Politica
Scontro tra Ventola e Gentile sulla sanità nella Bat
Critiche e accuse al Governatore pugliese. La risposta dell'assessore regionale alla Sanità
BAT - martedì 9 aprile 2013
«Le delibere n. 1110 e 3006 del 2012, approvate dalla Giunta regionale del Presidente Nichi Vendola e dei suoi compagni, stanno segnando tragicamente il presente ed il futuro del sistema sanitario pugliese - Torna a parlare di Sanità il Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Francesco Ventola - Si chiudono inesorabilmente ospedali senza che siano stati garantiti servizi alternativi, si tagliano posti letto senza introdurre servizi di medicina territoriali e, di contro, si promettono investimenti e nuovi servizi, inseriti oramai da troppi anni nelle diverse programmazioni ma mai avviati, salvo casi sporadici ed insignificanti! I Pugliesi si sono svegliati bruscamente, accorgendosi che il sogno di una "Puglia migliore", altro non era che un bruttissimo incubo diventato realtà. Nel 2005 Vendola si presentava come "diverso, pericoloso, sovversivo ed estremista"; almeno in questo aveva ragione e lo ha dimostrato, ma a danno dei pugliesi. I diversi piani di riordino del sistema sanitario sono un errore per il presente e cause di danni irreversibili per il futuro».
Ventola ha ricordato come «nella Asl Bat, nonostante i notevoli sacrifici che i residenti hanno sopportato (in termini di riduzione di posti letto, investimenti e costi per assistito), in soli tre anni il Governo regionale di centrosinistra ha imposto la chiusura ufficiale degli ospedali di Spinazzola e Minervino Murge e quelle di fatto di Canosa di Puglia e di Trani. Come se non bastasse, è stato poi rinviato il finanziamento per la realizzazione del nuovo ospedale di Andria. A memoria, non ricordo un'amministrazione regionale peggiore di questa. Mi chiedo: perché continuare insistentemente a prenderci in giro? Perché ad ogni cambio di guardia assessorile (ben quattro), dobbiamo assistere a fantomatici "blitz" in quel che resta dei nostri ospedali? Meritiamo e pretendiamo rispetto, risposte concrete e soprattutto pari dignità rispetto a tutti gli altri cittadini pugliesi». «Per i cittadini della Provincia ricercare un posto letto sta diventando sempre più difficile: un vero e proprio calvario, pensando soprattutto ad anziani, bambini e pazienti gravi: nessuna certezza sul luogo del ricovero, pazienti catapultati da un ospedale all'altro, interventi chirurgici programmati da diversi mesi e rimandati per far posto ad altri urgenti e non programmati. E' una situazione davvero insostenibile».
Il Presidente Ventola conclude con un appello: «Vendola, i vertici del principale partito a suo sostegno (il Pd), a cominciare dal Presidente Emiliano, gli Assessori ed i Consiglieri regionali che governano con lui da otto anni, abbiano il buonsenso di ammettere il proprio fallimento. Il loro progetto si è rivelato un autentico disastro; la loro idea di Puglia migliore ha miseramente deluso; il tanto decantato "modello Puglia ha reso infelici i cittadini pugliesi. La smettano con questo accanimento terapeutico contro il nostro territorio. Ristabiliscano lo status ex-ante le delibere n. 1110 e 3006, riattivando i reparti chiusi presso gli ospedali di Canosa di Puglia e di Trani, attivino tutti i servizi territoriali promessi ai cittadini di Spinazzola e Minervino Murge».
Non si è fatta attendere la replica dell'assessore regionale alle Politiche della Salute, Elena Gentile: «La sortita odierna del Presidente Ventola non trova spiegazione: non vi è nessun appuntamento elettorale, nessuna scadenza politica locale, nulla che possa motivare le parole lanciate come pietre nei confronti di scelte che questo Governo regionale non ha mai partorito spontaneamente - risponde Gentile - Dov'era con i suoi amici, quando il Presidente Vendola ha tentato invano di sensibilizzare tutte le forze politiche sui rischi che le decisioni adottate anche dai Governi sostenuti dalla sua parte politica avrebbero comportato sulla tenuta del sistema sanitario della nostra Regione? E ancora: ha forse dimenticato i contenuti del confronto che il Governo ha inteso promuovere con le istituzioni locali finalizzati a compensare le eventuali ricadute sui livelli di assistenza nei confronti dei cittadini della sua provincia? - continua l'assessore - E dunque, tutto appare strumentale, anche la narrazione dei disagi che mostra una assoluta inconsapevolezza sia del contesto generale che delle situazioni specifiche, su cui viceversa stiamo provando ad incidere anche verificandole in prima persona. Capisco che è iniziata per Lei, Presidente Ventola, l'elaborazione del lutto: il giocattolo delle Province, con il suo portato di campanilismo, è in via di rottamazione. Sarà mia cura sollecitare la convocazione della Conferenza dei Sindaci, unica interlocutrice istituzionale di riferimento, per continuare il confronto avviato e mai interrotto con tutte le comunità locali così come scritto nelle pagine della cronaca delle ultime settimane che evidentemente ha intenzionalmente cancellato dalla sua memoria».
Ventola ha ricordato come «nella Asl Bat, nonostante i notevoli sacrifici che i residenti hanno sopportato (in termini di riduzione di posti letto, investimenti e costi per assistito), in soli tre anni il Governo regionale di centrosinistra ha imposto la chiusura ufficiale degli ospedali di Spinazzola e Minervino Murge e quelle di fatto di Canosa di Puglia e di Trani. Come se non bastasse, è stato poi rinviato il finanziamento per la realizzazione del nuovo ospedale di Andria. A memoria, non ricordo un'amministrazione regionale peggiore di questa. Mi chiedo: perché continuare insistentemente a prenderci in giro? Perché ad ogni cambio di guardia assessorile (ben quattro), dobbiamo assistere a fantomatici "blitz" in quel che resta dei nostri ospedali? Meritiamo e pretendiamo rispetto, risposte concrete e soprattutto pari dignità rispetto a tutti gli altri cittadini pugliesi». «Per i cittadini della Provincia ricercare un posto letto sta diventando sempre più difficile: un vero e proprio calvario, pensando soprattutto ad anziani, bambini e pazienti gravi: nessuna certezza sul luogo del ricovero, pazienti catapultati da un ospedale all'altro, interventi chirurgici programmati da diversi mesi e rimandati per far posto ad altri urgenti e non programmati. E' una situazione davvero insostenibile».
Il Presidente Ventola conclude con un appello: «Vendola, i vertici del principale partito a suo sostegno (il Pd), a cominciare dal Presidente Emiliano, gli Assessori ed i Consiglieri regionali che governano con lui da otto anni, abbiano il buonsenso di ammettere il proprio fallimento. Il loro progetto si è rivelato un autentico disastro; la loro idea di Puglia migliore ha miseramente deluso; il tanto decantato "modello Puglia ha reso infelici i cittadini pugliesi. La smettano con questo accanimento terapeutico contro il nostro territorio. Ristabiliscano lo status ex-ante le delibere n. 1110 e 3006, riattivando i reparti chiusi presso gli ospedali di Canosa di Puglia e di Trani, attivino tutti i servizi territoriali promessi ai cittadini di Spinazzola e Minervino Murge».
Non si è fatta attendere la replica dell'assessore regionale alle Politiche della Salute, Elena Gentile: «La sortita odierna del Presidente Ventola non trova spiegazione: non vi è nessun appuntamento elettorale, nessuna scadenza politica locale, nulla che possa motivare le parole lanciate come pietre nei confronti di scelte che questo Governo regionale non ha mai partorito spontaneamente - risponde Gentile - Dov'era con i suoi amici, quando il Presidente Vendola ha tentato invano di sensibilizzare tutte le forze politiche sui rischi che le decisioni adottate anche dai Governi sostenuti dalla sua parte politica avrebbero comportato sulla tenuta del sistema sanitario della nostra Regione? E ancora: ha forse dimenticato i contenuti del confronto che il Governo ha inteso promuovere con le istituzioni locali finalizzati a compensare le eventuali ricadute sui livelli di assistenza nei confronti dei cittadini della sua provincia? - continua l'assessore - E dunque, tutto appare strumentale, anche la narrazione dei disagi che mostra una assoluta inconsapevolezza sia del contesto generale che delle situazioni specifiche, su cui viceversa stiamo provando ad incidere anche verificandole in prima persona. Capisco che è iniziata per Lei, Presidente Ventola, l'elaborazione del lutto: il giocattolo delle Province, con il suo portato di campanilismo, è in via di rottamazione. Sarà mia cura sollecitare la convocazione della Conferenza dei Sindaci, unica interlocutrice istituzionale di riferimento, per continuare il confronto avviato e mai interrotto con tutte le comunità locali così come scritto nelle pagine della cronaca delle ultime settimane che evidentemente ha intenzionalmente cancellato dalla sua memoria».