Politica
Ventola contro la Giunta Emiliano: «Un laboratorio politico senza assessore per la Bat»
Il consigliere regionale: «Per Emiliano la Bat è una provincia dove venire a prendere solo voti»
Barletta - domenica 31 gennaio 2021
Comunicato Stampa
«Grande delusione! Neppure il laboratorio politico, primo in Italia fra Michele Emiliano e Movimento 5 Stelle, è riuscito a 'produrre' un assessore espressione della BAT». Interviene così il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Francesco Ventola che parla della sesta provincia pugliese come di una «cenerentola per questo governo regionale».
«Un territorio - prosegue - che da anni non ha un rappresentante in Giunta, là dove si decidono in soldoni le politiche regionali. Per essere chiari, là dove ogni assessore 'difende' in modo particolare il suo territorio quando c'è da decidere se chiudere o meno un ospedale, se aggiungere o togliere posti letto o quante risorse devono essere destinate. Ma la beffa delle beffe è che questa volta la maggioranza ha eletto ben cinque consiglieri regionali, ai quali – per effetto del Laboratorio politico – si è aggiunto un sesto, la pentastellata Grazia Di Bari.
È mai possibile che su sei consiglieri regionali, di maggioranza, Emiliano non abbia ritenuto nessuno degno di ricoprire il ruolo (mancante) di assessore della BAT? Francamente non capiamo perché dare un ulteriore assessorato a Foggia, Rosa Barone, e non darlo alla Di Bari, visto che comunque garantiva anche lei la presenza femminile in Giunta. Senza contare che gli altri 5 consiglieri di centrosinistra della BAT sono tutti degni di ricoprire il ruolo. Senza contare che neppure nell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale vi è un esponente della BAT.
Sempre per effetto del laboratorio abbiamo un altro pentastellato, Cristian Casili, come vice presidente di un presidente, Loredana Capone (PD), sempre salentina. E allora è: per Emiliano la BAT è una provincia dove venire a prendere solo voti. Dove poter fare, disfare o peggio non fare nulla, tanto i 6 consiglieri regionali non alzano la voce, non battono i pugni per vedersi riconosciuta non una nomina personale, ma una nomina che gratifica il territorio. Una grande e doppia delusione il loro silenzio».
«Un territorio - prosegue - che da anni non ha un rappresentante in Giunta, là dove si decidono in soldoni le politiche regionali. Per essere chiari, là dove ogni assessore 'difende' in modo particolare il suo territorio quando c'è da decidere se chiudere o meno un ospedale, se aggiungere o togliere posti letto o quante risorse devono essere destinate. Ma la beffa delle beffe è che questa volta la maggioranza ha eletto ben cinque consiglieri regionali, ai quali – per effetto del Laboratorio politico – si è aggiunto un sesto, la pentastellata Grazia Di Bari.
È mai possibile che su sei consiglieri regionali, di maggioranza, Emiliano non abbia ritenuto nessuno degno di ricoprire il ruolo (mancante) di assessore della BAT? Francamente non capiamo perché dare un ulteriore assessorato a Foggia, Rosa Barone, e non darlo alla Di Bari, visto che comunque garantiva anche lei la presenza femminile in Giunta. Senza contare che gli altri 5 consiglieri di centrosinistra della BAT sono tutti degni di ricoprire il ruolo. Senza contare che neppure nell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale vi è un esponente della BAT.
Sempre per effetto del laboratorio abbiamo un altro pentastellato, Cristian Casili, come vice presidente di un presidente, Loredana Capone (PD), sempre salentina. E allora è: per Emiliano la BAT è una provincia dove venire a prendere solo voti. Dove poter fare, disfare o peggio non fare nulla, tanto i 6 consiglieri regionali non alzano la voce, non battono i pugni per vedersi riconosciuta non una nomina personale, ma una nomina che gratifica il territorio. Una grande e doppia delusione il loro silenzio».