Calcio
Cremonese-Barletta, numeri e chiavi tattiche del match
Per i biancorossi è la prima tappa decisiva di una otto giorni di fuoco
Barletta - domenica 22 aprile 2012
00.00
Consapevoli di non poter sbagliare ormai più niente. Queste ore sono probabilmente vissute così da parte dei giocatori del Barletta, tra la sottile incoscienza di aver recuperato un campionato dato ormai per spacciato e la tensione di chi è conscio di come un solo minimo passo falso possa far saltare tutto. E quindi ecco l'ennesimo big match, l'ennesima tappa fondamentale di questo pazzo finale di stagione che vede, nella affollatissima lotta per il quinto posto, svolgere il suo quartultimo atto a Cremona, in attesa de. Un torneo strano e dominato dall'equilibrio che curiosamente rischia di decidersi nell'arco di soli otto giorni, in cui andranno in scena tre scontri diretti dal peso specifico notevolissimo.
Equilibrio apparente
Il rosso è l'elemento in comune ma tra il grigio e il bianco non ci passa neanche un punto di distacco in classifica. Questo ha detto finora il campionato di entrambe le squadre, accomunate dai 43 punti finora totalizzati. Un equilibrio - ed è doveroso specificarlo - dettato però soprattutto dalle decisioni prese fuori dal rettangolo di gioco, che hanno visto la corte federale privare di un punto la squadra pugliese e di ben sei quella lombarda. Ne deriva una classifica che quindi, letta al netto delle penalizzazioni, mostra qualche segno di distinzione in più: a cominciare dalle vittorie, 14 per i grigiorossi e 11 per i biancorossi. La Cremonese inoltre, così come il Siracusa e in fondo anche lo stesso Barletta, è squadra che ha costruito le sue fortune specialmente in casa, dove ha ottenuto 9 affermazioni, 3 pareggi e 3 sconfitte. Un dato di cui i biancorossi devono avvedersene eccome. Sicuramente diversi invece gli stati d'animo che stanno attraversando le due squadre, con una Cremonese reduce da un deludente trend di 4 punti collezionati in altrettanti turni e un Barletta che ha appena ritrovato, dopo mesi di astinenza, la gioia di poter godere di due vittorie consecutive.
Qui Cremonese: si torna al 4-4-2?
Reduce dal deludente quanto rocambolesco pareggio casalingo contro la Triestina, il team grigio rosso prova a sfruttare il turno casalingoi. Sono pochi i dubbi di formazione di mister Brevi. In porta, dovrebbe essere riconfermato l'esperto Bianchi. In difesa, potrebbe ritornare dal 1' il giovane e promettente Favalli, in grande spolvero con la rappresentativa nazionale. A centrocampo, sono Degeri e Dettori i due mediani che potrebbero scombussolare lo schieramento proposto 15 giorni fa, anche se l'equilibrio garantito dalla coppia Pestrin-Fietta potrebbe essere un ottimo deterrente. Nel 4-4-2 rispolverato da Brevi potrebbero essere lanciati Rabito e Sales come esterni in luogo gli imprevedibili Nizzetto e Filippini, entrambi appiedati per un turno dal Giudice Sportivo. In avanti è aperto un vero e proprio ballottaggio, con Musetti e Possanzini favoriti su Le Noci. Assenti certi per infortunio Cremonesi, Sambugari, Riva, Coralli ed Alfonso.
Qui Barletta: si rivede Di Gennaro
Sul fronte Barletta mister Di Costanzo è partito alla volta di Cremona con le idee abbastanza chiare e un rosa rimpinguata dal recente rientro dell'attaccante Di Gennaro, dopo mesi lontano dal rettangolo verde a causa di un fastidioso infortunio muscolare. Non saranno sicuramente del match Zappacosta e Minieri, neanche convocati dal mister. Si va, dal punto di vista tattico, verso la riconferma dello schieramento proposto contro il Pergo e il Siracusa. I dubbi piuttosto sono tutti legati all'interpreti cui affidare l'ormai collaudatissimo 4-2-3-1. In difesa probabile l'inserimento di Masiero ai danni di Petterini, con lo spostamento di Mazzarani a destra. Inoltre non è affatto improbabile che l'allenatore biancorosso possa riproporre per la terza volta consecutiva Guerri titolare nel ruolo di esterno alto sulla corsia di destra, per garantire maggiore aggressività e copertura nella fase di non possesso. A completare il reparto avanzato Schetter, Mazzeo e Romondini sono praticamente sicuri di una maglia da titolare.
Favalli vs Mengoni
Una scommessa vinta contro una certezza della categoria. In difesa il duello è tutto tra chi abbina la spigliatezza di un classe 92 con l'esperienza di un veterano, e un trascinatore di esperienza confermatosi sempre ad alti livelli nel corso della sua stagione all'ombra di Eraclio.
Pestrin vs Romondini
Tanta esperienza e tanto fosforo da mettere a disposizione della squadra. Per i due ragionatori di centrocampo, entrambi dal passaporto abbastanza vecchio e stropicciato, l'onere di doversi sobbarcare la fase di costruzione della manovra offensiva e di portare avanti la linea del pressing nella fase di non possesso.
Possanzini vs Mazzeo
Lotta fino all'ultima occasione da gol per due bomber di razza. Da un lato la certezza di poter contare sul vecchietto sempreverde Possanzini, già a quota 6 reti nei dieci incontri disputati con la maglia grigiorossa. Dall'altro Mazzeo non ha assolutamente intenzione di mollare i vertici della classifica marcatori e farà di tutto per portarsi a quota 14 gol.
[Marco Bruno]
(Twitter @ilmerk)
Equilibrio apparente
Il rosso è l'elemento in comune ma tra il grigio e il bianco non ci passa neanche un punto di distacco in classifica. Questo ha detto finora il campionato di entrambe le squadre, accomunate dai 43 punti finora totalizzati. Un equilibrio - ed è doveroso specificarlo - dettato però soprattutto dalle decisioni prese fuori dal rettangolo di gioco, che hanno visto la corte federale privare di un punto la squadra pugliese e di ben sei quella lombarda. Ne deriva una classifica che quindi, letta al netto delle penalizzazioni, mostra qualche segno di distinzione in più: a cominciare dalle vittorie, 14 per i grigiorossi e 11 per i biancorossi. La Cremonese inoltre, così come il Siracusa e in fondo anche lo stesso Barletta, è squadra che ha costruito le sue fortune specialmente in casa, dove ha ottenuto 9 affermazioni, 3 pareggi e 3 sconfitte. Un dato di cui i biancorossi devono avvedersene eccome. Sicuramente diversi invece gli stati d'animo che stanno attraversando le due squadre, con una Cremonese reduce da un deludente trend di 4 punti collezionati in altrettanti turni e un Barletta che ha appena ritrovato, dopo mesi di astinenza, la gioia di poter godere di due vittorie consecutive.
Qui Cremonese: si torna al 4-4-2?
Reduce dal deludente quanto rocambolesco pareggio casalingo contro la Triestina, il team grigio rosso prova a sfruttare il turno casalingoi. Sono pochi i dubbi di formazione di mister Brevi. In porta, dovrebbe essere riconfermato l'esperto Bianchi. In difesa, potrebbe ritornare dal 1' il giovane e promettente Favalli, in grande spolvero con la rappresentativa nazionale. A centrocampo, sono Degeri e Dettori i due mediani che potrebbero scombussolare lo schieramento proposto 15 giorni fa, anche se l'equilibrio garantito dalla coppia Pestrin-Fietta potrebbe essere un ottimo deterrente. Nel 4-4-2 rispolverato da Brevi potrebbero essere lanciati Rabito e Sales come esterni in luogo gli imprevedibili Nizzetto e Filippini, entrambi appiedati per un turno dal Giudice Sportivo. In avanti è aperto un vero e proprio ballottaggio, con Musetti e Possanzini favoriti su Le Noci. Assenti certi per infortunio Cremonesi, Sambugari, Riva, Coralli ed Alfonso.
Qui Barletta: si rivede Di Gennaro
Sul fronte Barletta mister Di Costanzo è partito alla volta di Cremona con le idee abbastanza chiare e un rosa rimpinguata dal recente rientro dell'attaccante Di Gennaro, dopo mesi lontano dal rettangolo verde a causa di un fastidioso infortunio muscolare. Non saranno sicuramente del match Zappacosta e Minieri, neanche convocati dal mister. Si va, dal punto di vista tattico, verso la riconferma dello schieramento proposto contro il Pergo e il Siracusa. I dubbi piuttosto sono tutti legati all'interpreti cui affidare l'ormai collaudatissimo 4-2-3-1. In difesa probabile l'inserimento di Masiero ai danni di Petterini, con lo spostamento di Mazzarani a destra. Inoltre non è affatto improbabile che l'allenatore biancorosso possa riproporre per la terza volta consecutiva Guerri titolare nel ruolo di esterno alto sulla corsia di destra, per garantire maggiore aggressività e copertura nella fase di non possesso. A completare il reparto avanzato Schetter, Mazzeo e Romondini sono praticamente sicuri di una maglia da titolare.
Favalli vs Mengoni
Una scommessa vinta contro una certezza della categoria. In difesa il duello è tutto tra chi abbina la spigliatezza di un classe 92 con l'esperienza di un veterano, e un trascinatore di esperienza confermatosi sempre ad alti livelli nel corso della sua stagione all'ombra di Eraclio.
Pestrin vs Romondini
Tanta esperienza e tanto fosforo da mettere a disposizione della squadra. Per i due ragionatori di centrocampo, entrambi dal passaporto abbastanza vecchio e stropicciato, l'onere di doversi sobbarcare la fase di costruzione della manovra offensiva e di portare avanti la linea del pressing nella fase di non possesso.
Possanzini vs Mazzeo
Lotta fino all'ultima occasione da gol per due bomber di razza. Da un lato la certezza di poter contare sul vecchietto sempreverde Possanzini, già a quota 6 reti nei dieci incontri disputati con la maglia grigiorossa. Dall'altro Mazzeo non ha assolutamente intenzione di mollare i vertici della classifica marcatori e farà di tutto per portarsi a quota 14 gol.
[Marco Bruno]
(Twitter @ilmerk)