Cronaca
Testimonianze dal crollo di via Roma a Barletta: le parole dei coniugi Defazio
I due anziani barlettani transitavano nelle strette vicinanze dello stabile. I consorti non hanno riportato conseguenze derivanti dal tragico evento
Barletta - lunedì 3 ottobre 2011
18.00
Una giornata di normale ruotine è stata stravolta dal crollo di una palazzina di 3 piani ubicata in via Roma. L'edificio, che si affacciava anche su via Mura Spirito Santo, è totalmente imploso su se stesso, coinvolgendo le operaie del maglificio del pianterreno, le famiglie che abitavano lo stesso, nonché diverse persone che passavano lì casualmente. Tra le persone coinvolte, abbiamo raccolto la tragica e commuovente testimonianza di Rosaria Rubino e di Ilario Defazio, che in quel momento passavano casualmente dal luogo del crollo. I due coniugi stavano tornando a casa quando il loro autoveicolo è stato colpito da un grande masso di tufo e dallo spostamento di aria. I coniugi Defazio sono stati immediatamente portati in Pronto Soccorso, ma non hanno riportato conseguenze gravi, eccezion fatta per il forte spavento dovuto alla concitazione del momento. Ecco le toccanti ed emozionanti testimonianze dei coniugi Rubino:
«Mio marito tutti i giorni, prende la strada dell'ospedale (via mura dello Spirito Santo) per tornare a casa, mentre oggi ha deciso di immettersi in via Roma. Appena siamo arrivati lì abbiamo visto tanta polvere, e non abbiamo visto più niente. Io e mio marito siamo scesi dalla macchina, la macchina non si è fermata. Io sono scesa, e sono caduta di faccia a terra con le ginocchia e le braccia piene di escoriazioni. Appena sono caduta, mio marito mi ha soccorso. La macchina è finita su un cumulo di macerie. Siamo stati fortunati, miracolati. Un masso ha colpito il nostro cofano, ma se avesse colpito il tetto della nostra Toyota non avremmo visto né capito più niente. Lo spostamento d'aria ci ha sollevato e ha spostato in avanti la nostra auto. Le ambulanze aspettavano utenze più gravi. Io e mio marito siamo stati accompagnati in ospedale da mio genero. Erano precisamente le dodici e ventidue. Nel palazzo abitavano 4 famiglie, e c'erano lì sotto anche le operaie del maglificio. Mio marito mi ha detto che guarda caso oggi dovevano andare a verificare la stabilità dell'edificio».
«Mio marito tutti i giorni, prende la strada dell'ospedale (via mura dello Spirito Santo) per tornare a casa, mentre oggi ha deciso di immettersi in via Roma. Appena siamo arrivati lì abbiamo visto tanta polvere, e non abbiamo visto più niente. Io e mio marito siamo scesi dalla macchina, la macchina non si è fermata. Io sono scesa, e sono caduta di faccia a terra con le ginocchia e le braccia piene di escoriazioni. Appena sono caduta, mio marito mi ha soccorso. La macchina è finita su un cumulo di macerie. Siamo stati fortunati, miracolati. Un masso ha colpito il nostro cofano, ma se avesse colpito il tetto della nostra Toyota non avremmo visto né capito più niente. Lo spostamento d'aria ci ha sollevato e ha spostato in avanti la nostra auto. Le ambulanze aspettavano utenze più gravi. Io e mio marito siamo stati accompagnati in ospedale da mio genero. Erano precisamente le dodici e ventidue. Nel palazzo abitavano 4 famiglie, e c'erano lì sotto anche le operaie del maglificio. Mio marito mi ha detto che guarda caso oggi dovevano andare a verificare la stabilità dell'edificio».