Calcio
Barletta Calcio, un punto e tanti rimpianti
A Cosenza termina 1-1: in rete Innocenti
Barletta - domenica 20 febbraio 2011
17.06
Al "San Vito" di Cosenza per 94 minuti va in onda il Barletta "lato B", quello che spesso vediamo nelle partite disputate dai biancorossi lontano dalle mura amiche: cinico, autoritario, ritmato. Peccato per il blackout al minuto 80, che conduce alla rete di Essabr dal dischetto a causa del maldestro intervento di Lucioni ai danni di S. Fiore (resta il dubbio: dentro o fuori area?). La divisione della posta sta meglio ai padroni di casa, incolori e colpiti nel morale dalla penalizzazione subita in settimana.
Le formazioni
I due tecnici confermano le formazioni previste alla vigilia, con l'eccezione di Bruno che conserva la maglia da titolare a discapito del rientrante Giammarco Frezza nel Barletta. Per il resto, mister Cari propone il consueto 4-2-3-1 con Gabrieli tra i pali, linea difensiva formata da Galeoto, Ischia, Lucioni e appunto Bruno; in mediana Zappacosta affianca Rajcic, con il tridente "fantasia" Simoncelli-Rana-Bellomo alle spalle del bomber Innocenti.
I calabresi confermano in toto l'undici che ha pareggiato all'"Arena Garibaldi" di Pisa. Davanti al giovane portiere De Luca, il trio Thackray-Cotroneo-Fernandez; in mediana Matteini e A. Fiore sono gli esterni, Aquilanti e Roselli i "portatori d'acqua" che coprono le spalle al capitano S. Fiore. Degano e Essabr compongono la coppia d'attacco. Ancora out Raffaele Biancolino, in rotta con le società calabrese.
Il primo tempo
Prime battute di studio, con molti duelli nella linea mediana. Il Barletta attacca bene sulla fascia destra, con l'asse Galeoto-Simoncelli, conquistando in pochi minuti due angoli consecutivi che non danno frutti. Il Cosenza si affida alla buona vena dei fratelli Fiore, con Stefano che cerca di imbeccare centralmente prima Degano e poi Essabr, trovando però le pronte uscite dell'estremo biancorosso Gabrieli.
Per vivere la prima "emozione" del match, bisogna attendere il minuto 14 quando Rajcic becca il consueto cartellino giallo domenicale: l'ammonizione arriva per un fallo su Fernandez sulla linea di centrocampo. Dopo i tre corner conquistati dai biancorossi, al 16' è il Cosenza a farsi vivo dalla bandierina con un cross tagliato di Stefano Fiore sul quale Gabrieli manca l'uscita: Lucioni libera nell'area piccola. Il Barletta agisce di rimessa e al 18' Galeoto, sugli esiti di una respinta sul corner calciato da Bellomo, ci prova dalla distanza: palla abbondantemente a lato della porta calabrese.
La partita è bloccata, con entrambe le formazioni che non hanno alcuna voglia di scoprirsi, effetto di una classifica deficitaria sia per i pugliesi che per i calabresi. Per sbloccarla servirebbe un lampo: al 21' lo cerca Bellomo, che batte di destro una punizione dal limite dell'area calabrese, ma la palla termina alta sulla traversa. Le squadre sono positive in fase di interdizione, con Roselli e Zappacosta sugli scudi, ma si dimostrano lente in fase di impostazione. La prima occasione degna di tal nome arriva al 27' per merito di Stefano Fiore, che sul secondo palo riceve un cross tagliato di Matteini da destra: il capitano calabrese calcia a botta sicura, ma una prodigiosa chiusura di Zappacosta in scivolata spedisce la palla in calcio d'angolo.
Pronta arriva la risposta del Barletta: al 30' ancora Simoncelli imbecca a destra Galeoto: sul cross basso del terzino biancorosso, Cotroneo rinvia sui piedi di Innocenti che ciabatta a lato da posizione invitante. Il Barletta avanza il baricentro e al 35' arriva lo squillo di Nicola Bellomo, che raccoglie la corta respinta della difesa sulla punizione calciata da Bruno da sinistra, e scarica nell'angolino basso a destra: De Luca si accartoccia e respinge, sul rimpallo interviene Bruno che controlla male e spedisce sul fondo. Al 40' ancora Bellomo inventa: parte da sinistra, salta Matteini e propone un assist per il taglio profondo di Simoncelli da destra, Fernandez in scivolata salva in corner. E' sempre l'undici di mister Cari ad avere il pallino del gioco, ma i biancorossi arrivano alla conclusione solo con tiri dalla distanza: al 44' è il turno di Bruno con un fendente da 30 metri che sibila alla destra di De Luca.
Dopo un minuto di recupero, Zivelli spedisce le due squadre negli spogliatoi al termine di una prima frazione opaca, più per demerito del Cosenza, poco attivo in fase di costruzione, mentre nella seconda metà del tempo il Barletta ha dimostrato di poter far male aumentando i ritmi.
Il secondo tempo
Schieramenti immutati alla ripresa delle ostilità: a cambiare è però l'atteggiamento del Cosenza, molto più propositivo con gli esterni Matteini e A. Fiore, e con il marocchino Essabr più reattivo in avanti. Al 49' è proprio Essabr a subire l'anticipo di Bruno su bel lancio di S. Fiore. Al 51' secondo "giallo" della giornata, all'indirizzo di Daniele Simoncelli, reo di un duro intervento in ritardo su Roselli. Due minuti dopo primo acuto di Daniele Degano, che fugge a Ischia a sinistra, entra in area e vede il suo mancino respinto in angolo da Gabrieli. Sul corner Bruno libera fuori sul secondo palo. Angolo da destra di Stefano Fiore, Essabr anticipa Ischia sul secondo palo, il suo stacco è intercettato da Innocenti sulla linea, la palla arriva a Thackray che calcia a botta sicuro, Galeoto respinge: petto o braccio? L'arbitro Zivelli lascia correre tra le proteste rossoblù.
La partita prende ritmo: il Barletta ci prova con la reattività di Rana, il Cosenza si affida al genio di S. Fiore e Essabr. Al 56' il numero 11 biancorosso arriva al tiro, con Thackray che fa da muro. Il gol è nell'aria, e al 58' il Barletta colpisce: punizione tagliata con il mancino da Bruno da destra, il bomber 37enne scatta sul filo del fuorigioco indisturbato, taglia verso destra, controlla e in girata fulmina De Luca sul primo palo. E' il vantaggio biancorosso. Mister De Rosa corre ai ripari con un cambio tattico: fuori una punta, Degano, dentro un terzino, Ungaro. Il neo-entrato prende la posizione di Matteini a destra con l'ex bomber del Rimini che va ad agire al fianco di Essabr. I rossoblù sembrano però subire gli effetti del vantaggio barlettano, proponendo attacchi sterili. Il tecnico calabrese così opta per il passaggio al 4-3-1-2 con Ungaro e Fernandez esterni bassi e S. Fiore dietro le due punte. Al 68' è Thackray a suonare la sveglia per i calabresi: il suo siluro dalla distanza colpisce in pieno Lucioni, che resta a terra. Di ben altra consistenza la sciabolata di Zappacosta al minuto 69: il tiro da 25 metri dell'ex-mediano del Pescara obbliga De Luca a volare per togliere la sfera dall'incrocio dei pali e deviare in corner.
Il Cosenza è pericoloso soprattutto su palla inattiva: al 71' su corner di S. Fiore da sinistra, prima Cotroneo poi A. Fiore ciccano la conclusione, la palla arriva a Roselli che vede il suo tiro ribattuto da Gabrieli a gioco fermo per una segnalazione di fuorigioco. Mister Cari corre ai ripari: subito dentro Cristian Agnelli per l'ammonito Simoncelli. Si passa così al 4-3-3. Dall'altra parte va fuori uno spento Aquilanti, rilevato da Evola, mezzala prelevata dal Novara a gennaio. Nervi tesi in campo, con Luigi Rana che rimedia un'ammonizione evitabile per aver allontanato il pallone dopo uno screzio con Ungaro.
Al 79' la svolta della partita: su un tiro senza pretese sferrato dal mancino di Fernandez verso l'area di rigore, interviene S. Fiore che controlla al limite dell'area e viene toccato alle spalle da Lucioni. Il capitano rossoblù stramazza al suolo e Zivelli assegna la massima punizione: a nulla valgono le proteste dai biancorossi, che reclamano un intervento accaduto fuori dall'area di rigore. Dal dischetto si presenta Essabr: destro a incrociare, Gabrieli intuisce ma non ci arriva. E' il pareggio del Cosenza: 1-1 e tutto da rifare. Immediata la mossa di mister Cari che spedisce sul terreno di gioco Giammarco Frezza: fuori un acciaccato Zappacosta, non cambia niente sul piano tattico. Proprio dall'asse mancino Frezza-Bruno al minuto 82 arriva un bel cross verso destra per Agnelli, che mette in mezzo dove Bellomo si gira in mezza rovesciata in un fazzoletto: palla alta di un soffio sulla traversa.
Il Barletta non ci sta, e cerca i tre punti: al minuto 85 ci prova Lucioni di testa: il centrale di Terni anticipa tutti sul primo palo su angolo da destra di Bellomo, ma la sua inzuccata termina alta di poco. Cari tenta il tutto per tutto e chiama fuori dal campo uno stanco Innocenti: lo rileva Infantino, al rientro dopo un mese di assenza forzata per i 2 turni di squalifica rimediati a seguito del "rosso" rimediato contro la Juve Stabia. Come in una partita di scacchi, prontamente risponde De Rosa che inserisce il ficcante esterno Giacomini al posto di uno stremato e applauditissimo Stefano Fiore. E' proprio l'ultimo entrato a proporre l'ultima iniziativa di marca calabrese al minuto 89, con un sinistro da 20 metri che conclude la sua corsa alto sulla traversa.
Zivelli assegna quattro minuti di recupero: al 91' occasione clamorosa per Infantino, che raccoglie la spizzata di Rana, scatta sul filo dell'off-side e solo davanti a De Luca calcia in maniera inguardabile, spedendo a lato di diversi metri. Un errore inspiegabile quello del bomber di Tolve, che sciupa la migliore palla-gol capitata al Barletta nella gara e spreca l'occasione per dare una svolta alla sua stagione. La partita termina sul risultato di 1 a 1: un punto che sta stretto ai ragazzi di mister Cari, che hanno dominato il match per larghi tratti. L'unico sorriso lo regala la classifica, che vede tutte le dirette concorrenti per la salvezza perdere, ad eccezione di Gela e Foligno, che hanno diviso la posta. Domenica prossima l'appuntamento è al "Puttilli" contro il Siracusa, un avversario lanciato verso la zona playoff: servirà il Barletta "lato B" per conquistare la posta in palio.
Le formazioni
I due tecnici confermano le formazioni previste alla vigilia, con l'eccezione di Bruno che conserva la maglia da titolare a discapito del rientrante Giammarco Frezza nel Barletta. Per il resto, mister Cari propone il consueto 4-2-3-1 con Gabrieli tra i pali, linea difensiva formata da Galeoto, Ischia, Lucioni e appunto Bruno; in mediana Zappacosta affianca Rajcic, con il tridente "fantasia" Simoncelli-Rana-Bellomo alle spalle del bomber Innocenti.
I calabresi confermano in toto l'undici che ha pareggiato all'"Arena Garibaldi" di Pisa. Davanti al giovane portiere De Luca, il trio Thackray-Cotroneo-Fernandez; in mediana Matteini e A. Fiore sono gli esterni, Aquilanti e Roselli i "portatori d'acqua" che coprono le spalle al capitano S. Fiore. Degano e Essabr compongono la coppia d'attacco. Ancora out Raffaele Biancolino, in rotta con le società calabrese.
Il primo tempo
Prime battute di studio, con molti duelli nella linea mediana. Il Barletta attacca bene sulla fascia destra, con l'asse Galeoto-Simoncelli, conquistando in pochi minuti due angoli consecutivi che non danno frutti. Il Cosenza si affida alla buona vena dei fratelli Fiore, con Stefano che cerca di imbeccare centralmente prima Degano e poi Essabr, trovando però le pronte uscite dell'estremo biancorosso Gabrieli.
Per vivere la prima "emozione" del match, bisogna attendere il minuto 14 quando Rajcic becca il consueto cartellino giallo domenicale: l'ammonizione arriva per un fallo su Fernandez sulla linea di centrocampo. Dopo i tre corner conquistati dai biancorossi, al 16' è il Cosenza a farsi vivo dalla bandierina con un cross tagliato di Stefano Fiore sul quale Gabrieli manca l'uscita: Lucioni libera nell'area piccola. Il Barletta agisce di rimessa e al 18' Galeoto, sugli esiti di una respinta sul corner calciato da Bellomo, ci prova dalla distanza: palla abbondantemente a lato della porta calabrese.
La partita è bloccata, con entrambe le formazioni che non hanno alcuna voglia di scoprirsi, effetto di una classifica deficitaria sia per i pugliesi che per i calabresi. Per sbloccarla servirebbe un lampo: al 21' lo cerca Bellomo, che batte di destro una punizione dal limite dell'area calabrese, ma la palla termina alta sulla traversa. Le squadre sono positive in fase di interdizione, con Roselli e Zappacosta sugli scudi, ma si dimostrano lente in fase di impostazione. La prima occasione degna di tal nome arriva al 27' per merito di Stefano Fiore, che sul secondo palo riceve un cross tagliato di Matteini da destra: il capitano calabrese calcia a botta sicura, ma una prodigiosa chiusura di Zappacosta in scivolata spedisce la palla in calcio d'angolo.
Pronta arriva la risposta del Barletta: al 30' ancora Simoncelli imbecca a destra Galeoto: sul cross basso del terzino biancorosso, Cotroneo rinvia sui piedi di Innocenti che ciabatta a lato da posizione invitante. Il Barletta avanza il baricentro e al 35' arriva lo squillo di Nicola Bellomo, che raccoglie la corta respinta della difesa sulla punizione calciata da Bruno da sinistra, e scarica nell'angolino basso a destra: De Luca si accartoccia e respinge, sul rimpallo interviene Bruno che controlla male e spedisce sul fondo. Al 40' ancora Bellomo inventa: parte da sinistra, salta Matteini e propone un assist per il taglio profondo di Simoncelli da destra, Fernandez in scivolata salva in corner. E' sempre l'undici di mister Cari ad avere il pallino del gioco, ma i biancorossi arrivano alla conclusione solo con tiri dalla distanza: al 44' è il turno di Bruno con un fendente da 30 metri che sibila alla destra di De Luca.
Dopo un minuto di recupero, Zivelli spedisce le due squadre negli spogliatoi al termine di una prima frazione opaca, più per demerito del Cosenza, poco attivo in fase di costruzione, mentre nella seconda metà del tempo il Barletta ha dimostrato di poter far male aumentando i ritmi.
Il secondo tempo
Schieramenti immutati alla ripresa delle ostilità: a cambiare è però l'atteggiamento del Cosenza, molto più propositivo con gli esterni Matteini e A. Fiore, e con il marocchino Essabr più reattivo in avanti. Al 49' è proprio Essabr a subire l'anticipo di Bruno su bel lancio di S. Fiore. Al 51' secondo "giallo" della giornata, all'indirizzo di Daniele Simoncelli, reo di un duro intervento in ritardo su Roselli. Due minuti dopo primo acuto di Daniele Degano, che fugge a Ischia a sinistra, entra in area e vede il suo mancino respinto in angolo da Gabrieli. Sul corner Bruno libera fuori sul secondo palo. Angolo da destra di Stefano Fiore, Essabr anticipa Ischia sul secondo palo, il suo stacco è intercettato da Innocenti sulla linea, la palla arriva a Thackray che calcia a botta sicuro, Galeoto respinge: petto o braccio? L'arbitro Zivelli lascia correre tra le proteste rossoblù.
La partita prende ritmo: il Barletta ci prova con la reattività di Rana, il Cosenza si affida al genio di S. Fiore e Essabr. Al 56' il numero 11 biancorosso arriva al tiro, con Thackray che fa da muro. Il gol è nell'aria, e al 58' il Barletta colpisce: punizione tagliata con il mancino da Bruno da destra, il bomber 37enne scatta sul filo del fuorigioco indisturbato, taglia verso destra, controlla e in girata fulmina De Luca sul primo palo. E' il vantaggio biancorosso. Mister De Rosa corre ai ripari con un cambio tattico: fuori una punta, Degano, dentro un terzino, Ungaro. Il neo-entrato prende la posizione di Matteini a destra con l'ex bomber del Rimini che va ad agire al fianco di Essabr. I rossoblù sembrano però subire gli effetti del vantaggio barlettano, proponendo attacchi sterili. Il tecnico calabrese così opta per il passaggio al 4-3-1-2 con Ungaro e Fernandez esterni bassi e S. Fiore dietro le due punte. Al 68' è Thackray a suonare la sveglia per i calabresi: il suo siluro dalla distanza colpisce in pieno Lucioni, che resta a terra. Di ben altra consistenza la sciabolata di Zappacosta al minuto 69: il tiro da 25 metri dell'ex-mediano del Pescara obbliga De Luca a volare per togliere la sfera dall'incrocio dei pali e deviare in corner.
Il Cosenza è pericoloso soprattutto su palla inattiva: al 71' su corner di S. Fiore da sinistra, prima Cotroneo poi A. Fiore ciccano la conclusione, la palla arriva a Roselli che vede il suo tiro ribattuto da Gabrieli a gioco fermo per una segnalazione di fuorigioco. Mister Cari corre ai ripari: subito dentro Cristian Agnelli per l'ammonito Simoncelli. Si passa così al 4-3-3. Dall'altra parte va fuori uno spento Aquilanti, rilevato da Evola, mezzala prelevata dal Novara a gennaio. Nervi tesi in campo, con Luigi Rana che rimedia un'ammonizione evitabile per aver allontanato il pallone dopo uno screzio con Ungaro.
Al 79' la svolta della partita: su un tiro senza pretese sferrato dal mancino di Fernandez verso l'area di rigore, interviene S. Fiore che controlla al limite dell'area e viene toccato alle spalle da Lucioni. Il capitano rossoblù stramazza al suolo e Zivelli assegna la massima punizione: a nulla valgono le proteste dai biancorossi, che reclamano un intervento accaduto fuori dall'area di rigore. Dal dischetto si presenta Essabr: destro a incrociare, Gabrieli intuisce ma non ci arriva. E' il pareggio del Cosenza: 1-1 e tutto da rifare. Immediata la mossa di mister Cari che spedisce sul terreno di gioco Giammarco Frezza: fuori un acciaccato Zappacosta, non cambia niente sul piano tattico. Proprio dall'asse mancino Frezza-Bruno al minuto 82 arriva un bel cross verso destra per Agnelli, che mette in mezzo dove Bellomo si gira in mezza rovesciata in un fazzoletto: palla alta di un soffio sulla traversa.
Il Barletta non ci sta, e cerca i tre punti: al minuto 85 ci prova Lucioni di testa: il centrale di Terni anticipa tutti sul primo palo su angolo da destra di Bellomo, ma la sua inzuccata termina alta di poco. Cari tenta il tutto per tutto e chiama fuori dal campo uno stanco Innocenti: lo rileva Infantino, al rientro dopo un mese di assenza forzata per i 2 turni di squalifica rimediati a seguito del "rosso" rimediato contro la Juve Stabia. Come in una partita di scacchi, prontamente risponde De Rosa che inserisce il ficcante esterno Giacomini al posto di uno stremato e applauditissimo Stefano Fiore. E' proprio l'ultimo entrato a proporre l'ultima iniziativa di marca calabrese al minuto 89, con un sinistro da 20 metri che conclude la sua corsa alto sulla traversa.
Zivelli assegna quattro minuti di recupero: al 91' occasione clamorosa per Infantino, che raccoglie la spizzata di Rana, scatta sul filo dell'off-side e solo davanti a De Luca calcia in maniera inguardabile, spedendo a lato di diversi metri. Un errore inspiegabile quello del bomber di Tolve, che sciupa la migliore palla-gol capitata al Barletta nella gara e spreca l'occasione per dare una svolta alla sua stagione. La partita termina sul risultato di 1 a 1: un punto che sta stretto ai ragazzi di mister Cari, che hanno dominato il match per larghi tratti. L'unico sorriso lo regala la classifica, che vede tutte le dirette concorrenti per la salvezza perdere, ad eccezione di Gela e Foligno, che hanno diviso la posta. Domenica prossima l'appuntamento è al "Puttilli" contro il Siracusa, un avversario lanciato verso la zona playoff: servirà il Barletta "lato B" per conquistare la posta in palio.