
Basket
Gianluca Serino: «Soddisfatto della mia stagione alla Valdiceppo»
L’ala ex Cestistica Barletta si racconta ai nostri microfoni
Barletta - domenica 19 luglio 2015
Nato a Trani il 26 novembre 1993, Gianluca Serino è stato sin dalle giovanili il fiore all'occhiello della "cantera" biancorossa. Grandi doti atletiche, buon tiro dalla medio-lunga distanza, ha concluso la sua terza stagione in un campionato di caratura nazionale con 12.5 punti di media in 21.07 minuti con la maglia della Valdiceppo Basket in Serie C. La compagine umbra aveva riscattato per intero il suo cartellino dalla Cestistica nella passata stagione, ma le possibilità di permanenza con i lupi non sembrano essere altissime per l'ala cresciuta a Barletta.
Gianluca, un bilancio della tua seconda stagione alla Valdiceppo?
«Sono molto soddisfatto del mio campionato. Ho mostrato a me stesso e alla squadra che potevo essere un punto di riferimento. E' stato proprio questo che mi ha spinto a migliorarmi sempre più e alla fine i risultati sono arrivati sia statisticamente che mentalmente».
Per la prossima stagione ci sono già i contatti per una nuova avventura o credi di restare ancora in Umbria?
«Ad oggi è tutto in ballo, non ho una meta certa e di conseguenza tutte le strade restano aperte a qualsiasi soluzione. Devo solo cercare di scegliere la società migliore per poter continuare il mio percorso di crescita e mostrare il mio valore».
Fra le tante partite giocate quest'anno, quale ricordi con particolare piacere?
«Direi che i derby hanno sempre il loro fascino. Nel mio caso, il derby giocato contro il Perugia ha tirato fuori il meglio di me: ho chiuso la mia partita con 20 punti segnati e, cosa molto importante, la vittoria della mia squadra. Una partita che non scorderò mai per le emozioni che mi ha trasmesso».
Come ti stai preparando per la prossima annata?
«Per il momento mi godo l'estate, anche se qualche partita estiva con gli amici non manca mai. Al momento giusto mi metterò sotto col lavoro fisico per cominciare al meglio e farmi trovare pronto in vista della preparazione».
Quanto un'esperienza lontano da casa ti ha migliorato dal punto di vista sportivo e umano?
«Sportivamente posso garantire che è una delle esperienze migliori che si possano fare. Vivere 24 ore su 24 di pallacanestro, cercando di catalizzare le energie mentali e fisiche solo per la palla a spicchi è qualcosa di fantastico. Dal punto di vista umano è leggermente più dura: la lontananza dalla famiglia si fa sentire eccome, anche se alla fine è il nostro lavoro e bisogna farci il callo. Nonostante tutto, ho trovato a Perugia gente davvero fantastica. Non posso che ringraziare la società per tutto l'affetto che mi hanno mostrato».
Gianluca, un bilancio della tua seconda stagione alla Valdiceppo?
«Sono molto soddisfatto del mio campionato. Ho mostrato a me stesso e alla squadra che potevo essere un punto di riferimento. E' stato proprio questo che mi ha spinto a migliorarmi sempre più e alla fine i risultati sono arrivati sia statisticamente che mentalmente».
Per la prossima stagione ci sono già i contatti per una nuova avventura o credi di restare ancora in Umbria?
«Ad oggi è tutto in ballo, non ho una meta certa e di conseguenza tutte le strade restano aperte a qualsiasi soluzione. Devo solo cercare di scegliere la società migliore per poter continuare il mio percorso di crescita e mostrare il mio valore».
Fra le tante partite giocate quest'anno, quale ricordi con particolare piacere?
«Direi che i derby hanno sempre il loro fascino. Nel mio caso, il derby giocato contro il Perugia ha tirato fuori il meglio di me: ho chiuso la mia partita con 20 punti segnati e, cosa molto importante, la vittoria della mia squadra. Una partita che non scorderò mai per le emozioni che mi ha trasmesso».
Come ti stai preparando per la prossima annata?
«Per il momento mi godo l'estate, anche se qualche partita estiva con gli amici non manca mai. Al momento giusto mi metterò sotto col lavoro fisico per cominciare al meglio e farmi trovare pronto in vista della preparazione».
Quanto un'esperienza lontano da casa ti ha migliorato dal punto di vista sportivo e umano?
«Sportivamente posso garantire che è una delle esperienze migliori che si possano fare. Vivere 24 ore su 24 di pallacanestro, cercando di catalizzare le energie mentali e fisiche solo per la palla a spicchi è qualcosa di fantastico. Dal punto di vista umano è leggermente più dura: la lontananza dalla famiglia si fa sentire eccome, anche se alla fine è il nostro lavoro e bisogna farci il callo. Nonostante tutto, ho trovato a Perugia gente davvero fantastica. Non posso che ringraziare la società per tutto l'affetto che mi hanno mostrato».
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