Calcio
Di Costanzo: «Utile il confronto con i tifosi, domenica dobbiamo vincere»
Le parole dell'allenatore biancorosso a 48 ore dalla sfida al Portogruaro
Barletta - venerdì 23 marzo 2012
Convinto che la squadra sia uscita rafforzata dal recente confronto con i tifosi, stranamente non preoccupato dallo scivolone di Salò, dove la squadra ha chiaramente mostrato un passo indietro rispetto ai recenti sviluppi, convinto di poter ancora puntare all'obiettivo stagionale, quegli agognati playoff per i quali il Barletta Calcio quest'anno sta affrontando la sua pagana Via Crucis, su una strada irta (anche troppo rispetto ai pronostici di inizio stagione) di difficoltà. E' questo il Nello Di Costanzo presentatosi ai nostri microfoni ieri pomeriggio al termine della seduta di allenamento pomeridiana svolta dalla squadra biancorossa: l'allenatore romano, dopo la sua consueta corsetta di training a bordo campo con la quale termina quasi ogni allenamento, è parso concentrato sul prossimo passo, la sfida contro il Portogruaro, e ha replicato anche piccato a chi, come chi scrive, gli faceva notare che domenica scorsa al "Turina" si è visto il peggior Barletta della sua gestione. La sicurezza e la mentalità appaiono giuste, non scalfite dalla recente sconfitta, ora sarà la prova del campo a corroborare o meno le parole dell'allenatore romano, che domenica recupera Mazzeo e Schetter, uomini di personalità che potranno guidare la squadra verso la conquista dei tre punti e la lenta riappropriazione dell'amore della tifoseria biancorossa. E' da questo punto che ha il via la nostra intervista:
Ieri (mercoledì, ndr) c'è stato il confronto con la tifoseria organizzata. Che accoglienza vi aspettate domenica dai sostenitori biancorossi?
«Il dialogo con i tifosi è stato molto utile. Domenica speriamo di far bene e tradurre in risultati positivi l'impegno: dal punto di vista delle prestazioni, non mi sento di rimproverare molto ai miei giocatori, certo però siamo mancati sul piano dei risultati, quando siamo stati puniti da distrazioni, come avvenuto domenica scorsa a Salò. E' giusto che i tifosi siano arrabbiati e delusi: detto questo, noi ci aspettiamo comunque, avendo dei tifosi intelligenti, che loro abbiano ancora fiducia nella squadra e la sostengano sin da domenica prossima. Sanno quanto i nostri calciatori hanno bisogno del sostegno dell'ambiente. A fine partita, poi, se la prestazione ancor prima del risultato non sarà stata positiva, avranno tutto il diritto di protestare e fischiare; al tempo stesso, sono certo che applaudiranno i nostri se avranno disputato una gara gagliarda».
Contro la Feralpi abbiamo visto il peggior Barletta della sua gestione, almeno rispetto alle attese avute alla vigilia. Che Barletta ha visto a Salò?
«Non sono d'accordo. Secondo me la loro squadra, pur avendo diversi giovani e pur lottando per non retrocedere, ha dei calciatori molto interessanti: basti pensare a Tarana, che abbiamo limitato bene tranne che per la traversa pizzicata nella ripresa. Avevamo di fronte una squadra in salute, nonostante ciò siamo stati capaci di imporci, in particolare nell'ultimo quarto d'ora dove abbiamo dato la netta impressione di volere vincere».
Quindi secondo lei la sconfitta è frutto solo di un calo di tensione nel finale? E' soddisfatto del Barletta visto domenica?
«Se avessimo osato nel finale per vincere la partita e avessimo preso gol in contropiede, avrei detto che siamo stati dei polli. Certo, gli errori ci sono stati comunque, lasciando un buco sul calcio di punizione nel finale, dove loro hanno saputo infilarsi: siamo stati ingenui sul gol di Blanchard. Credo comunque che abbiamo gestito bene la partita, avendo anche qualche palla gol importante, con Simoncelli, Cerone e Infantino».
Domenica sono mancati i trascinatori, si è visto un po' di timore in qualche giocatore: quanto sono importanti i rientri di Mazzeo e Schetter?
«Se la vogliamo dire tutta, domenica avevamo 6 indisponibili: non dev'essere però certo un alibi, mancavano anche contro il Trapani, però non abbiamo pagato queste defezioni in Sicilia. Certo, riavere in campo Mazzeo e Schetter, e Di Gennaro quando tornerà anche lui, sarò ben contento che la squadra non me la faccia il medico, ma la possa decidere da me. Allora sarò contento di avere problemi di abbondanza».
Che partita si attende dal Portogruaro? I veneti hanno interrotto la serie negativa pareggiando contro lo Spezia, e hanno gli stessi vostri punti.
«Non dimentichiamo che il Portogruaro è stato anche primo in avvio di stagione, e l'anno scorso era in serie B, pur essendo un piccolo centro. Loro hanno una bella squadra, fatta di giovani importanti, seguiti anche in serie A, e diversi elementi con esperienze in categorie superiori. Certamente verranno a chiudersi e cercare il contropiede. Sarà una sfida impegnativa, che contiamo però di riuscire a far nostra».
Vogliamo chiudere con un appello per la partita di domenica?
«Posso solo dire che ci teniamo tantissimo a riscattarci e vincere, per la classifica, per regalare una gioia al presidente Tatò e per i nostri tifosi».
Ieri (mercoledì, ndr) c'è stato il confronto con la tifoseria organizzata. Che accoglienza vi aspettate domenica dai sostenitori biancorossi?
«Il dialogo con i tifosi è stato molto utile. Domenica speriamo di far bene e tradurre in risultati positivi l'impegno: dal punto di vista delle prestazioni, non mi sento di rimproverare molto ai miei giocatori, certo però siamo mancati sul piano dei risultati, quando siamo stati puniti da distrazioni, come avvenuto domenica scorsa a Salò. E' giusto che i tifosi siano arrabbiati e delusi: detto questo, noi ci aspettiamo comunque, avendo dei tifosi intelligenti, che loro abbiano ancora fiducia nella squadra e la sostengano sin da domenica prossima. Sanno quanto i nostri calciatori hanno bisogno del sostegno dell'ambiente. A fine partita, poi, se la prestazione ancor prima del risultato non sarà stata positiva, avranno tutto il diritto di protestare e fischiare; al tempo stesso, sono certo che applaudiranno i nostri se avranno disputato una gara gagliarda».
Contro la Feralpi abbiamo visto il peggior Barletta della sua gestione, almeno rispetto alle attese avute alla vigilia. Che Barletta ha visto a Salò?
«Non sono d'accordo. Secondo me la loro squadra, pur avendo diversi giovani e pur lottando per non retrocedere, ha dei calciatori molto interessanti: basti pensare a Tarana, che abbiamo limitato bene tranne che per la traversa pizzicata nella ripresa. Avevamo di fronte una squadra in salute, nonostante ciò siamo stati capaci di imporci, in particolare nell'ultimo quarto d'ora dove abbiamo dato la netta impressione di volere vincere».
Quindi secondo lei la sconfitta è frutto solo di un calo di tensione nel finale? E' soddisfatto del Barletta visto domenica?
«Se avessimo osato nel finale per vincere la partita e avessimo preso gol in contropiede, avrei detto che siamo stati dei polli. Certo, gli errori ci sono stati comunque, lasciando un buco sul calcio di punizione nel finale, dove loro hanno saputo infilarsi: siamo stati ingenui sul gol di Blanchard. Credo comunque che abbiamo gestito bene la partita, avendo anche qualche palla gol importante, con Simoncelli, Cerone e Infantino».
Domenica sono mancati i trascinatori, si è visto un po' di timore in qualche giocatore: quanto sono importanti i rientri di Mazzeo e Schetter?
«Se la vogliamo dire tutta, domenica avevamo 6 indisponibili: non dev'essere però certo un alibi, mancavano anche contro il Trapani, però non abbiamo pagato queste defezioni in Sicilia. Certo, riavere in campo Mazzeo e Schetter, e Di Gennaro quando tornerà anche lui, sarò ben contento che la squadra non me la faccia il medico, ma la possa decidere da me. Allora sarò contento di avere problemi di abbondanza».
Che partita si attende dal Portogruaro? I veneti hanno interrotto la serie negativa pareggiando contro lo Spezia, e hanno gli stessi vostri punti.
«Non dimentichiamo che il Portogruaro è stato anche primo in avvio di stagione, e l'anno scorso era in serie B, pur essendo un piccolo centro. Loro hanno una bella squadra, fatta di giovani importanti, seguiti anche in serie A, e diversi elementi con esperienze in categorie superiori. Certamente verranno a chiudersi e cercare il contropiede. Sarà una sfida impegnativa, che contiamo però di riuscire a far nostra».
Vogliamo chiudere con un appello per la partita di domenica?
«Posso solo dire che ci teniamo tantissimo a riscattarci e vincere, per la classifica, per regalare una gioia al presidente Tatò e per i nostri tifosi».