Barletta si prepara alla festa dei Santi Patroni. <span>Foto Ida Vinella</span>
Barletta si prepara alla festa dei Santi Patroni. Foto Ida Vinella
Cara Barletta ti scrivo

Cara Barletta... «città bellissima, ma dobbiamo averne cura»

La lettera di una giovane barlettana

«Gentilissimi, sono una giovane barlettana studentessa del Politecnico di Torino. Amo Barletta e un giorno ci ritornerò. Sicuro.

Ho fatto un giro in Puglia con miei compagni di corso e ho fatto fare loro tappa a Barletta.

Incredibile come hanno apprezzato la nostra città e come stupiti vi passeggiavano vi ammiravano ogni cm, chiesa, palazzi storici e si "perdevano" tra vicoli di storia, arte e cultura.

Ma voglio dirvi delle cose che hanno (abbiamo visto che da qualche anno vivo fuori) notato. L'occhio esterno che può fare davvero del bene.

- nel tour Puglia, hanno ampiamente apprezzato il nostro centro storico. Però quei lampioni "ancora" con le lampade vetuste arancioni che fanno pochissima luce sono una nota stonata. Sinceramente oltre a emettere poca luce, non esaltano la bellezza del nostro borgo in pietra bianca. Tutti sono passati alla tecnologia a led chiara (anche i borghi noi vicini) che tra l'altro consuma meno e illuminano di più. Esempio: teatro non illuminato, Piazza caduti, luogo dell'eccidio nazista che è valsa la medaglia d'oro a Barletta, scarsamente illuminata, perimetro esterno del castello non illuminato etc. Alcuni colleghi di corso sono proprio del campo dell'illuminotecnica e hanno storto un po' il naso nel vedere "ancora" queste luci fuori tempo o con cromaticità di colori diversi: la Cattedrale o il Sepolcro con luci chiare, giuste, i lampioni con le "vecchie" lampade arancioni.

- La litoranea di levante sembra un set di film horror: pali della luce storti, punti luce saltati e rotti, alcuni spenti da sempre. Orrende e retrò le tavolate serali lungo le litoranee.

- Siamo sporcaccioni. Tanto. Non teniamo al decoro urbano (che credo in molti ignorano totalmente) Abbiamo bisogno, come Pinocchio del carabiniere dietro di noi per farci fare i buoni. Il ritornello che veniva detto quando si faceva notare questa cosa era "il sindaco..." Ma cosa c'entra con la coppetta lasciata alla base di Eraclio, con le tante cicche di sigarette gettate per terra o i marciapiedi sporchi e maleodoranti di urina?

- Siamo molto maleducati e prepotenti, soprattutto se alla guida di qualche mezzo a due o a quattro ruote.

L'analisi però della quattro giorni a Barletta da parte dei miei amici è la seguente: una città bellissima con un grande potenziale, che se sfruttato tutto dalla storia, ai monumenti, dal mare alla vivacità della città, davvero sarebbe tra le città più visitate non solo della bella Puglia, ma che va un attimo rivista e curata da parte di tutti: l'amministrazione per il decoro urbano e i cittadini per il mantenimento dello stesso decoro.

Abbiate cura della nostra città perché di turismo si vive. Ognuno faccia la propria parte.

Perché Barletta je bell assè. E questo l'ho insegnato anche ai miei amici settentrionali».

L. D.
  • Decoro cittadino
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