Calcio
Barletta, il punto dopo la sconfitta con lo Spezia
Ultimissima chiamata play-off per i biancorossi. Ma sei punti potrebbero non bastare.
Barletta - venerdì 27 aprile 2012
07.00
Quel che rimane dopo la nefasta partita contro lo Spezia è un entusiasmo smorzato ma probabilmente non ancora del tutto sopito in casa Barletta. Finché la matematica non condanna, gli uomini di Di Costanzo hanno il dovere di doverci provare fino e in fondo. Certo è che fa rammarico veder interrompersi la striscia di risultati utili consecutivi casalinghi proprio nel momento decisivo della stagione, striscia che si protraeva ormai dallo scorso 11 Novembre.
Scelte discutibili
A contribuire allo 0-1 dello scorso mercoledì ha influito non solo il divario tecnico che ovviamente intercorreva tra una squadra costruita per i playoff e una che i playoff probabilmente potrebbe giocarseli in tranquillità in serie B, ma anche le scelte discutibili adottate sin dall'inizio da parte dell'allenatore biancorosso. Proprio su queste pagine ci si era spesi positivamente sulla gestione Di Costanzo in occasione della fondamentale trasferta di Cremona. Così evidentemente non è stato nel match contro i liguri, nel quale – al di là delle prevedibili conclusioni dettate più dal senno di poi – poteva anche comprendersi la scelta di schierare dal primo minuto un galvanizzato Di Gennaro ma di certo non quella di lasciarlo in campo per l'intera durata della partita. L'attaccante campano, nella equilibrata piazza barlettana già tornato rapidissimamente da bomber a Margiotta bis, è sembrato non disporre affatto della benzina necessaria per tirare avanti non per 90 ma a malapena per 70 minuti, quando già appariva boccheggiante in campo. Non si tratta certo di una scusante per chi, consacratosi ufficialmente come flop ufficiale della stagione, è riuscito comunque a divorarsi 3 occasioni nitide da rete solo nel corso del primo tempo. Nell'economia del match non si può quindi negare che tale mossa tattica non abbia pesato negativamente.
Aspettando Schetter
Abbastanza inspiegabile anche la comparsa di Cerone, che appare ormai avulso da un conteso di squadra che, se fino a Gennaio lo ha visto protagonista, adesso sembra quasi patirne la sua presenza in campo. Il fantasista romano appare davvero troppo lento e compassato per un gioco, come quello del Barletta di oggi, che si serve di pochi ragionatori e di molta più rapidità rispetto a quella che era stata la gestione Cari. Motivo per il quale non è stata vista di buon occhio la sostituzione di Franchini proprio in un momento della gara in cui, con un gol da recuperare, tutto serviva tranne che inserire un calciatore che tende per natura a rallentare i ritmi e che invece tornerebbe molto più utile in fase di gestione del risultato. Intanto alla prima assenza per infortunio di Schetter il Barletta ha dovuto lasciar punti pesanti in casa. Si tratta probabilmente di una mera coincidenza ma intanto si spera che l'attaccante campano torni quanto prima a disposizione di una squadra che, con il suo modo di giocare, è fin troppo legata alle sgroppate e alle improvvise conclusioni dalla distanza dell'ex Cavese, che peraltro più di una volta sono valse preziosi punti in classifica.
Aut aut
Gli ultimi due atti della regular season 2011/12 ci dicono che in fondo le speranze non sono ancora tutte perse. Con uno scontro diretto e l'ultima partita in casa di una squadra che si spera già rassegnata ai playout, il Barletta ha l'obbligo di doverci provare. Due vittorie potrebbero valere il biglietto per i play-off, stando anche agli impegni non certo agevoli di Cremonese e Frosinone, prossimamente impegnate rispettivamente in casa di Latina e Feralpi Salò, compagini decisamente affamate di punti salvezza e che stanno attraversando un buon momento di forma. Ma, come anticipato, sarà necessario prima portare a casa 6 punti e poi sarà la volta dei calcoli di classifica. Adesso i biancorossi sono davvero di fronte all'ultimo aut aut per dare un senso a questa pazza stagione. Impensabile fino a un mese fa e in fin dei conti questo significa già qualcosa.
Marco Bruno
(twitter: ilmerk)
Scelte discutibili
A contribuire allo 0-1 dello scorso mercoledì ha influito non solo il divario tecnico che ovviamente intercorreva tra una squadra costruita per i playoff e una che i playoff probabilmente potrebbe giocarseli in tranquillità in serie B, ma anche le scelte discutibili adottate sin dall'inizio da parte dell'allenatore biancorosso. Proprio su queste pagine ci si era spesi positivamente sulla gestione Di Costanzo in occasione della fondamentale trasferta di Cremona. Così evidentemente non è stato nel match contro i liguri, nel quale – al di là delle prevedibili conclusioni dettate più dal senno di poi – poteva anche comprendersi la scelta di schierare dal primo minuto un galvanizzato Di Gennaro ma di certo non quella di lasciarlo in campo per l'intera durata della partita. L'attaccante campano, nella equilibrata piazza barlettana già tornato rapidissimamente da bomber a Margiotta bis, è sembrato non disporre affatto della benzina necessaria per tirare avanti non per 90 ma a malapena per 70 minuti, quando già appariva boccheggiante in campo. Non si tratta certo di una scusante per chi, consacratosi ufficialmente come flop ufficiale della stagione, è riuscito comunque a divorarsi 3 occasioni nitide da rete solo nel corso del primo tempo. Nell'economia del match non si può quindi negare che tale mossa tattica non abbia pesato negativamente.
Aspettando Schetter
Abbastanza inspiegabile anche la comparsa di Cerone, che appare ormai avulso da un conteso di squadra che, se fino a Gennaio lo ha visto protagonista, adesso sembra quasi patirne la sua presenza in campo. Il fantasista romano appare davvero troppo lento e compassato per un gioco, come quello del Barletta di oggi, che si serve di pochi ragionatori e di molta più rapidità rispetto a quella che era stata la gestione Cari. Motivo per il quale non è stata vista di buon occhio la sostituzione di Franchini proprio in un momento della gara in cui, con un gol da recuperare, tutto serviva tranne che inserire un calciatore che tende per natura a rallentare i ritmi e che invece tornerebbe molto più utile in fase di gestione del risultato. Intanto alla prima assenza per infortunio di Schetter il Barletta ha dovuto lasciar punti pesanti in casa. Si tratta probabilmente di una mera coincidenza ma intanto si spera che l'attaccante campano torni quanto prima a disposizione di una squadra che, con il suo modo di giocare, è fin troppo legata alle sgroppate e alle improvvise conclusioni dalla distanza dell'ex Cavese, che peraltro più di una volta sono valse preziosi punti in classifica.
Aut aut
Gli ultimi due atti della regular season 2011/12 ci dicono che in fondo le speranze non sono ancora tutte perse. Con uno scontro diretto e l'ultima partita in casa di una squadra che si spera già rassegnata ai playout, il Barletta ha l'obbligo di doverci provare. Due vittorie potrebbero valere il biglietto per i play-off, stando anche agli impegni non certo agevoli di Cremonese e Frosinone, prossimamente impegnate rispettivamente in casa di Latina e Feralpi Salò, compagini decisamente affamate di punti salvezza e che stanno attraversando un buon momento di forma. Ma, come anticipato, sarà necessario prima portare a casa 6 punti e poi sarà la volta dei calcoli di classifica. Adesso i biancorossi sono davvero di fronte all'ultimo aut aut per dare un senso a questa pazza stagione. Impensabile fino a un mese fa e in fin dei conti questo significa già qualcosa.
Marco Bruno
(twitter: ilmerk)