Mattia Masiero
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Calcio

«Barletta, il treno-playoff non è perso» Garantisce Mattia Masiero

Il terzino biancorosso parla alla vigilia della trasferta di Crema

Una vita da gregario: la storia sportiva di Mattia Masiero recita questo sin qui. Schiettezza veneta, come le sue origini vogliono, carattere scherzoso da "guascone" (durante l'intervista i suoi compagni, prima Pane, poi Schetter e Guerri non hanno mancato di prenderlo in giro), generosità tutta italica, queste le caratteristiche del terzino destro biancorosso. Masiero, "risorto" con l'arrivo di mister Di Costanzo, con il quale è partito titolare due volte su sei, trovando però sempre maggiore considerazione rispetto alla gestione-Cari, si è confidato ai nostri microfoni senza paura di metterci la faccia in un momento complicato: alle porte c'è la complicata trasferta di Crema, ultima chance per i biancorossi di non perdere contatto con la zona-playoff:

Mattia, partiamo dal recente passato. 3 punti nelle ultime 5 partite: cosa non sta funzionando in squadra?
« Secondo me non abbiamo problemi di gioco: è questione di mancanza di attenzione e sfortuna. Spesso siamo stati condannati dagli episodi: vedi l'espulsione di Mengoni a Trapani, o il palo clamorosamente colpito da Petterini in casa contro il Portogruaro, che per me è l'immagine- simbolo del nostro campionato».

Tanta sfortuna ma anche troppe disattenzioni, impensabili per una squadra che punti in alto. Nelle ultime partite, a Bolzano, Trapani, e in casa contro Triestina e Portogruaro, siete passati in vantaggio per poi subire le rimonte avversarie. A cosa è dovuto questo?
« Ci sono senza dubbio dei cali di tensione: cerchiamo sempre il vantaggio, e quando lo troviamo subentra un appagamento che abbiamo spesso e volentieri pagato. Al minimo errore ci hanno sempre punito: negli ultimi tempi, prendiamo gol praticamente a ogni occasione che concediamo, purtroppo».

Avete parlato nello spogliatoio di questo momento complicato: è utile anche discutere con i compagni, pur di far gruppo e tornare alla vittoria?
«Questo non è mai mancato durante l'anno. Tra noi compagni, dentro e fuori lo spogliatoio, parliamo molto: bisogna solo tenere sempre alta l'attenzione quando andiamo in vantaggio, per evitare errori che non possiamo più permetterci».

A Barletta sei arrivato in un momento di classifica molto difficile in avvio della scorsa stagione: come ne usciste l'anno scorso e quanto la presenza di voi "vecchi" può aiutare i compagni ora?
« Diciamo che non è tanto una questione di amalgama o aiuto reciproco nel gruppo: ripeto, a questo punto per me manca solo il risultato positivo che ci dia morale. Speriamo che vincere domenica ci possa aiutare a terminare il campionato di slancio e lottare per il quinto posto».

Facciamo un passo indietro. Nella scorsa settimana c'è stato il confronto con la tifoseria:quanto vi è servito? E soprattutto, sentite intatto il rapporto con i tifosi?
«Abbiamo parlato con una delegazione degli ultras, ci ha fatto molto piacere sentire le loro parole e la loro carica prima del match contro il Portogruaro. Credo che domenica abbiano visto un grande impegno da parte nostra, purtroppo è andata male».

Domenica si va a Crema: troverete un vecchio amico come Michele Menicozzo di fronte. Sensazioni in vista di questo "amarcord"?
« Fa davvero piacere affrontare un ex-compagno con il quale abbiamo legato davvero tanto. Certo, mi spiace che non sia più nella nostra rosa: è un ottimo ragazzo, un bravo calciatore, ma la nostra carriera è questa, e dobbiamo accettare questi confronti».

Rispetto al passato, con Cari in panchina, sembri godere di maggiore considerazione con mister Di Costanzo. Sinora sei partito titolare 2 volte su 6, cosa che non era mai successa in stagione con Cari. Domenica mancherà Petterini: ti aspetti di tornare tra i titolari a destra, con Mazzarani sull'altra corsia?
« In settimana abbiamo provato questo schieramento, però il mister sceglie la squadra solo all'ultimo momento. Io spero di esserci a Crema, e di offrire una prestazione convincente per finire la stagione al meglio. Sicuramente, il giocare con maggiore continuità mi ha aiutato, inanellando le prestazioni da titolare contro Triestina e Trapani, facendomi acquisire più fiducia e convinzione in me stesso».

Sei legato al Barletta fino al prossimo 30 giugno. Con la società avete già parlato di un eventuale rinnovo?
« Non abbiamo ancora discusso di un rinnovo, ma questo è già successo l'anno scorso, quando abbiamo atteso fine stagione per parlarne. Credo che la società voglia attendere di vedere come va a finire il campionato, per poi pianificare con maggiore calma. E' vero che sono distante da casa, ma per me non è mai stato un problema non essere vicino a Vicenza, fa parte del nostro lavoro, e lo faccio volentieri. Io resterei davvero volentieri a Barletta».

Il Barletta è a 5 punti dalla zona-playoff, a 6 giornate dal termine: si era esagerato parlando di primo posto o playoff assicurati a inizio stagione?
«Secondo me , per la mole di gioco che abbiamo dimostrato nelle partite che ci hanno opposto alle formazioni più quotate del girone, abbiamo dimostrato di non essere inferiori a nessuno. Paradossalmente, abbiamo sofferto tanto, troppo con le cosiddette "piccole": la classifica oggi rispecchia le nostre occasioni perse per strada e le tante situazioni sfavorevoli, dagli errori in campo agli infortuni, patite sin qui».

La ricetta per raggiungere i playoff: Di quanti punti, come minimo, il Barletta avrebbe bisogno per arrivare quinto a fine torneo?
« Visti i tanti scontri diretti in programma, potrebbero bastarci anche 12 punti su 18 partite. Noi però non dobbiamo fare tabelle di marcia, non è più il momento: dobbiamo pensare solo a vincere tutto le partite, approfittando del recupero degli infortunati, senza fare calcoli e pensando domenica per domenica al torneo».

La vittoria manca da un mese e mezzo. Con quale stato d'animo, considerando anche la rosa finalmente interamente a disposizione e gli avversari in odore di penalizzazione, vi presentate al "Voltini" di Crema?
« Siamo molto carichi: domenica, ripeto, abbiamo fatto bene, e siamo in un buon momento di forma fisica. Possiamo portare a casa la vittoria».

Siamo in chiusura: da "veterano", essendo uno dei pochi reduci della scorsa stagione, ti spetta fare un invito alla tifoseria e un appello a nome della squadra...
« Chiedo solo ai nostri fantastici tifosi di continuare a sostenerci, con il cuore e la presenza sugli spalti. Vedere i nostri 50 sostenitori a Salò è stato fantastico. Giocheremo 3 scontri diretti al "Puttilli" e il loro apporto sarà fondamentale».
6 fotoIntervista a Mattia Masiero
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