«Vi scrivo dopo quindici giorni di combattimento»
Salvatore Prascina, il tenente barlettano nella battaglia di Berat
Berat (fronte greco - albanese) 25 novembre 1940:
Il 21 novembre, il tenente Prascina, al comando di un plotone di mitraglieri, incaricato di difendere col proprio reparto un tratto della prima linea, resiste a ripetuti attacchi avversari. Questa azione gli valse la Croce di guerra. Il 12 dicembre, al comando di un plotone, riconquista una posizione avversaria strategica, che gli vale la Medaglia d'Argento. Durante il combattimento viene ferito ad una gamba. Il 24 dicembre scrive da un ospedale da campo, dove è ricoverato. "Sto bene, state tranquilli, fuori pioggia a dirotto, in montagna nevica e c'è una tormenta. Mentre si attende la nascita del Bambino, giunge l'autoambulanza, altri nostri fratelli reduci dalla battaglia…Natale di guerra! Dura e triste realtà "."Vi scrivo dopo 15 giorni di combattimento in prima linea: aver conservato la vita è una vera fortuna contro gente che per ora è maggiore in forza. La situazione cambierà quanto prima. Sento di essere sotto la protezione divina. Sono angosciato di non potervi raccontare gli atti di valore compiuti dai fanti del 140 Rtg: sono stati sfortunati, perché , per ora, la nostra situazione è inferiore nei confronti del nemico numeroso e agguerrito".
Il 27 dicembre, il tenente Prascina è dimesso dall'ospedale. Alla fine di gennaio 1941 una controffensiva italiana dalla zona di Tepeleni verso Klisura, riuscì a sbarrare la strada di Berat alle divisioni elleniche. Il 22 gennaio, viene affidata al tenente Prascina la missione di stabilire i collegamenti fra i vari reparti. Al comando di un plotone privo di ufficiale, si porta al contrattacco, ma è crivellato da una scarica di mitragliatrice. Salvatore Prascina aveva 26 anni e fu decorato con la Medaglia d'Argento al Valore militare alla Memoria.
Per onorare la memoria, la sezione locale della Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti in guerra, fece murare una lapide sulla casa natale di Salvatore Prascina, in via Geremia di Scanno 74. Il comune di Barletta gli ha dedicato l'omonima via.
A seguire, pubblichiamo gli elenchi dei soldati barlettani decorati al valore militare e gli elenchi dei soldati barlettani caduti, dispersi e deceduti per malattia durante la seconda guerra mondiale.