Avellino
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Consigli per...una trasferta in biancorosso: Avellino

Terza puntata della rubrica in collaborazione con l'agenzia Pinguino Viaggi

Barlettalife.it vuole sempre sorprendere e offrire di più ai propri lettori: da questa stagione sportiva alle tante rubriche che consuetamente offriamo per curare lo sport dal punto di vista prettamente tecnico se ne è aggiunta una che analizza in profondità il valore storico-artistico-culturale della località che ospita lo spettacolo sportivo. Con "Consigli per...una trasferta in biancorosso", per ogni trasferta del Barletta Calcio nel torneo di Lega Pro, andremo a conoscere meglio i luoghi da visitare, i monumenti da conoscere e le prelibatezze da gustare della città che ospiterà i biancorossi, in un'esclusiva rubrica a cura dell'agenzia Pinguino Viaggi e dei suoi itinerari culturali ed eno-gastronomici. Oggi, per la puntata numero 3, è la volta di Avellino:

LA CITTA':
Avellino è situata nel cuore di una grande conca dell'Appennino Campano dominata dai massicci montuosi dei Picentini e del Partenio ed è circondata a sud-ovest dal monte Faliesi e a nord-est dal Montevergine, il più importante e famoso monte del Partenio, meta di pellegrinaggio per venerare la Madonna di Montevergine nel Santuario benedettino del XII secolo, posto sul monte a 1272 m. La città è attraversata da alcuni corsi d'acqua: il Rigatore, il San Francesco ed il Fenestrelle, affluenti del fiume Sabato, oggi molto impoveriti ed in parte interrati. Il nucleo originario della città, Abellinum, si formò sulla collina della Civita, in territorio dell'odierna Atripalda a circa 4 km dal centro di Avellino. Testimonianze archeologiche attestano la presenza sulla Civita di un importante centro pre-romano, presumibilmente di origine etrusco-campana e di lingua osca, risalente almeno al IV secolo.

CENNI STORICI:
Secondo recenti ricerche, suffragate da Edward Togo Salmon, l'antica città era al centro del territorio dei Sabatini, popolo sabello documentato da Tito Livio. Non è da escludere che tale centro avesse il nome di Velecha, attestato da numerose monete attribuite all'area campana. Fu conquistata dai Romani nel 293 a.C., che la sottrassero al dominio dei Sanniti nella sanguinosa battaglia di Aquilonia, durante le Guerre sannitiche che si verificarono tra il 343 a.C. e il 292 a.C. Sotto il dominio di Roma la città cambiò più volte denominazione (nell'ordine: Veneria, Livia, Augusta, Alexandriana e Abellinatium). La posizione geografica ha agevolato la nascita dei primi insediamenti: sin dall'antichità la valle del Sabato ha costituito una via naturale tra l'Irpinia e il Sannio. Nell'89 a.C. Silla occupò Pompei, Ercolano,Stabia, Eclano, Abella e Abellinum. Abellinum non costituiva ancora un vero e proprio centro urbano. Furono le truppe di Silla ad avviare l'edificazione di una vera città. La città romana ha avuto un'importante sviluppo in età augustea, grazie alla realizzazione del grande acquedotto che dalle sorgenti di Serino arrivava a Bacoli, ove era sitato il grande serbatoio desstinato all'approvigionamento della flotta romana (oggi denominato Piscina Mirabilis), dopo aver servito le principali città della Campania. Particolare importanza assunse Abellinum in età cristiana, nel corso della quale emerge la figura del grande vescovo Sabino, vissuto probabilmente fra la fine del V e l'inizio del VI secolo.

Nel 1806 la città di Avellino è nominata capoluogo di provincia del Principato Ultra al posto della vicina Montefusco. Avellino fu sede dei moti del 1820-1821. La diffusione, nel marzo 1820, anche nel Regno di Napoli, della conquista in Spagna del regime costituzionale contribuì notevolmente ad esaltare gli ambienti carbonari e massonici. A Napoli, la cospirazione (la quale non si pose mai l'intento di rovesciare il re, ma solo di chiedere la costituzione) prese subito vigore e coinvolse anche alcuni ufficiali superiori, come i fratelli Florestano e Guglielmo Pepe, Michele Morelli, capo della sezione della carboneria di Nola cui si affiancarono Giuseppe Silvati, sottotenente, e Luigi Minichini, prete nolano dalle idee anarcoidi. Mentre la rivolta si espandeva a Napoli, dove il generale Guglielmo Pepe aveva raccolto molte unità militari, il 6 luglio, il re Ferdinando I si vide costretto a concedere la costituzione. Dopo pochi mesi, le potenze della Santa Alleanza, riunite in congresso a Lubiana, decisero l'intervento armato contro i rivoluzionari che nel Regno delle Due Sicilie avevano proclamato la costituzione. Si cercò di resistere, ma il 7 marzo1821 i costituzionalisti di Napoli comandati da Guglielmo Pepe, sebbene forti di 40.000 uomini, furono sconfitti a Rieti dalle truppe austriache. Il 24 marzo gli austriaci entrarono a Napoli senza incontrare resistenza e chiusero il neonato parlamento. Dopo l'Unificazione della Penisola tagliò fuori la città dalle principali vie di comunicazione, impedendone lo sviluppo.

LE TRADIZIONI CARNASCIALESCHE:
Il carnevale in Irpinia ha una tradizione antichissima. Il periodo, storicamente, prende il via il 17 gennaio, giorno in cui il calendario romano ricorda la figura di Sant'Antonio Abate. Musiche, balli, maschere assumono, in ogni zona della provincia di Avellino, caratteristiche uniche che rendono il periodo del Carnevale particolarmente attraente ed interessante. Le rappresentazioni del Carnevale in Irpinia hanno una loro connotazione strettamente legata al territorio, momenti di folklore che richiamano antichi riti della civiltà contadina, usi e costumi che, nel tempo, si sono tramandati di generazione in generazione. Il clou della festa si svolge, normalmente, nel mese di febbraio allorquando, seguendo la tradizione, in quasi tutti i paesi si svolgono manifestazioni ad hoc, con l'intera popolazione che partecipa sia alla preparazione che allo svolgimento delle rappresentazioni.

L'ASSOCIAZIONE SPORTIVA AVELLINO 1912:
La nascita della società sportiva attuale, relativamente recente, è legata alle vicende dell'Unione Sportiva Avellino. Nell'estate 2009, infatti, a seguito della retrocessione dalla Serie B, l'US Avellino, pur riuscendo temporaneamente ad evitare il fallimento (poi comunque intervenuto nell'ottobre 2010), mancò l'iscrizione al campionato di Lega Pro Prima Divisione a causa del parere negativo della Co.Vi.Soc. successivi tentativi di iscrizione a serie dilettantistiche risultarono anch'essi vani.
Di fronte alla concreta prospettiva della sparizione del gioco del calcio ad alti livelli nella città irpina, il Comune di Avellino, in ottemperanza all'art. 52 comma 10 delle Norme Organizzative Interne Federali, sollecitò la costituzione di cordate imprenditoriali finalizzate alla creazione di una nuova società, indipendente dalla precedente, la quale ripartisse dalle serie inferiori. Fra le quattro proposte presentate, venne scelto il sodalizio avente a capo il biologo Walter Taccone; il 10 agosto 2009 si ebbe così la fondazione dell'Avellino Calcio.12 S.S.D Per effetto della mancata iscrizione dell' U.S. Avellino in Lega Pro, a cui poi farà seguito la radiazione della società, alcuni dei gruppi storici decidono di sciogliersi. (Cruels 1988, Bush 1989, Splatter 1991) Nonostante la dolorosa estate del 2009, alcuni componenti di essi, unitamente alla passione dei più giovani, decidono di formare un unico gruppo-guida denominato Curva Sud Avellino. La rinascita del calcio avellinese, nonostante le molte difficoltà affrontate, riaccende la passione della tifoseria, che cresce numericamente di partita in partita, riportandola ad essere quella conosciuta in tutta Italia per passione, calore e colore.

LO STADIO "PARTENIO-LOMBARDI":
Totale capienza: 3900
Curva Sud: 2000
Tribuna Terminio: 500
Trib. Montevergine Laterale A: 100
Trib. Montevergine Laterale B: 320
Trib. Montevergine Laterale D: 320
Trib. Montevergine Laterale E: 100
Trib. Montevergine sett. Centrale: 100
Tribuna Autorità: 39
Tribuna d'Onore: 21
Settore Ospiti: 400
Curva Nord: 0 Dimensione campo: mt 105x68
Separazione interna: recinzione


Come raggiungere lo stadio "Partenio-Lombardi":
C.da ZOCCOLARI- 83100 AVELLINO- CAMPANIA
Distanza centro urbano: Km 3
Distanza stazione FF.SS.
In auto: min 25
A piedi: min 50
Distanza autostrada- In auto: min 15
Rubrica a cura di:

PINGUINO VIAGGI- BARLETTA
via Rizzitelli, 28
76121 Barletta -BT-
tel/fax 0883345282
filialebarletta@pinguinoviaggi.net


Fonte foto: hotelevacanze.com
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