Eventi
"Storie, libri e cucina in Piazza Marina", partenza tra gli applausi con Carlos Solito
La prossima tappa in calendario è il 4 luglio con "Dei miei vini estremi" di Camillo Langone
Barletta - domenica 30 giugno 2019
Comunicato Stampa
Ha avuto il via con La ballata dei sassi (2018, ed. Sperling & Kupfer) di Carlos Solito "Storie, libri e cucina in Piazza Marina", rassegna letteraria in programma a Barletta fino al 23 luglio con cinque appuntamenti. Solito, scrittore, fotografo, giornalista e regista con radici a Grottaglie ma da 20 anni diviso tra Roma e Milano, ha raccontato nel corso della serata – moderazione affidata al giornalista Luca Guerra - la storia di Ettore, nome affermatissimo nel mondo della finanza che a 40 anni fa un'inversione a U e torna alle origini.
Il protagonista del volume ritrova se stesso dopo aver superato un attentato terroristico a Londra. Maria, l'altra protagonista della ballata, ne intercetta in un bar milanese la sua parte più nobile. Ettore riscopre il suo amore per la poesia e le inizia a scrivere lettere. Le stesse che i promotori della rassegna si promettono di promuovere, celebrando l'unico segno di resistenza al tempo della cinta muraria cittadina. "I sassi non sono altro che i cuori dei rispettivi personaggi, che una volta che si incontrano iniziano a ballare la danza della vita - racconta Solito - è un'esaltazione della lirica che c'è in ognuno di noi". Un inseguimento che parte da Milano e coinvolge tutta la Basilicata, raccontato davanti a una platea formata da circa 100 partecipanti: "Volevo celebrare l'appartenenza a una terra, la stessa che provo per la mia Puglia. Dico sempre che sono impastato con la nostra luce, ognuno va via dalla propria terra con la certezza di tornare. A me piace vederla così: la Puglia è padre, madre, luce e notti stellate".
Tra il Gargano e il Salento, tra i paesaggi e i borghi, un posto nell'antologia del Mediterraneo lo occupa Barletta. Per questo il ristoratore Lello Lacerenza e gli amici Nicola Curci e Giuseppe Guerra hanno pensato di far rivivere attraverso la letteratura e la cultura Piazza Marina, unico segno di resistenza al tempo della cinta muraria cittadina. "Le idee sono nell'aria, l'abbiamo catturata e l'abbiamo fatta diventare una proposta culturale - spiega Curci - questa piazza è una memoria collettiva che rappresenta tanto per la comunità. Per noi è un richiamo al mondo dell'impegno per lanciare uno sguardo al futuro. La storia è memoria, i libri rappresentano la divulgazione lontana dalla frenesia del web, la cucina è un tratto distintivo dell'italiano". Il sogno è fare "di piazza Marina il salotto all'aperto di Barletta" ammette Lacerenza. "Stiamo facendo un piccolo tentativo - sottolinea Guerra - sperando che in futuro le istituzioni e tutte le forze possibili raccolgano questo messaggio". La prossima tappa in calendario per "Storie, libri e cucina in Piazza Marina" è il 4 luglio con "Dei miei vini estremi" di Camillo Langone.
Si proseguirà l'11 con "C'era una volta il sud" di Marcello Veneziani e il 16 con "Il cartello olandese" di Federico l'Olandese Volante. Conclusione il 23 luglio con Cristina De Vita, candidata al Premio Strega con "Sogni e altiforni". Start alle 21. Ingresso libero, curiosità obbligatoria, come recita lo slogan della rassegna.
Il protagonista del volume ritrova se stesso dopo aver superato un attentato terroristico a Londra. Maria, l'altra protagonista della ballata, ne intercetta in un bar milanese la sua parte più nobile. Ettore riscopre il suo amore per la poesia e le inizia a scrivere lettere. Le stesse che i promotori della rassegna si promettono di promuovere, celebrando l'unico segno di resistenza al tempo della cinta muraria cittadina. "I sassi non sono altro che i cuori dei rispettivi personaggi, che una volta che si incontrano iniziano a ballare la danza della vita - racconta Solito - è un'esaltazione della lirica che c'è in ognuno di noi". Un inseguimento che parte da Milano e coinvolge tutta la Basilicata, raccontato davanti a una platea formata da circa 100 partecipanti: "Volevo celebrare l'appartenenza a una terra, la stessa che provo per la mia Puglia. Dico sempre che sono impastato con la nostra luce, ognuno va via dalla propria terra con la certezza di tornare. A me piace vederla così: la Puglia è padre, madre, luce e notti stellate".
Tra il Gargano e il Salento, tra i paesaggi e i borghi, un posto nell'antologia del Mediterraneo lo occupa Barletta. Per questo il ristoratore Lello Lacerenza e gli amici Nicola Curci e Giuseppe Guerra hanno pensato di far rivivere attraverso la letteratura e la cultura Piazza Marina, unico segno di resistenza al tempo della cinta muraria cittadina. "Le idee sono nell'aria, l'abbiamo catturata e l'abbiamo fatta diventare una proposta culturale - spiega Curci - questa piazza è una memoria collettiva che rappresenta tanto per la comunità. Per noi è un richiamo al mondo dell'impegno per lanciare uno sguardo al futuro. La storia è memoria, i libri rappresentano la divulgazione lontana dalla frenesia del web, la cucina è un tratto distintivo dell'italiano". Il sogno è fare "di piazza Marina il salotto all'aperto di Barletta" ammette Lacerenza. "Stiamo facendo un piccolo tentativo - sottolinea Guerra - sperando che in futuro le istituzioni e tutte le forze possibili raccolgano questo messaggio". La prossima tappa in calendario per "Storie, libri e cucina in Piazza Marina" è il 4 luglio con "Dei miei vini estremi" di Camillo Langone.
Si proseguirà l'11 con "C'era una volta il sud" di Marcello Veneziani e il 16 con "Il cartello olandese" di Federico l'Olandese Volante. Conclusione il 23 luglio con Cristina De Vita, candidata al Premio Strega con "Sogni e altiforni". Start alle 21. Ingresso libero, curiosità obbligatoria, come recita lo slogan della rassegna.