Eventi
Una fiaccolata silenziosa per salvare le periferie
Quali sono i disagi e le paure dei cittadini?. Troppi furti, troppa omertà
Barletta - mercoledì 3 aprile 2013
14.42
"Basta" è la scritta di colore rosso a caratteri cubitali che campeggia sui cartelloni che cittadini di ampie e variegate fasce di età stringono tra le mani, nella fiaccolata silenziosa che si è svolta ieri pomeriggio tra le strade della periferia di Barletta. Un corteo corposo, che si è snodato lentamente dall'atrio della parrocchia di San Giovanni Apostolo lungo via delle Querce, tra le strade di Parco degli Ulivi, attraverso gli snodi principali di zona Barberini: in silenzio, solo con qualche torcia illuminata.
In questi giorni decine e decine di manifesti sono stati esposti vicino le attività commerciali sia piccole che grandi della periferia. Il corteo era composto da un centinaio di persone: ragazzi, donne con bambini, uomini adulti. Tutti gli altri dov'erano? Le altre migliaia e migliaia di cittadini della periferia di Barletta hanno preferito rimanere in casa, forse intimoriti dal tempo grigio, forse racchiusi nel silenzio della propria individualità. Uno dei problemi principali che chi vive in periferia conosce bene è l'omertà: il senso concreto del silenzio che non denuncia, non racconta, non condivide il proprio disagio per cercare collettivamente di sopprimere l'origine del malessere. Un'iniziativa come questa è un punto di partenza, seppur piccolo, per risvegliare animi troppo assopiti.
Per la sua stessa natura di fiaccolata silenziosa, un disagio è stato manifestato, ma senza esplicitarne le cause. Abbiamo provato a chiedere ad una ragazza in prima fila nel corteo: alla domanda «Per quale motivo protesti?», ci ha risposto «Per i tanti, troppi furti nel nostro quartiere». Un'altra ragazza è intervenuta: «Dobbiamo noi giovani cominciare a cambiare le cose». Ma quali sono i problemi e i disagi che vivono gli abitanti della periferia? Poniamo anche a voi lettori questo quesito: segnalate, denunciate, raccontate le vostre esperienze, abbiate il coraggio di uscire dal silenzio.
Basti pensare ad alcune cattive abitudini che osserviamo tutti i giorni, e alle quali ci siamo erroneamente abituati: i parcheggi senza dignità in via dei Pini, la mancata cura del verde pubblico, l'assenza dei vigili di quartiere, la carenza di illuminazione pubblica, con annesso disagio ad attraversare alcune particolari zone di sera. L'auspicio è che queste problematiche vengano fatte proprie dai numerosi cittadini delle periferie barlettane e vengano prese a cuore dai tanti candidati e politici locali, affinché la costante partecipazione ad eventi di questo genere non rimanga mera apparizione elettorale, ma impegno concreto ad un continuo, vivace e coerente miglioramento della città tutta, sino alle sue propaggini più remote e spesso dimenticate.
In questi giorni decine e decine di manifesti sono stati esposti vicino le attività commerciali sia piccole che grandi della periferia. Il corteo era composto da un centinaio di persone: ragazzi, donne con bambini, uomini adulti. Tutti gli altri dov'erano? Le altre migliaia e migliaia di cittadini della periferia di Barletta hanno preferito rimanere in casa, forse intimoriti dal tempo grigio, forse racchiusi nel silenzio della propria individualità. Uno dei problemi principali che chi vive in periferia conosce bene è l'omertà: il senso concreto del silenzio che non denuncia, non racconta, non condivide il proprio disagio per cercare collettivamente di sopprimere l'origine del malessere. Un'iniziativa come questa è un punto di partenza, seppur piccolo, per risvegliare animi troppo assopiti.
Per la sua stessa natura di fiaccolata silenziosa, un disagio è stato manifestato, ma senza esplicitarne le cause. Abbiamo provato a chiedere ad una ragazza in prima fila nel corteo: alla domanda «Per quale motivo protesti?», ci ha risposto «Per i tanti, troppi furti nel nostro quartiere». Un'altra ragazza è intervenuta: «Dobbiamo noi giovani cominciare a cambiare le cose». Ma quali sono i problemi e i disagi che vivono gli abitanti della periferia? Poniamo anche a voi lettori questo quesito: segnalate, denunciate, raccontate le vostre esperienze, abbiate il coraggio di uscire dal silenzio.
Basti pensare ad alcune cattive abitudini che osserviamo tutti i giorni, e alle quali ci siamo erroneamente abituati: i parcheggi senza dignità in via dei Pini, la mancata cura del verde pubblico, l'assenza dei vigili di quartiere, la carenza di illuminazione pubblica, con annesso disagio ad attraversare alcune particolari zone di sera. L'auspicio è che queste problematiche vengano fatte proprie dai numerosi cittadini delle periferie barlettane e vengano prese a cuore dai tanti candidati e politici locali, affinché la costante partecipazione ad eventi di questo genere non rimanga mera apparizione elettorale, ma impegno concreto ad un continuo, vivace e coerente miglioramento della città tutta, sino alle sue propaggini più remote e spesso dimenticate.