La città
Via dei Muratori, strada fantasma ostaggio degli uomini e della Natura
Solo legalità per l'imprenditore Aldo Musti, una lotta lucida e puntuale
Barletta - domenica 29 giugno 2014
Una lingua d'asfalto che termina nel nulla. Una savana impenetrabile di piante infestanti alte quasi due metri, all'interno della quale trova rifugio ogni sorta di insetti e roditori, ricettacolo di rifiuti vari». Non si arrende l'imprenditore Aldo Musti e probabilmente dovremmo dar gran merito alla sua personale ma condivisbilissima lotta per la legalità, "senza se e senza ma" con un'analisi ancora una volta precisa e lucida. «Non si tratta della desolante periferia di qualche sperduta area del Terzo Mondo. Questa è via dei Muratori, Barletta, Italia, Europa, 2014.
Le fotografie ledono l'immagine della città? I fatti sono testardi. Dopo la sparizione della strada dalle tavole del PRG, dopo la scomparsa delle stesse tavole, si assiste ora all'eclisse della strada stessa, inghiottita dalla natura. Del resto, come è noto, il cuore non duole se l'occhio non vede.
Dell'ultimazione della strada non si parla più. Dei vari progetti pronti per l'approvazione, buio. Per la volturazione delle particelle di proprietà comunale, a distanza di alcuni decenni dal passaggio di proprietà, si attendono illuminanti pareri giuridici. Per la pulizia dell'area (tuttora sequestrata dopo le scorribande di un concittadino) si attende l'assenso della Procura, che in realtà l'ha già dato da anni, e che ovviamente nessuno sollecita. Neppure si chiede il dissequestro dell'area: non sia mai, sta così bene, non da fastidio a nessuno.
P.S.: c'è un'ordinanza sindacale (n. 277019 del 2014) che obbliga tutti a pulire le aree incolte da piante infestanti per prevenire incendi e problemi igienici. Vale anche per il Comune e le sue aree?»
Le fotografie ledono l'immagine della città? I fatti sono testardi. Dopo la sparizione della strada dalle tavole del PRG, dopo la scomparsa delle stesse tavole, si assiste ora all'eclisse della strada stessa, inghiottita dalla natura. Del resto, come è noto, il cuore non duole se l'occhio non vede.
Dell'ultimazione della strada non si parla più. Dei vari progetti pronti per l'approvazione, buio. Per la volturazione delle particelle di proprietà comunale, a distanza di alcuni decenni dal passaggio di proprietà, si attendono illuminanti pareri giuridici. Per la pulizia dell'area (tuttora sequestrata dopo le scorribande di un concittadino) si attende l'assenso della Procura, che in realtà l'ha già dato da anni, e che ovviamente nessuno sollecita. Neppure si chiede il dissequestro dell'area: non sia mai, sta così bene, non da fastidio a nessuno.
P.S.: c'è un'ordinanza sindacale (n. 277019 del 2014) che obbliga tutti a pulire le aree incolte da piante infestanti per prevenire incendi e problemi igienici. Vale anche per il Comune e le sue aree?»