Cara Barletta ti scrivo
Estate in Puglia 2021: tra VIP ipercelebrati e prezzi alle stelle per i comuni mortali
Una lettera di commiato all'estate che si conclude, tra incoerenze e promesse
domenica 5 settembre 2021
Un'altra estate volge inesorabilmente al termine. Un'altra stagione turistica va in archivio con la Puglia più che mai protagonista di un vero e proprio boom di presenze di turisti venuti a godersi le straordinarie bellezze della nostra regione.
Ma soprattutto, come da qualche anno a questa parte, tanti, tanti VIP hanno scelto la Puglia per le loro vacanze più o meno dorate tra gli immancabili (e un pò ruffiani) squilli di tromba di molta stampa locale, come ad esempio è stato il caso di Madonna, il cui "Bella ciao" cantato in quel di Ostuni se non è passata per la notizia dell'estate poco ci manca. Che dire, tutto molto bello. Tutto meravigliosamente bello per la nostra regione. Già, ma i turisti comuni? In quanti in tempi di crisi economica da Covid si sono potuti permettere, ad esempio, un bagno nelle meravigliose acque del Salento o del Gargano? E i pugliesi? In quanti, vivendo in una regione che, nonostante il boom turistico, da anni (fonte Sole 24 Ore) fa registrare indicatori economici tutt'altro che incoraggianti, possono godersi (residenti a parte) meraviglie quali Otranto, Gallipoli, Porto Cesareo, Santa Maria di Leuca ecc.?
Già perché da qualche anno alla prepotente ascesa della Puglia quale meta turistica d'eccellenza corrisponde una più che proporzionale crescita delle tariffe. Intendiamoci, un aumento dei prezzi in tempi di forte crescita della domanda era e resta il principio base di qualsivoglia dottrina economica. Tuttavia non riteniamo sia eresia definire un tantino esagerato il passaggio dal milione di lire, o poco più, con il quale nel 2000 in Salento ci si faceva una settimana di vacanza, ai 500 euro coi quali nel 2021 a stento ci si fa un week-end. Naturalmente quando hotel, B&B o camping accettano soggiorni brevi, s'intende.
E poi vi è il tema della qualità dei servizi offerti che, precisiamo, in gran parte sono più che buoni, anche se non mancano recensioni a tal proposito che se non manifestano piena delusione da parte dei visitatori, certamente lasciano trapelare sempre più frequenti "credevo meglio". Le ragioni più o meno sempre le stesse: i prezzi e talvolta una certa scortesia e insofferenza da parte del personale delle strutture nei confronti dei "turisti normali", molte volte provenienti dalla nostra regione stessa, per quello che è Il paradosso del turismo in Puglia per tutti, tranne che per tanti pugliesi.
Un paradosso fatto anche di recensioni e segnalazioni (non solo da parte di turisti pugliesi) che magari oggi, in tempi di presenze nella nostra regione di cantanti, attori e calciatori, lascia il tempo che trova, ma che a lungo andare potrebbe essere non certo salutare per i nostri territori. Già perché il VIP che oggi viene in vacanza in Puglia, in molti casi è esattamente come il VIP che ieri andava in vacanza in Sardegna: ora c'è, domani chissà. Perché il rischio è quello di aver trasformato il turismo in Puglia in una moda se non per pochi non certo per tutti, ma le mode prima o poi passano, a prescindere dal mare di Otranto, Vieste e Gallipoli che è lì dapprima della comparsa sulla terra dell'homo erectus, e a prescindere dalle masserie e dalle splendide cattedrali romaniche che sono lì da qualche secolo.
E quando la moda dei VIP in Puglia sarà passata (da pugliesi ci auguriamo mai, naturalmente) sarà un po' difficile praticare certi prezzi, o magari costringere chi paga un ombrellone 40 o 50 euro a spenderne come minimo altrettanti per il pranzo, visto il divieto di introdurre cibo da fuori che oggi viene praticato in molti lidi delle località balneari più gettonate.
In conclusione, amministratori e cronisti hanno tutto il sacrosanto diritto di celebrare il personaggio famoso di turno venuto in vacanza in Puglia. Ci piacerebbe tuttavia che ai peana per le Madonne canterine (intese come Louise Maria Veronica Ciccone) in visita nel Salento venga abbinata una maggiore attenzione per un turismo made in Puglia un po' più inclusivo di quanto lo è oggi.
Ma soprattutto, come da qualche anno a questa parte, tanti, tanti VIP hanno scelto la Puglia per le loro vacanze più o meno dorate tra gli immancabili (e un pò ruffiani) squilli di tromba di molta stampa locale, come ad esempio è stato il caso di Madonna, il cui "Bella ciao" cantato in quel di Ostuni se non è passata per la notizia dell'estate poco ci manca. Che dire, tutto molto bello. Tutto meravigliosamente bello per la nostra regione. Già, ma i turisti comuni? In quanti in tempi di crisi economica da Covid si sono potuti permettere, ad esempio, un bagno nelle meravigliose acque del Salento o del Gargano? E i pugliesi? In quanti, vivendo in una regione che, nonostante il boom turistico, da anni (fonte Sole 24 Ore) fa registrare indicatori economici tutt'altro che incoraggianti, possono godersi (residenti a parte) meraviglie quali Otranto, Gallipoli, Porto Cesareo, Santa Maria di Leuca ecc.?
Già perché da qualche anno alla prepotente ascesa della Puglia quale meta turistica d'eccellenza corrisponde una più che proporzionale crescita delle tariffe. Intendiamoci, un aumento dei prezzi in tempi di forte crescita della domanda era e resta il principio base di qualsivoglia dottrina economica. Tuttavia non riteniamo sia eresia definire un tantino esagerato il passaggio dal milione di lire, o poco più, con il quale nel 2000 in Salento ci si faceva una settimana di vacanza, ai 500 euro coi quali nel 2021 a stento ci si fa un week-end. Naturalmente quando hotel, B&B o camping accettano soggiorni brevi, s'intende.
E poi vi è il tema della qualità dei servizi offerti che, precisiamo, in gran parte sono più che buoni, anche se non mancano recensioni a tal proposito che se non manifestano piena delusione da parte dei visitatori, certamente lasciano trapelare sempre più frequenti "credevo meglio". Le ragioni più o meno sempre le stesse: i prezzi e talvolta una certa scortesia e insofferenza da parte del personale delle strutture nei confronti dei "turisti normali", molte volte provenienti dalla nostra regione stessa, per quello che è Il paradosso del turismo in Puglia per tutti, tranne che per tanti pugliesi.
Un paradosso fatto anche di recensioni e segnalazioni (non solo da parte di turisti pugliesi) che magari oggi, in tempi di presenze nella nostra regione di cantanti, attori e calciatori, lascia il tempo che trova, ma che a lungo andare potrebbe essere non certo salutare per i nostri territori. Già perché il VIP che oggi viene in vacanza in Puglia, in molti casi è esattamente come il VIP che ieri andava in vacanza in Sardegna: ora c'è, domani chissà. Perché il rischio è quello di aver trasformato il turismo in Puglia in una moda se non per pochi non certo per tutti, ma le mode prima o poi passano, a prescindere dal mare di Otranto, Vieste e Gallipoli che è lì dapprima della comparsa sulla terra dell'homo erectus, e a prescindere dalle masserie e dalle splendide cattedrali romaniche che sono lì da qualche secolo.
E quando la moda dei VIP in Puglia sarà passata (da pugliesi ci auguriamo mai, naturalmente) sarà un po' difficile praticare certi prezzi, o magari costringere chi paga un ombrellone 40 o 50 euro a spenderne come minimo altrettanti per il pranzo, visto il divieto di introdurre cibo da fuori che oggi viene praticato in molti lidi delle località balneari più gettonate.
In conclusione, amministratori e cronisti hanno tutto il sacrosanto diritto di celebrare il personaggio famoso di turno venuto in vacanza in Puglia. Ci piacerebbe tuttavia che ai peana per le Madonne canterine (intese come Louise Maria Veronica Ciccone) in visita nel Salento venga abbinata una maggiore attenzione per un turismo made in Puglia un po' più inclusivo di quanto lo è oggi.