gioia. In quel momento comunque sei felice di essere là. La finale è stata molto combattuta. Sono andato in vantaggio nelle prime fasi per 1-0, poi alla fine mi ha rimontato ed è riuscito a vincere 2-1. Dal punto di vista arbitrale ho qualcosa da recriminare, però alla fine bisogna lasciare i presunti torti alle spalle e andare avanti.
Un altro risultato nella tua lunga carriera, anche se sei appena 20enne. Quali sono i prossimi obiettivi e le prossime gare che affronterai?
Ora bisogna concentrarsi in vista dei Campionati Europei che si svolgeranno a novembre in Polonia. Ho raggiunto un obiettivo, ora devo mantenere il livello, lottare, e cercare di vincere questo titolo europeo. Naturalmente non sarà facile, ci vorrà un allenamento serrato sia dal punto di vista fisico che psicologico. Gareggiare con un fardello così pesante sulle spalle non è facile, ma sono fiducioso e cercherò in ogni caso di dare il meglio di me.
Come ti hanno accolto amici, parenti, e tutta la cittadinanza barlettana al tuo ritorno da Chicago?
Sono stato contentissimo perché un piccolo gruppo della mia palestra è venuto in aeroporto a Palese ad accogliermi. Abbiamo fatto una piccola festa sul posto. Poi siamo venuti in palestra, dove c'erano praticamente tutti, amici e compagni. C'era anche il sindaco, una bella sorpresa, rappresentava un'istituzione. Mi ha fatto molto piacere..
Nella speranza che ci sia maggiore attenzione verso la tua disciplina..
Si, diciamo che qualcosa in più si sta già muovendo. Vedo maggiore attenzione anche da parte dei media e questo mi fa molto piacere. Però sarebbe bello mantenere questa attenzione in maniera costante, e non solo quando arrivano risultati importanti come questo..
Un secondo posto ai mondiali non è da tutti. Forza Fabio, continua così…
Per ulteriori informazioni sui risultati consultare il sito http://www.wska-karate.org/2011-results/