Calcio
Calcio, le pagelle di Sud Tirol-Barletta
Male Romondini e la difesa, positiva la prova degli attaccanti
Barletta - domenica 26 febbraio 2012
12.38
La tanto attesa svolta, la tanto attesa scossa nell'ambiente, non pare sia stata recepita. Contro un Sud Tirol pieno d'entusiasmo e mai sottotono nonostante qualche "sbandata" di troppo, il Barletta subisce la prima sconfitta dell'era Di Costanzo. Un 3-2 tanto pirotecnico quanto, per lo meno, ingenuo, visto che il Barletta, squadra costruita su uomini esperti, si fa rimontare dalla gioventù rampante allenata da mister Stroppa. Era stato Schetter a scuotere il sodalizio di via Vittorio Veneto con un gran mancino nel primo tempo, poi è successo di tutto: errori a ripetizione, il capolavoro balistico di Campo, aiutato da un Pane non irreprensibile, l' "assist"-harakiri di Romondini per il vantaggio altoatesino, il contropiede mal controllato dalla difesa biancorossa. Farà davvero riflettere questa sconfitta nella fredda Bolzano. Sono poche ed irrilevanti le scusanti che si concedono alla truppa biancorossa, per l'occasione in divisa "total black". La sconfitta del "Druso" pesa come un macigno, ma la classifica continua a non preoccupare, visto che anche le altre concorrenti continuano a stentare. La prestazione offerta in Trentino Alto Adige non si può ritenere sufficiente: la difesa è sembrata poco lucida e ancora da registrare, un centrocampo spesso ferraginoso e un attacco in grado di scatenare tuoni, fulmini, saette e tempeste, ma spesso mal servito. Male, se non fosse per Franchini, anche gli innesti dalla panchina. Le uniche note positive provengono proprio dall'attacco, capace di creare una mole importante di pericoli verso la porta di Iacobucci. Analizziamo nel dettaglio le prestazioni dei singoli protagonisti scesi in campo al "Druso":
Pane 5.5: Spesso impegnato a causa di un sistema difensivo fin troppo incentrato sulla trappola del fuorigioco, interviene più di una volta fuori dalla propria area di competenza. Ciononostante, dimostra sicurezza e toglie spesso e volentieri le castagne dal fuoco. Ha qualche responsabilità di troppo, però, sul gol di Campo, la cui punizione si insacca sul palo del portiere ex Cavese, e anche sulla rete di Fischnaller.
Minieri 5: aveva già palesato diversi problemi contro avversari "velocisti". La sua partita di Bolzano è specchio delle sue partite precedenti: spesso in affanno contro gli sguscianti Campo e Furlan, è costretto a spendere anche il terzo cartellino giallo in 3 partite. In avanti incide poco, pur avendo la possibilità di mettere al centro palloni interessanti.
Migliaccio 5: ritrova al suo fianco Mengoni, ma complessivamente (e misteriosamente) perde sicurezza in maniera preoccupante. Sovrastato dalla freschezza e dalla "fame" agonistica di Fischnaller e Giannetti, spesso è impreciso con gli interventi. Era in crescita, ma ora deve risorgere dopo una prova opaca e sbiadita.
Mengoni 6: l'uomo mascherato ritorna con una prova, nonostante tutto, di carattere, maschia. Lotta alla pari contro il fresco attacco altoatesino, cimentandosi contro centravanti di sicuro prospetto. A tratti è in difficoltà, ma non perde mai la testa, e con tenacia mantiene in piedi la difesa titolare, ma evidentemente "incerottata".
Petterini 5.5: si "eclissa" il Pescara, e anche lui non disputa la miglior partita della stagione. Attento in fase difensiva, anche se soffre in maniera eccessiva i trequartisti altoatesini. In avanti, pur facendo parte spesso e volentieri della manovra, non propone mai (o quasi) un cross pericoloso, una sovrapposizione interessante. Ha vissuto partite migliori.
Romondini 4.5 (IL PEGGIORE): nella migliore delle ipotesi, un disastro. A centrocampo si ritrova a passeggiare come se fosse sul corso a Barletta. Si limita al compitino in fase di impostazione, lasciando oneri ed onori al collega De Liguori. Il "fattaccio" avviene in occasione del secondo gol tirolese, quando con un improponibile colpo di biliardo serve Campo. Si spera non continui così..
De Liguori 6.5: nel suo piccolo, unisce ad unire geometrie e interdizione. Intelligente e mai banale in fase di costruzione di gioco, sempre fastidioso in fase di intermediazione. Lotta per due, si impegna tanto, dal primo al novantesimo. In campo ci vorrebbero sempre 11 De Liguori.
Mazzarani 5: per quanto ne dica Di Costanzo, nel ruolo di mezzala sembra un pesce fuor d'acqua. Parafrasando un famoso spot "non strappa, non stringe, ma stressa". Rimedia anche un giallo, rischia il secondo. Da terzino sicuramente renderebbe meglio.
Franchini 6+: per lui 45 minuti di dribbling e tanta sostanza sulla fascia. Fa impazzire la difesa tirolese, la impensierisce con una serie ubriacante di dribbling. Crea tanto, entra in campo con tanta fame: non fa gol, ma si rende davvero tanto pericoloso.
Simoncelli 6-: passa più di un tempo a scorrazzare sulla fascia senza farsi notare particolarmente. La manovra biancorossa si districa per lo più sull'altra fascia, e a lui tocca il "solito" lavoro in contenimento. Ci mette però lo zampino in occasione del secondo gol, quando serve all'accorrente Mazzeo un assist al bacio.
Hanine 5: entra con la voglia di strafare in campo, ma si nota soltanto per un tiro che termina più vicino alla bandierina del calcio d'angolo. Dribbling e corsa sono sufficienti, ma non parliamo della mira...
Mazzeo 6.5: è diventato ormai un cecchino in area di rigore. Colpisce le difese avversarie quando meno se lo aspettano. Passa il resto della partita ad impreziosire la manovra con pregevoli sponde. Si nota che è in un periodo di forma strepitoso - per ulteriori informazioni chiedere a Cascone e a Kiem...
Schetter 6.5 (IL MIGLIORE): "anema e core" di Barletta. Con cuore e grinta lotta sulla fascia, si propone con insistenza e salta quasi sempre il diretto avversario. La sua rete è il solito capolavoro balistico. Trascina la squadra, peccato che siano in pochi a seguirlo.
Cerone 5-: dieci minuti da incubo per lui. Non ne combina una giusta, sbaglia tutto il possibile. Lento, macchinoso, la brutta copia di quello ammirato in altre occasioni.
Di Costanzo 5+: sbaglia alcune scelte iniziali, dando fiducia a Minieri sulla fascia e a Mazzarani come mezzala. La sua squadra vivacchia nel primo tempo, creando poche occasioni. Nel secondo tempo, poi, arriva il tracollo e il mister, trascinato dagli eventi, sbaglia anche i cambi, ostinando a mantenere in campo Romondini e facendo accomodare in panca il migliore in campo Schetter. La "Carite" ha colpito anche lui?
Signor Minelli della sezione di Varese 6-: mantiene la calma in un match non facile da arbitrare. Interviene senza sbavature, vede bene tutti gli episodi chiave, anche se probabilmente pecca di eccessiva pignoleria nell'assegnare cartellini gialli.
Le pagelle del Sud Tirol: Iacobucci 6; Iacoponi 6+, Cascone 6, Kiem 6.5, Legittimo 5+; Calliari 6+, Santonocito 6+ (Uliano 6); Furlan 6.5, Campo 7 (Schenetti 6), Fischnaller 7; Giannetti 7 (Grea 6). Allenatore: Stroppa 7
Pane 5.5: Spesso impegnato a causa di un sistema difensivo fin troppo incentrato sulla trappola del fuorigioco, interviene più di una volta fuori dalla propria area di competenza. Ciononostante, dimostra sicurezza e toglie spesso e volentieri le castagne dal fuoco. Ha qualche responsabilità di troppo, però, sul gol di Campo, la cui punizione si insacca sul palo del portiere ex Cavese, e anche sulla rete di Fischnaller.
Minieri 5: aveva già palesato diversi problemi contro avversari "velocisti". La sua partita di Bolzano è specchio delle sue partite precedenti: spesso in affanno contro gli sguscianti Campo e Furlan, è costretto a spendere anche il terzo cartellino giallo in 3 partite. In avanti incide poco, pur avendo la possibilità di mettere al centro palloni interessanti.
Migliaccio 5: ritrova al suo fianco Mengoni, ma complessivamente (e misteriosamente) perde sicurezza in maniera preoccupante. Sovrastato dalla freschezza e dalla "fame" agonistica di Fischnaller e Giannetti, spesso è impreciso con gli interventi. Era in crescita, ma ora deve risorgere dopo una prova opaca e sbiadita.
Mengoni 6: l'uomo mascherato ritorna con una prova, nonostante tutto, di carattere, maschia. Lotta alla pari contro il fresco attacco altoatesino, cimentandosi contro centravanti di sicuro prospetto. A tratti è in difficoltà, ma non perde mai la testa, e con tenacia mantiene in piedi la difesa titolare, ma evidentemente "incerottata".
Petterini 5.5: si "eclissa" il Pescara, e anche lui non disputa la miglior partita della stagione. Attento in fase difensiva, anche se soffre in maniera eccessiva i trequartisti altoatesini. In avanti, pur facendo parte spesso e volentieri della manovra, non propone mai (o quasi) un cross pericoloso, una sovrapposizione interessante. Ha vissuto partite migliori.
Romondini 4.5 (IL PEGGIORE): nella migliore delle ipotesi, un disastro. A centrocampo si ritrova a passeggiare come se fosse sul corso a Barletta. Si limita al compitino in fase di impostazione, lasciando oneri ed onori al collega De Liguori. Il "fattaccio" avviene in occasione del secondo gol tirolese, quando con un improponibile colpo di biliardo serve Campo. Si spera non continui così..
De Liguori 6.5: nel suo piccolo, unisce ad unire geometrie e interdizione. Intelligente e mai banale in fase di costruzione di gioco, sempre fastidioso in fase di intermediazione. Lotta per due, si impegna tanto, dal primo al novantesimo. In campo ci vorrebbero sempre 11 De Liguori.
Mazzarani 5: per quanto ne dica Di Costanzo, nel ruolo di mezzala sembra un pesce fuor d'acqua. Parafrasando un famoso spot "non strappa, non stringe, ma stressa". Rimedia anche un giallo, rischia il secondo. Da terzino sicuramente renderebbe meglio.
Franchini 6+: per lui 45 minuti di dribbling e tanta sostanza sulla fascia. Fa impazzire la difesa tirolese, la impensierisce con una serie ubriacante di dribbling. Crea tanto, entra in campo con tanta fame: non fa gol, ma si rende davvero tanto pericoloso.
Simoncelli 6-: passa più di un tempo a scorrazzare sulla fascia senza farsi notare particolarmente. La manovra biancorossa si districa per lo più sull'altra fascia, e a lui tocca il "solito" lavoro in contenimento. Ci mette però lo zampino in occasione del secondo gol, quando serve all'accorrente Mazzeo un assist al bacio.
Hanine 5: entra con la voglia di strafare in campo, ma si nota soltanto per un tiro che termina più vicino alla bandierina del calcio d'angolo. Dribbling e corsa sono sufficienti, ma non parliamo della mira...
Mazzeo 6.5: è diventato ormai un cecchino in area di rigore. Colpisce le difese avversarie quando meno se lo aspettano. Passa il resto della partita ad impreziosire la manovra con pregevoli sponde. Si nota che è in un periodo di forma strepitoso - per ulteriori informazioni chiedere a Cascone e a Kiem...
Schetter 6.5 (IL MIGLIORE): "anema e core" di Barletta. Con cuore e grinta lotta sulla fascia, si propone con insistenza e salta quasi sempre il diretto avversario. La sua rete è il solito capolavoro balistico. Trascina la squadra, peccato che siano in pochi a seguirlo.
Cerone 5-: dieci minuti da incubo per lui. Non ne combina una giusta, sbaglia tutto il possibile. Lento, macchinoso, la brutta copia di quello ammirato in altre occasioni.
Di Costanzo 5+: sbaglia alcune scelte iniziali, dando fiducia a Minieri sulla fascia e a Mazzarani come mezzala. La sua squadra vivacchia nel primo tempo, creando poche occasioni. Nel secondo tempo, poi, arriva il tracollo e il mister, trascinato dagli eventi, sbaglia anche i cambi, ostinando a mantenere in campo Romondini e facendo accomodare in panca il migliore in campo Schetter. La "Carite" ha colpito anche lui?
Signor Minelli della sezione di Varese 6-: mantiene la calma in un match non facile da arbitrare. Interviene senza sbavature, vede bene tutti gli episodi chiave, anche se probabilmente pecca di eccessiva pignoleria nell'assegnare cartellini gialli.
Le pagelle del Sud Tirol: Iacobucci 6; Iacoponi 6+, Cascone 6, Kiem 6.5, Legittimo 5+; Calliari 6+, Santonocito 6+ (Uliano 6); Furlan 6.5, Campo 7 (Schenetti 6), Fischnaller 7; Giannetti 7 (Grea 6). Allenatore: Stroppa 7