Maria Luisa Corcella
Maria Luisa Corcella
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Buon 8 marzo con…Maria Luisa Corcella

La marciatrice si confessa ai microfoni di Barlettalife

Marciare vuol dire sacrificio, vuol dire passione, vuol dire sudore. Una delle specialità più difficili dell'atletica leggera è il campo di Maria Luisa Corcella, giovane e talentuosa barlettana già nel giro della nazionale italiana. Con Maria Luisa abbiamo approfondito diverse tematiche, spaziando dallo sport all'analisi della ricorrenza odierna. Così come la marcia, anche l'emancipazione femminile ha richiesto tanti sacrifici, e tanti metaforici chilometri devono ancora essere percorsi per evitare tante inutili discriminazioni sessuali.

Maria Luisa Corcella, oggi si celebra la festa della donna. C'è ancora disparità di sessi nello sport? Le differenze fisiche e tecniche nella tua disciplina pregiudicano un'integrazione di sessi?
Credo che nel mio sport, l'atletica leggera, non ci sia disparità di sessi, vedo da parte della federazione, degli amanti di questo sport e delle società sportive militari che permettono agli atleti professionisti di allenarsi con tranquillità la stessa attenzione per entrambi i sessi. Le differenze fisiche non pregiudicano l'integrazione perchè le gare e le prestazioni seguono due filoni paralleli che permettono tanto agli uomini quanto alle donne di emergere.

La comica Geppi Cucciari, qualche giorno fa, ha affermato: "La parità uomo-donna ci sarà quando una donna incapace avrà un ruolo di responsabilità. Ma non è ancora successo". Secondo te, esiste una parità uomo-donna? Quanto, secondo te, c'è ancora da fare per raggiungere la parità dei sessi?
Purtroppo devo concordare con Geppi Cucciari quando fa questa affermazione, una donna in ambito professionale, per arrivare a coprire cariche di responsabilità deve dimostrare di valere davvero tanto e soprattutto spesso è costretta a scegliere tra famiglia e lavoro. Si stanno facendo dei passi avanti in questo senso ma, a mio avviso, si è ancora tanto lontani dalla parità uomo-donna.

La tua crescita sportiva ti ha portato gradualmente ad aumentare la distanza da percorrere. Quali sono i tuoi obiettivi sportivi e personali?
Le distanze da percorrere sono aumentate e io sono felice di questo, amo la disciplina che pratico, la marcia, e il primo obiettivo che mi pongo sempre è quello di divertirmi. Da 3 anni frequento la facoltà di ingegneria gestionale e per questo le mie ambizioni sportive sono passate un po' in secondo piano. Per cui i miei obiettivi sono continuare ad allenarmi con passione e costanza e prendermi senza aspettative tutto quello che verrà.

Quali sono le tue prossime tappe? Speri un giorno di indossare la maglia della nazionale maggiore?
Quest'anno spero di gareggiare il più possibile, sicuramente in programma ci sono i campionati italiani di categoria e si spera quelli assoluti e tutta una serie di gare che la marcia fortunatamente propone. La maglia azzurra assoluta la vedo molto lontana ma "mai dire mai" nella vita.

A Barletta, secondo te, c'è disparità tra uomo e donna? L' "ambiente", lo sport e la politica riescono ad annullare le presunte differenze di sessi?
A Barletta purtroppo vedo ancora tanta differenza tra uomo e donna e la cosa più brutta è che spesso ne vedo molta anche tra i miei coetanei. Lo sport è un ottimo mezzo per superare questi radicati modi di pensare e mi ha fatto anche molto piacere vedere tante donne in campagna elettorale. Non siamo ancora riusciti ad annullare queste differenze ma sicuramente questi strumenti hanno un grande potenziale e vanno sfruttati al meglio.

Quanto è sentita, secondo te, la Festa della Donna? Predomina secondo te il consumismo o la festa impegnata?
Il consumismo c'è, ed è un dato di fatto. Io penso che non sia la denominazione festa della donna per il giorno 8 Marzo a far sì che si sviluppi un sentimento di orgoglio e condivisione di determinati valori, la donna è donna sempre e può festeggiarsi ogni giorno rispettando se stessa, non assecondando nessuno e sfatando false credenze con fatti concreti.

Come giudichi l'operato del movimento "Se non ora, quando"?
E' un bel movimento, e diventa sempre più necessario per far valere diritti che spesso vengono ignorati. Confido sempre nel fatto che chi ci rappresenta abbia tra gli obiettivi principali quello di favorire l'integrazione tra i sessi e non ostacolarla e di tutelare coloro che sono la principale fonte di avanzamento del Paese: le donne.

Per concludere l'intervista, vuoi rivolgere un appello a tutte le donne di Barletta e ai lettori di Barlettalife?
Alle donne di Barletta dico che la solidarietà femminile è fondamentale, che non devono aver paura di portare avanti le proprie ambizioni e che non devono sentirsi giudicate da nessuno. A voi uomini di rispettare ed essere orgogliosi dei successi delle donne che vi circondano, di appoggiarle e di ricordare che dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna, quindi se vi ritenete grandi uomini...
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