Eventi
"Un, due, tre, stella! - Storie di donne e di ordinaria violenza"
La presentazione del libro di Antonia Guarini, psicoterapeuta impegnata contro la violenza sulle donne
Barletta - martedì 27 settembre 2016
Un incontro d'attualità, di conversazione e di partecipazione su un tema che, specialmente nell'ultimo periodo si è preso sfortunatamente gli onori della cronaca: la violenza sulle donne, questo il fulcro della presentazione del libro "Un, due, tre, stella! - Storie di donne e di ordinaria violenza" dell'autrice Antonia Guarini, psicanalista e psicoterapeuta, da anni consulente in strutture pubbliche e private per ciò che riguarda la violenza domestica. Una presentazione organizzata con la collaborazione del comitato barlettano "Se non ora, quando?", presentata dalla psicologa Chiara Gissi e con l'intervento dell'attrice Michela Diviccaro presso la Galleria Morgese.
L'incontro è stata un'occasione non solo di una presentazione di un libro ma un vero e proprio momento di raccolta di opinioni, pensieri ed esperienze di donne che hanno trovato l'occasione per esprimere e confrontare il proprio vissuto anche del quotidiano e non solo con esperienze negative, portando alla luce anche uno spaccato di "routine" positiva nelle dinamiche di coppia. Le partecipanti si sono messe in gioco, si sono espresse, hanno dimostrato come l'incontro possa essere un momento utilissimo non solo per chi vuole raccontarsi ma anche per gli operatori del settore che hanno così modo di avvicinarsi a determinate realtà altrimenti lasciate a sé.
L'incontro con l'autrice ha permesso di affrontare moltissimi temi sulla "cultura" che si cela dietro un semplice racconto di violenza domestica dalla "reificazione" della donna (una donna non più percepita come oggetto ma come vera e propria "cosa" senza dignità) fino al ruolo educativo della madre, che, in determinati casi, può essere la vera e propria portatrice dei valori negativi, maschilisti, che distruggono la dignità e l'importanza della donna.
L'incontro è stata un'occasione non solo di una presentazione di un libro ma un vero e proprio momento di raccolta di opinioni, pensieri ed esperienze di donne che hanno trovato l'occasione per esprimere e confrontare il proprio vissuto anche del quotidiano e non solo con esperienze negative, portando alla luce anche uno spaccato di "routine" positiva nelle dinamiche di coppia. Le partecipanti si sono messe in gioco, si sono espresse, hanno dimostrato come l'incontro possa essere un momento utilissimo non solo per chi vuole raccontarsi ma anche per gli operatori del settore che hanno così modo di avvicinarsi a determinate realtà altrimenti lasciate a sé.
L'incontro con l'autrice ha permesso di affrontare moltissimi temi sulla "cultura" che si cela dietro un semplice racconto di violenza domestica dalla "reificazione" della donna (una donna non più percepita come oggetto ma come vera e propria "cosa" senza dignità) fino al ruolo educativo della madre, che, in determinati casi, può essere la vera e propria portatrice dei valori negativi, maschilisti, che distruggono la dignità e l'importanza della donna.