Calcio
Dramma in campo in serie B: muore Piermario Morosini
Il centrocampista del Livorno aveva 25 anni
Barletta - sabato 14 aprile 2012
17.29
Un dramma ha sconvolto il weekend sportivo. A 25 anni, muore sul campo Piermario Morosini, centrocampista del Livorno che era in campo contro il Pescara. Il decesso, avvenuto nell'ospedale "Santo Spirito" di Pescara, è stato causato da un forte arresto cardiaco. Il mediano, nato calcisticamente all'Atalanta e di proprietà dell'Udinese, era approdato a Gennaio in maglia amaranto, ma non è riuscito a vincere la sua partita più importante. Il decesso di Morosini lascia nello sgomento più assoluto non solo i suoi compagni di squadra, ma anche tutto il pubblico sportivo italiano, che ha visto le scioccanti immagini del suo malore in diretta tv. Un dolore che va oltre le rivalità calcistiche, che va oltre gli sfottò, i pareggi e le sconfitte, le penalizzazioni e le scommesse. Un altro ragazzo è morto in campo, un altro sportivo non ce l'ha fatta. Un ragazzo generoso, serio, umile non ce l'ha fatta. Una tragedia incredibile per tutto lo sport italiano, che solo pochi giorni fa era stato scosso dall'addio all'ex portiere Franco Mancini, 44 anni, e che poco più di un mese fa ha pianto la morte di uno dei simboli della pallavolo nazionale, il 38enne Vigor Bovolenta.
Sono davvero poche e forse inutili le parole, per una notizia che mai nessuno avrebbe voluto dare. Vani sono stati i soccorsi, il coma farmacologico, il pacemaker applicato dai medici che hanno provato a soccorrerlo. È stato tutto vano. Il decesso di Morosini rappresenta l'ennesima tragedia sportiva di un mondo forse troppo patinato. Sembra incredibile parlare di episodi simili accostati allo sport. Scioccanti le parole dell'AD del Pescara, Danilo Iannascoli, raccolte dai microfoni di Sky: «Mi ha guardato negli occhi quando è entrato nella vettura. Stiamo vivendo un dramma. So che l'ingresso al campo era ostruito da una vettura. Morosini è caduto, ha provato a rialzarsi ma è ricaduto. Il nostro massaggiatore si è accorto del dramma».
Un dramma, l'ennesimo, del mondo dello sport. Livorno piange. Pescara, ancora una volta, piange. Tutto il mondo dello sport piange Morosini. Per una volta, forse anche il pallone piange. Il dolore è grande. La commozione immensa. Ciao, Piermario.
La redazione di Barlettalife si associa al dolore dei famigliari e di tutta la comunità livornese.
Sono davvero poche e forse inutili le parole, per una notizia che mai nessuno avrebbe voluto dare. Vani sono stati i soccorsi, il coma farmacologico, il pacemaker applicato dai medici che hanno provato a soccorrerlo. È stato tutto vano. Il decesso di Morosini rappresenta l'ennesima tragedia sportiva di un mondo forse troppo patinato. Sembra incredibile parlare di episodi simili accostati allo sport. Scioccanti le parole dell'AD del Pescara, Danilo Iannascoli, raccolte dai microfoni di Sky: «Mi ha guardato negli occhi quando è entrato nella vettura. Stiamo vivendo un dramma. So che l'ingresso al campo era ostruito da una vettura. Morosini è caduto, ha provato a rialzarsi ma è ricaduto. Il nostro massaggiatore si è accorto del dramma».
Un dramma, l'ennesimo, del mondo dello sport. Livorno piange. Pescara, ancora una volta, piange. Tutto il mondo dello sport piange Morosini. Per una volta, forse anche il pallone piange. Il dolore è grande. La commozione immensa. Ciao, Piermario.
La redazione di Barlettalife si associa al dolore dei famigliari e di tutta la comunità livornese.