Calcio
E adesso riconquistatela! Barletta di nuovo in finale di Coppa Puglia di Eccellenza
Ora si ritrovi il vecchio entusiasmo. Mai più quei “vuoti”...
Barletta - giovedì 19 dicembre 2024
11.37
Sono trascorsi quasi tre anni da quella serata di febbraio al "Paolo Poli" di Molfetta nella quale il Barletta superava per 2-1 il Martina e festeggiava il primo di tre fantastici trionfi di quella stagione. Tre anni dove i supporters barlettani ne hanno vissute di tutti i colori : dal ritorno in Serie D alla vittoria della Coppa Italia Dilettanti; dal sogno lungamente cullato di una promozione in Serie C al tutt'ora inspiegabile (forse…) smantellamento di una squadra tra le più amate della storia del calcio barlettano; dalla tragicomica stagione 2023/24 culminata con una retrocessione che ancora grida vendetta, fino a questo nuovo corso societario e a questo nuovo Barletta da record che sta praticamente passeggiando nel campionato di Eccellenza pugliese in corso e che ieri, battendo per 2-0 al "Puttilli" la Polimnia - un avversario tosto, che sta ampiamente meritando il secondo posto in Eccellenza (o primo tra gli "umani") - si è qualificato per la finale della fase regionale della Coppa Italia di Eccellenza dove andrà ad affrontare in un doppio confronto il Galatina, con gara di andata il 16 gennaio allo "Specchia" e ritorno una settimana dopo al "Puttilli".
Vuoti giustificati dalla giornata lavorativa e dall'atmosfera pre-natalizia? Non proprio. Anche perché quelli visti ieri sera al "Puttilli" sono gli stessi vuoti visti domenica pomeriggio quando il fischio d'inizio di Barletta-UC Bisceglie era previsto per le 15:30. Vuoti che lo scorso anno non si vedevano neanche nei vari Barletta-Angri, Barletta-Paganese, Barletta-Manfredonia, Barletta-Rotonda e Barletta-Fasano.
Perché d'accordo, pur mantenendo fermo il sacrosanto principio per il quale le sorti biancorosse andrebbero seguite sempre e comunque, comprendiamo benissimo chi, scottato da quanto successo nel recente passato quest'anno preferisce "farsi giovare" meglio il ragù della domenica. Viceversa, fossero vere queste voci, comprenderemmo decisamente meno coloro i quali, pare, starebbero da qualche tempo disertando lo stadio "perché non si divertono, tanto il Barletta vince sempre…". Fossero vere queste voci (e speriamo di no…), ci sarebbe davvero da stare poco allegri, perché ciò vorrebbe dire che i peggiori miasmi del calcio parlato, del calcio da social o da playstation, stanno iniziando pericolosamente a insinuarsi anche in quello che dovrebbe essere il calcio più puro: quello di chi sostiene la squadra della propria città.
Bene fanno quindi la curva e i gruppi organizzati (quelli che, piaccia o meno, ci sono sempre…) a pungolare l'ambiente, perché se davvero fosse fondata questa storia del "mancato divertimento perché si vince sempre", a questo punto mancherebbero solo la voglia di "calcio europeo e propositivo" e gli hashtag "Di Candia out", e il secchio (non citiamo per decenza altri "recipienti") sarebbe bello che colmo.
Al Barletta non resta quindi che battere il Galatina e riconquistare la Coppa Italia Dilettanti-fase regionale, per poi magari provare a ridestare quegli entusiasmi che potrebbero e forse dovrebbero riportare la Barletta calcistica dove merita, in modo magari a soddisfare qualche palato fino calcistico di troppo…
Un Barletta che, come da pronostico, si è dimostrato decisamente superiore ai rossoverdi polignanesi e che, vista l'andatura in campionato e le ferite della scorsa stagione ancora aperte tra la tifoseria, ha adesso il "dovere" di portare a casa quanto meno il trofeo della fase regionale, non fosse altro per provare a ridestare nell'ambiente quelle emozioni mandate in soffitta nel disgraziatissimo pomeriggio di Angri. Un entusiasmo che, spiace sottolinearlo, stenta ancora a decollare nonostante un campionato virtualmente già vinto, come stanno a dimostrare i vuoti sugli spalti.Vuoti giustificati dalla giornata lavorativa e dall'atmosfera pre-natalizia? Non proprio. Anche perché quelli visti ieri sera al "Puttilli" sono gli stessi vuoti visti domenica pomeriggio quando il fischio d'inizio di Barletta-UC Bisceglie era previsto per le 15:30. Vuoti che lo scorso anno non si vedevano neanche nei vari Barletta-Angri, Barletta-Paganese, Barletta-Manfredonia, Barletta-Rotonda e Barletta-Fasano.
Perché d'accordo, pur mantenendo fermo il sacrosanto principio per il quale le sorti biancorosse andrebbero seguite sempre e comunque, comprendiamo benissimo chi, scottato da quanto successo nel recente passato quest'anno preferisce "farsi giovare" meglio il ragù della domenica. Viceversa, fossero vere queste voci, comprenderemmo decisamente meno coloro i quali, pare, starebbero da qualche tempo disertando lo stadio "perché non si divertono, tanto il Barletta vince sempre…". Fossero vere queste voci (e speriamo di no…), ci sarebbe davvero da stare poco allegri, perché ciò vorrebbe dire che i peggiori miasmi del calcio parlato, del calcio da social o da playstation, stanno iniziando pericolosamente a insinuarsi anche in quello che dovrebbe essere il calcio più puro: quello di chi sostiene la squadra della propria città.
Bene fanno quindi la curva e i gruppi organizzati (quelli che, piaccia o meno, ci sono sempre…) a pungolare l'ambiente, perché se davvero fosse fondata questa storia del "mancato divertimento perché si vince sempre", a questo punto mancherebbero solo la voglia di "calcio europeo e propositivo" e gli hashtag "Di Candia out", e il secchio (non citiamo per decenza altri "recipienti") sarebbe bello che colmo.
Al Barletta non resta quindi che battere il Galatina e riconquistare la Coppa Italia Dilettanti-fase regionale, per poi magari provare a ridestare quegli entusiasmi che potrebbero e forse dovrebbero riportare la Barletta calcistica dove merita, in modo magari a soddisfare qualche palato fino calcistico di troppo…