Eventi
Tommy di Bari e Fabio Di Credico, le due parti di "CreativaMente"
Intervista ai due autori del progetto, recentemente premiati a Venezia. «Certi progetti prescindono dai riconoscimenti»
Barletta - martedì 31 luglio 2012
2.14
Uno sguardo intenso, fiero e costruttivo rivolto agli "altri" del sistema sanitario. Questo è il succo del progetto di comunicazione "CreativaMente- Canale BT gli altri", canale di comunicazione rivolto ai diversamente abili accolti quotidianamente dalle ASL. Il canale è stato realizzato al termine del percorso di formazione sulla comicità realizzato dagli autori televisivi Tommy Dibari, barlettano, e Fabio Di Credico, in collaborazione con artisti e attori del panorama locale e nazionale.
Il progetto è stato premiato a giugno anche a Venezia nell'ambito del concorso nazionale Salute 2.0 organizzato dall'Associazione Marketing Sociale e Fiaso (Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie) nell'ambito del progetto di educazione sanitaria nazionale "Guadagnare salute". Il mirabile lavoro è stato presentato al pubblico pugliese, e precisamente barlettano, il 2 luglio presso la Sala Rossa del Castello Svevo di Barletta. Durante l'evento sono stati proiettati i nove realizzati durante il corso di formazione e successivamente pubblicati sul canale Youtube. Un progetto costruito con il cuore e proseguito con la mente, come i due autori ci hanno raccontato in un'intervista:
Raccontateci la genesi del progetto e del suo nome...
F: «Io e Tommy veniamo dalla pubblicità e sappiamo perfettamente che spesso i progetti anche i più complessi devono poter essere raccontati in breve. Creativamente è sia un avverbio che una parola composta che fotografa a pieno la natura plurale dello spirito con cui si è mossa questa iniziativa».
T: «Creativamente è stato un gioco di squadra, in gergo calcistico si dice "abbiamo fatto spogliatoio", ci siamo cioè sentiti uniti dalla stessa causa e dalla stessa passione. E' stato bellissimo!».
E' stato facile trovare fattivo sostegno presso l'ASL Bat? Cosa ha fatto di concreto l'ente per sostenere l'idea?
F: « Certi progetti funzionano grazie alle persone prima che gli enti. Persone che mi piace citare senza il loro ruolo ma che rappresentano il cuore e il cervello del progetto: Vincenzo Del Curatolo, Ruggiero Mennea e Giovanni Gorgoni. Eppoi Tommy: questo progetto non sarebbe esistito senza il mio socio».
T: «Non è stato facile, ma nemmeno difficile. Ai "giocatori" citati da Fabio aggiungo Mimmo Casillo e Angelo Guarriello, oltre che, gli imprenditori che con il loro discreto contributo hanno reso possibile questo progetto».
Quali emozioni avete provato nel ritirare l'ambito premio a Venezia?
F: «Fisicamente non eravamo lì ma era come se lo fossimo. Per noi conta più di una vittoria agli Europei»..
T: «Di quelle che ti scoppia il cuore! Il premio è stato il sugello ad una straordinaria traversata!».
Un riconoscimento nazionale, poi uno locale. Non dovrebbe accadere l'opposto?
F: «Forse si. Ma certi progetti prescindono dai riconoscimenti. Te lo assicuro».
T: «Come sempre belle domande! E' proprio così... non dobbiamo smettere di amare la Provincia e la sua sensualità, questo lo dico spesso, ma dobbiamo al tempo stesso però, imparare a liberarci da tutte le barriere architettoniche del provincialismo!».
Cosa serve per rapportarsi correttamente e costruttivamente con questi ragazzi?
F: «Giocare alla pari senza far finta di essere ciò che non si è».
T: «Tutto ed il contrario di tutto. Perchè occorre scavare bene e profondamente la terra, prima di comprenderne il senso e la fertilità!»
Quali sono i vostri auspici per il futuro?
F e T: «Si può dire CreativaMente 2…? (sorride, ndr)».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Il progetto è stato premiato a giugno anche a Venezia nell'ambito del concorso nazionale Salute 2.0 organizzato dall'Associazione Marketing Sociale e Fiaso (Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie) nell'ambito del progetto di educazione sanitaria nazionale "Guadagnare salute". Il mirabile lavoro è stato presentato al pubblico pugliese, e precisamente barlettano, il 2 luglio presso la Sala Rossa del Castello Svevo di Barletta. Durante l'evento sono stati proiettati i nove realizzati durante il corso di formazione e successivamente pubblicati sul canale Youtube. Un progetto costruito con il cuore e proseguito con la mente, come i due autori ci hanno raccontato in un'intervista:
Raccontateci la genesi del progetto e del suo nome...
F: «Io e Tommy veniamo dalla pubblicità e sappiamo perfettamente che spesso i progetti anche i più complessi devono poter essere raccontati in breve. Creativamente è sia un avverbio che una parola composta che fotografa a pieno la natura plurale dello spirito con cui si è mossa questa iniziativa».
T: «Creativamente è stato un gioco di squadra, in gergo calcistico si dice "abbiamo fatto spogliatoio", ci siamo cioè sentiti uniti dalla stessa causa e dalla stessa passione. E' stato bellissimo!».
E' stato facile trovare fattivo sostegno presso l'ASL Bat? Cosa ha fatto di concreto l'ente per sostenere l'idea?
F: « Certi progetti funzionano grazie alle persone prima che gli enti. Persone che mi piace citare senza il loro ruolo ma che rappresentano il cuore e il cervello del progetto: Vincenzo Del Curatolo, Ruggiero Mennea e Giovanni Gorgoni. Eppoi Tommy: questo progetto non sarebbe esistito senza il mio socio».
T: «Non è stato facile, ma nemmeno difficile. Ai "giocatori" citati da Fabio aggiungo Mimmo Casillo e Angelo Guarriello, oltre che, gli imprenditori che con il loro discreto contributo hanno reso possibile questo progetto».
Quali emozioni avete provato nel ritirare l'ambito premio a Venezia?
F: «Fisicamente non eravamo lì ma era come se lo fossimo. Per noi conta più di una vittoria agli Europei»..
T: «Di quelle che ti scoppia il cuore! Il premio è stato il sugello ad una straordinaria traversata!».
Un riconoscimento nazionale, poi uno locale. Non dovrebbe accadere l'opposto?
F: «Forse si. Ma certi progetti prescindono dai riconoscimenti. Te lo assicuro».
T: «Come sempre belle domande! E' proprio così... non dobbiamo smettere di amare la Provincia e la sua sensualità, questo lo dico spesso, ma dobbiamo al tempo stesso però, imparare a liberarci da tutte le barriere architettoniche del provincialismo!».
Cosa serve per rapportarsi correttamente e costruttivamente con questi ragazzi?
F: «Giocare alla pari senza far finta di essere ciò che non si è».
T: «Tutto ed il contrario di tutto. Perchè occorre scavare bene e profondamente la terra, prima di comprenderne il senso e la fertilità!»
Quali sono i vostri auspici per il futuro?
F e T: «Si può dire CreativaMente 2…? (sorride, ndr)».
(Twitter: @GuerraLuca88)