La città
Una tradizione storica riprende a Barletta: torna il presepe del Dopolavoro ferroviario
Don Roberto apre le porte della chiesa di Sant’Agostino che ospiterà il presepe fino al 6 gennaio
Barletta - mercoledì 18 dicembre 2024
Il presepe del Dopolavoro Ferroviario ha da sempre visto la partecipazione di numerosi ferrovieri, i quali ogni anno come da tradizione si adoperavano per la realizzazione del presepe. L'arrivo della pandemia ha però bloccato questa tradizione che, dopo qualche anno di fermo, ha ripreso.
Abbiamo ascoltato ai nostri microfoni Cosimo Damiano Piccolo vicepresidente dell'Associazione del Dopolavoro Ferroviario, e Don Roberto Vaccariello parroco della chiesa di Sant'Agostino.
Cosimo ci ha raccontato come nasce il presepe del dopolavoro: "Il presepe nasce nel Dopolavoro Ferroviario, perché prima questo era un mondo di collaborazione tra i singoli ferrovieri che appunto dopo il lavoro si riunivano. Dopo gli anni 2000 il dopolavoro è diventata una vera e propria associazione, permettendo l'ingresso anche di esterni.
Il dopolavoro nasce intorno agli anni 80 e il primo che ha ideato il presepe del Dopolavoro Ferroviario è stato proprio un ferroviere, Sante Marzocca. All'interno del salone della sede associativa veniva realizzato il presepe; con gli anni, allargandoci alla popolazione esterna, abbiamo voluto avvicinare tutta la cittadinanza creando la prima mostra di presepi fatta nella chiesa di Sant'Antonio dove sono stati invitati artisti provenienti da tutta la Puglia. La mostra è stata ripetuta per tre anni, fino all'arrivo della pandemia che ha bloccato il tutto; successivamente però grazie alla collaborazione con Don Roberto abbiamo potuto esporre qui, nella chiesa di Sant'Agostino, il nostro presepe.
Il presepe del dopolavoro non è il solo ad essere esposto, ma è accompagnato anche da altri piccoli presepi di artisti pugliesi. Ringrazio inoltre il presidente del Dopolavoro Ferroviario Riccardo Lotti, e Stefano Pelle che ha realizzato il presepe".
Conclude il parroco Don Roberto Vaccariello: "Il presepe è stato da sempre una tradizione e un'attrazione per molti barlettani, soprattutto nella sua sede originaria vicino alla stazione. Sono stato felice di accogliere la richiesta di ospitare qui il presepe, proprio per continuare questa tradizione. Il presepe è la nostra radice, la nostra identità di cristiani, elaborato in origine da San Francesco d'Assisi; nel presepe vediamo il mistero della natività del Signore".
Abbiamo ascoltato ai nostri microfoni Cosimo Damiano Piccolo vicepresidente dell'Associazione del Dopolavoro Ferroviario, e Don Roberto Vaccariello parroco della chiesa di Sant'Agostino.
Cosimo ci ha raccontato come nasce il presepe del dopolavoro: "Il presepe nasce nel Dopolavoro Ferroviario, perché prima questo era un mondo di collaborazione tra i singoli ferrovieri che appunto dopo il lavoro si riunivano. Dopo gli anni 2000 il dopolavoro è diventata una vera e propria associazione, permettendo l'ingresso anche di esterni.
Il dopolavoro nasce intorno agli anni 80 e il primo che ha ideato il presepe del Dopolavoro Ferroviario è stato proprio un ferroviere, Sante Marzocca. All'interno del salone della sede associativa veniva realizzato il presepe; con gli anni, allargandoci alla popolazione esterna, abbiamo voluto avvicinare tutta la cittadinanza creando la prima mostra di presepi fatta nella chiesa di Sant'Antonio dove sono stati invitati artisti provenienti da tutta la Puglia. La mostra è stata ripetuta per tre anni, fino all'arrivo della pandemia che ha bloccato il tutto; successivamente però grazie alla collaborazione con Don Roberto abbiamo potuto esporre qui, nella chiesa di Sant'Agostino, il nostro presepe.
Il presepe del dopolavoro non è il solo ad essere esposto, ma è accompagnato anche da altri piccoli presepi di artisti pugliesi. Ringrazio inoltre il presidente del Dopolavoro Ferroviario Riccardo Lotti, e Stefano Pelle che ha realizzato il presepe".
Conclude il parroco Don Roberto Vaccariello: "Il presepe è stato da sempre una tradizione e un'attrazione per molti barlettani, soprattutto nella sua sede originaria vicino alla stazione. Sono stato felice di accogliere la richiesta di ospitare qui il presepe, proprio per continuare questa tradizione. Il presepe è la nostra radice, la nostra identità di cristiani, elaborato in origine da San Francesco d'Assisi; nel presepe vediamo il mistero della natività del Signore".