
Basket
Andrea Chiriatti: «L'esperienza di Mola mi è servita per crescere»
L’ala nativa di Grottaglie si racconta ai nostri microfoni
Barletta - giovedì 23 luglio 2015
1.57
Nato a Grottaglie il 2 marzo 1993, Andrea Chiriatti è stato con Gianluca Serino uno dei migliori prodotti del settore giovanile barlettano. Nonostante la sua giovane età, l'ala cresciuta cestisticamente parlando all'ombra di Eraclio vanta una buona esperienza nei campionati di caratura nazionale. Non a caso dopo quattro anni con la maglia dell'Ambrosia Bisceglie, è passato durante la scorsa finestra estiva del basket-mercato alla New Basket Mola, squadra che ha raggiunto una salvezza tranquilla in Serie B. L'impatto con la società barese è stato più che positivo: 31.53 minuti giocati e una media punti di 11.6, oltre ai 5.9 rimbalzi. Fra presente e futuro, Chiriatti ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa.
Andrea, un bilancio della tua stagione a Mola?
«Sono soddisfatto di questa esperienza a Mola. Mi ha permesso di crescere in primis a livello umano e successivamente anche come giocatore. Nel complesso un bilancio più che positivo».
Ci sono già i contatti per una nuova avventura o credi di restare ancora in terra barese?
«Ho salutato Bisceglie lo scorso anno con un arrivederci e potrebbe concretizzarsi il mio ritorno. Mi riavvicinerei alla società con tanto entusiasmo e voglia di vincere. Vedremo».
Come ti stai preparando per la prossima stagione?
«L'estate è il periodo in cui i giocatori migliorano e colmano le loro lacune. Sto lavorando molto sul mio tiro e sui miei punti deboli».
Numeri alla mano è stata una annata più che positiva per quel che ti riguarda. Dove credi di essere migliorato rispetto al recente passato?
«Obiettivamente è stata una stagione positiva dal punto di vista personale: avevo molte responsabilità ed ho accumulato tanti minuti in campo. Adesso ho acquisito fiducia nei miei mezzi e voglio migliorarmi sempre di più senza pormi alcun limite».
Hai giocato e fatto bene in più partite. Ce n'è una in particolare che ricordi?
«Ci sono stati due episodi in particolare: il primo si riferisce al mio ritorno al "PalaDolmen" da ex, non ho mai provato una sensazione del genere. Abbiamo perso quella partita e non è di certo un buon ricordo, ma ricordo la tensione prima della gara. L'altro episodio è capitato in una vittoria interna contro Monteroni in campionato, dove per la prima volta nella mia vita in serie B non sono mai uscito dal campo. Piccole soddisfazioni che fanno capire che c'è qualcuno che crede in te».
Andrea, un bilancio della tua stagione a Mola?
«Sono soddisfatto di questa esperienza a Mola. Mi ha permesso di crescere in primis a livello umano e successivamente anche come giocatore. Nel complesso un bilancio più che positivo».
Ci sono già i contatti per una nuova avventura o credi di restare ancora in terra barese?
«Ho salutato Bisceglie lo scorso anno con un arrivederci e potrebbe concretizzarsi il mio ritorno. Mi riavvicinerei alla società con tanto entusiasmo e voglia di vincere. Vedremo».
Come ti stai preparando per la prossima stagione?
«L'estate è il periodo in cui i giocatori migliorano e colmano le loro lacune. Sto lavorando molto sul mio tiro e sui miei punti deboli».
Numeri alla mano è stata una annata più che positiva per quel che ti riguarda. Dove credi di essere migliorato rispetto al recente passato?
«Obiettivamente è stata una stagione positiva dal punto di vista personale: avevo molte responsabilità ed ho accumulato tanti minuti in campo. Adesso ho acquisito fiducia nei miei mezzi e voglio migliorarmi sempre di più senza pormi alcun limite».
Hai giocato e fatto bene in più partite. Ce n'è una in particolare che ricordi?
«Ci sono stati due episodi in particolare: il primo si riferisce al mio ritorno al "PalaDolmen" da ex, non ho mai provato una sensazione del genere. Abbiamo perso quella partita e non è di certo un buon ricordo, ma ricordo la tensione prima della gara. L'altro episodio è capitato in una vittoria interna contro Monteroni in campionato, dove per la prima volta nella mia vita in serie B non sono mai uscito dal campo. Piccole soddisfazioni che fanno capire che c'è qualcuno che crede in te».
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