Politica
Verso le comunali 2022, Cannito attacca, le coalizioni si delineano
Il comizio dell’ex sindaco anticipa possibili alleanze, ancora tutte da decifrare
Barletta - lunedì 29 novembre 2021
10.55
Che il primo comizio dell'ex sindaco Mino Cannito tenutosi presso i Giardini De Nittis avrebbe fatto rumore era fin troppo facile prevederlo. Inevitabili sono state le reazioni, a partire da quelle degli esponenti PD fino a quella molto dura dell'ex consigliere di Coalizione Civica Carmine Doronzo, il quale, via social, ha invitato l'ex primo cittadino a un pubblico confronto.
Che Mino Cannito possa di fatti essere il candidato sindaco in pectore del centro destra per le comunali 2022 è ormai il segreto di Pulcinella. L'ex primario del Pronto Soccorso e i suoi alleati proseguiranno con ogni probabilità con l'esperimento delle liste civiche, allo scopo di ripartire con quel progetto, a detta di Cannito stesso, "bruscamente interrotto per interessi personali".
La ricandidatura di Cannito alla guida della città pare essere al momento l'unico punto fermo di una campagna elettorale che si annuncia quanto mai infuocata.
Le certezze però finiscono qui, anche per lo stesso Cannito che pare essere giunto a un bivio cruciale della sua vita politica. Egli dal palco ha una volta ancora rivendicato con orgoglio il suo essere socialista e antifascista (che ne pensano a destra di tutto questo?) e di essere tutt'ora iscritto al Partito Socialista. Già, ma come la mettiamo con la scelta netta ed inequivocabile di aderire al centro-sinistra annunciata in diretta televisiva da altri importanti membri del PSI barlettano?
E a proposito di centro-sinistra, come si muoverà Coalizione Civica? Rivendicherà con orgoglio la propria autonomia come nell'ultima campagna elettorale, oppure si turerà il naso dinanzi all'allargamento del centro sinistra a quelli di Cantiere Barletta? E come possiamo interpretare il silenzio piuttosto rumoroso del Movimento 5 Stelle alle intemerate di Cannito? Semplice prudenza mista a indifferenza, oppure concreta possibilità di vedere anche a Barletta l'alleanza giallorossa già presente in Consiglio Regionale, con buona pace di Antonella Laricchia?
E poi c'è Italia Viva, che allo stato attuale sembra non avere il peso dirompente in termini di voti che può avere ad esempio Cantiere Barletta, ma il cui apporto, in un senso o nell'altro, potrebbe essere niente affatto trascurabile. Non solo, ma un'eventuale adesione di Italia Viva alla coalizione che sosterrà Cannito, potrebbe aprire scenari interessanti e del tutto inesplorati che potrebbero andare ben oltre la politica barlettana.
Che Mino Cannito possa di fatti essere il candidato sindaco in pectore del centro destra per le comunali 2022 è ormai il segreto di Pulcinella. L'ex primario del Pronto Soccorso e i suoi alleati proseguiranno con ogni probabilità con l'esperimento delle liste civiche, allo scopo di ripartire con quel progetto, a detta di Cannito stesso, "bruscamente interrotto per interessi personali".
La ricandidatura di Cannito alla guida della città pare essere al momento l'unico punto fermo di una campagna elettorale che si annuncia quanto mai infuocata.
Le certezze però finiscono qui, anche per lo stesso Cannito che pare essere giunto a un bivio cruciale della sua vita politica. Egli dal palco ha una volta ancora rivendicato con orgoglio il suo essere socialista e antifascista (che ne pensano a destra di tutto questo?) e di essere tutt'ora iscritto al Partito Socialista. Già, ma come la mettiamo con la scelta netta ed inequivocabile di aderire al centro-sinistra annunciata in diretta televisiva da altri importanti membri del PSI barlettano?
E a proposito di centro-sinistra, come si muoverà Coalizione Civica? Rivendicherà con orgoglio la propria autonomia come nell'ultima campagna elettorale, oppure si turerà il naso dinanzi all'allargamento del centro sinistra a quelli di Cantiere Barletta? E come possiamo interpretare il silenzio piuttosto rumoroso del Movimento 5 Stelle alle intemerate di Cannito? Semplice prudenza mista a indifferenza, oppure concreta possibilità di vedere anche a Barletta l'alleanza giallorossa già presente in Consiglio Regionale, con buona pace di Antonella Laricchia?
E poi c'è Italia Viva, che allo stato attuale sembra non avere il peso dirompente in termini di voti che può avere ad esempio Cantiere Barletta, ma il cui apporto, in un senso o nell'altro, potrebbe essere niente affatto trascurabile. Non solo, ma un'eventuale adesione di Italia Viva alla coalizione che sosterrà Cannito, potrebbe aprire scenari interessanti e del tutto inesplorati che potrebbero andare ben oltre la politica barlettana.