Giancarlo Abete
Giancarlo Abete
Calcio

Calcio, Abete: "Lo stop ai campionati è una mia decisione"

La conferenza del presidente della Figc si è tenuta ieri

"Abbiamo cercato di prendere la decisione piu' giusta dato che, dal momento della notizia della morte di Morosini, sono passati attimi veloci e pochi minuti", lo ha detto ieri pomeriggio Giancarlo Abete, il numero 1 della Federcalcio nel corso della conferenza stampa convocata in via Allegri anche per ribadire che in Italia i controlli ci sono e sono all'avanguardia. "Abbiamo fatto delle riflessioni e in poco tempo siamo arrivati a questa decisione - ha spiegato il numero uno del calcio italiano -. C'e' stato un forte sostegno da parte del presidente del Coni, Gianni Petrucci, un punto di riferimento e una garanzia per il mondo del calcio. Prima di prendere la decisione di sospendere i campionati, nella giornata di ieri, ho sentito, chi prima chi dopo, tutti i presidenti delle diverse serie e componenti del calcio da Mario Macalli a Carlo Tavecchio, Damiano Tommasi e Andrea Abodi e con quest'ultimo sono stato in costate contatto". La chiusura di tutti gli impianti e' comunque arrivata su sua decisione: "La Federazione ha preso la decisione in piena autonomia maturata da una riflessione ma, sia nel momento del confronto che nei momenti successivi non sono emerse delle contrarieta' da parte di nessuno", e per ribadire il concetto ha sottolineato come "non e' mai stata preso in considerazione l'ipotesi di far giocare tutte le partite oggi, spostando quelle di ieri di una giorno.

Dovevamo dare un segnale a questo dramma, dopo tanti anni in cui non accadevano cose di questo genere". Il campionato riprendera' la prossima settimana ma se la sospensione e' stata decisa da Abete il recupero della giornata spetta alla Lega deciderlo: "E' una situazione in corso di approfondimento. Ho sentito Maurizio Beretta, domani ci sara' un Consiglio direttivo della Lega che assumera' la decisione e che potrebbe arrivare gia' domani. Saranno loro a decidere se per recuperare questa giornata si fara' slittare tutto il campionato o si scegliera' di disputarla in un'altra giornata". La Federcalcio ha gia' deciso che ci sara' un minuto di silenzio su tutti i campi: "Riprenderemo la prossima giornata con un minuto di silenzio per ripartire con un ricordo". Rimane comunque un episodio che rimarra' nella mente di Abete cosi' come le immagini: "E' una pagina triste che si ricordera' per anni, come giustamente si parla ancora di Curi, Taccola e dei calciatori, anche stranieri, scomparsi in questo modo tragico.

Sono delle realta' che ci portiamo avanti per decenni. Le immagini pesano perche' come le vedi tu le vedono tutti, sono quelle che rimangono piu' impresse, il mondo del calcio per ruolo e convinzione ha tante criticita' e tante grandezze, il modo in cui ha risposto testimonia i tanti valori, la sensibilita' e la passione del nostro mondo". Nel lutto e dalla tragedia si deve prendere lo spunto per migliorare ancora di piu' il sistema della prevenzione, che in Italia rimane comunque altissima, come ha ricordato lo stesso Abete: "Il nostro sistema e' da tutti valutato all'avanguardia, il sistema sportivo garantisce una serie di visite specifiche sin dall'eta' di 12 anni. Questi eventi drammatici sono un opportunita' di un'ulteriore riflessione ma non commettiamo l'errore di pensare a una situazione di inadeguatezza del nostro sistema che poi e' un sistema Paese".

E ancora: "Dobbiamo intensificare l'attivita' di contrasto a questo tipo di fenomeni. Il 5 aprile abbiamo risposto a un questionario che la Fifa ha dato a tutti i paesi appartenenti per affrontare il problema della morte improvvisa (il questionario si chiama "Morte da infarto nel calcio", ndr). Non abbiamo la bacchetta magica per risolvere questi problemi, ma stiamo lavorando molto sugli istruttori e i tecnici e ne abbiamo circa 10 mila che hanno acquisito un riconoscimento dal 118 sul primo e pronto intervento Corsi che vanno avanti in tutti gli step di allenatore fino al patentino A". Tutti passi futuri per migliorare la prevenzione ma adesso c'e' da pensare alla famiglia di Morosini, cosi' come stanno facendo tutte le societa' e i capitani a partire dall'Udinese.

Bisogna aiutare la sorella disabile: "C'e' grande cordoglio e e tanta tristezza, saremo vicini alla famiglia del calciatore, come hanno dimostrato Aic, Livorno e Lega di serie B. La Figc e' presente e ci coordineremo con altri organismi affinche' a questo dramma non se ne uniscano altri legato alla situazione della sorella. Riteniamo, senza peccare di presunzione, di essere persone di sostanza e non di immagine. Non vogliamo catturare la benevolenza immediata delle immagini, vogliamo fare qualcosa di concreto e la morte di Mario, che molti di noi dirigenti conoscevano vista la sua trafila nelle giovanili della nazionale, puo' stimolare delle iniziative".
Fonte: Agi.it
© 2001-2025 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.