Politica
Un ulteriore smacco anche alla sanità della Bat
Il commento di Michele Rizzi sul Piano sanitario pugliese. «Distrugge la sanità pubblica a vantaggio della privata»
Barletta - sabato 28 luglio 2012
«Ho sempre sostenuto che il Piano sanitario pugliese della Giunta Vendola fosse un piano di lacrime e sangue che colpisce fortemente i lavoratori e le fasce sociali più oppresse dalla crisi economica capitalista. Un Piano che taglia interi ospedali e reparti. Se questa è la rivoluzione vendoliana in ambito sanitario, siamo messi bene!». Un ulteriore messaggio di insoddisfazione e critica nei confronti del piano sanitario pugliese arriva a firma del coordinatore regionale di Alternativa Comunista, il barlettano Michele Rizzi.
«Evidentemente molti elettori di sinistra si stanno accorgendo di quale sia la differenza tra propaganda parolaia televisiva e l'evidenza dei fatti che hanno sempre contraddistinto il governatore pugliese. Anche nella Bat la situazione è disastrosa con liste d'attesa lunghissime (tanto per fare un esempio, un mio amico per far fare ad un parente una visita cardiologica deve aspettare ben 2 anni!), ormai al limite dello sfascio totale. Una sanità pubblica quasi liquidata a vantaggio della sanità privata.
Tra il ridimensionamento dell'ospedale di Trani, di Canosa, di Barletta e la chiusura di quelli di Minervino e Spinazzola, finirà che per un ricovero ed una visita si dovrà aspettare anni! E risulta veramente paradossala la dichiarazione del consigliere regionale Caracciolo del Pd che difende il suo voto favorevole in commissione sanità, ergendolo quasi a trionfo, mentre nei fatti è un vero avallo al Piano di tagli anche nella Bat, di fronte ad un assessore alla sanità Attolini che non sa nemmeno cosa significhi non avere più un ospedale o una lunghissima lista d'attesa, assessore chiamato più che altro a fare da curatore fallimentare della sanità pubblica pugliese.
Dal punto di vista di Alternativa comunista rimane la netta opposizione a questo piano sanitario vendoliano che distrugge la sanità pubblica a vantaggio di quella privata e il nostro stare al fianco in tutta la Regione ai lavoratori che con le comunità locali si stanno opponendo a questo sfascio».
«Evidentemente molti elettori di sinistra si stanno accorgendo di quale sia la differenza tra propaganda parolaia televisiva e l'evidenza dei fatti che hanno sempre contraddistinto il governatore pugliese. Anche nella Bat la situazione è disastrosa con liste d'attesa lunghissime (tanto per fare un esempio, un mio amico per far fare ad un parente una visita cardiologica deve aspettare ben 2 anni!), ormai al limite dello sfascio totale. Una sanità pubblica quasi liquidata a vantaggio della sanità privata.
Tra il ridimensionamento dell'ospedale di Trani, di Canosa, di Barletta e la chiusura di quelli di Minervino e Spinazzola, finirà che per un ricovero ed una visita si dovrà aspettare anni! E risulta veramente paradossala la dichiarazione del consigliere regionale Caracciolo del Pd che difende il suo voto favorevole in commissione sanità, ergendolo quasi a trionfo, mentre nei fatti è un vero avallo al Piano di tagli anche nella Bat, di fronte ad un assessore alla sanità Attolini che non sa nemmeno cosa significhi non avere più un ospedale o una lunghissima lista d'attesa, assessore chiamato più che altro a fare da curatore fallimentare della sanità pubblica pugliese.
Dal punto di vista di Alternativa comunista rimane la netta opposizione a questo piano sanitario vendoliano che distrugge la sanità pubblica a vantaggio di quella privata e il nostro stare al fianco in tutta la Regione ai lavoratori che con le comunità locali si stanno opponendo a questo sfascio».