La città
"SterpMaris", uno sguardo particolare alla Festa Patronale
«Il giornalismo inteso come devozione verso la Vergine dello Sterpeto»
Barletta - domenica 12 luglio 2015
Uno sguardo "particolare", se così lo si può definire. Quale occasione migliore che l'approssimarsi dei festeggiamenti dei Santi Patroni, per rendere noto quanto realizzato fino ad ora? Nasce da un'idea del giornalista Nicola Ricchitelli il progetto "SterpMaris", per concretizzarsi sull'asse Barletta-Salerno, grazie all'arte e alla genialità di Giuseppe Lombardi. «Tutto inizia nel 2010, quando non solo mediante i tasti di una tastiera ma anche con l'aiuto di una macchina fotografica, ho iniziato a raccontare e a catturare i momenti più significativi della devozione dei barlettani verso la Vergine dello Sterpeto e San Ruggiero», spiega Ricchitelli, il quale prosegue: «Tanti sono stati gli scatti realizzati tra le strade città, così come tanti sono stati i chilometri percorsi a piedi con una macchina fotografica in mano al fianco dei Santi Patroni, nell'arco di questi cinque anni». Il giornalismo diventa un modo per esprimere la devozione verso la Vergine dello Sterpeto: «Il giornalismo è stato un mezzo per rivivere momenti ed emozioni che hanno scandito alcuni momenti importanti della mia adolescenza, quando mio padre, storico portatore del Sacro quadro, mi portava con sé trasmettendomi allo stesso tempo la devozione verso la Madonna dello Sterpeto», afferma Nicola Ricchitelli.
Il resto lo ha fatto la matita di Giuseppe Lombardi, trasformando con la sua arte digitale i vari momenti catturati nel corso di questi cinque anni: «L'intento era quello di valorizzare la nostra tradizione religiosa, dando una visione particolare di quello che accadde tra le strade della città di Barletta durante i festeggiamenti dei Santi Patroni». Dal web alla necessità di rendere visibile il lavoro realizzato:«L'obiettivo sarà la realizzazione di una mostra, sono 30 gli scatti toccati dalla matita dal grande amico Giuseppe Lombardi, di cui venti già realizzati. Si spera di dare alla cittadinanza di Barletta e ai devoti, l'opportunità di visionare ed apprezzare il lavoro fin qui svolto». Insomma, una sinergia tra Nicola Ricchitelli e Giuseppe Lombardi, capace di dare un volto diverso e innovativo alla festa patronale: «Ogni volta non è mai la stessa esperienza: un luogo, una strada, i lineamenti di un volto possono cambiare di anno in anno, sebbene riti e cerimonie possano sembrare gli stessi. Ad esempio, quella domenica del 10 luglio 2011 in via Roma, nessuno si sarebbe immaginato che quello stesso passaggio un anno dopo avrebbe avuto un altro significato. Anche una preghiera, un anno dopo può essere sempre la stessa. C'è sempre un volto in più e c'è sempre un volto a cui dare l'arrivederci e a volte un addio. La luce dei ceri si fa sempre più intensa perché ogni anno c'è sempre la fiammella di quella candela in più a farla più intensa».
Tra gli scatti prescelti, non mancheranno i volti storici appartenenti alle istituzioni religiose e politiche, protagonisti dei vari momenti che scandiscono i festeggiamenti dei Santi Patroni: «Abbiamo voluto omaggiare il nostro amatissimo Arcivescovo, Mons. Giovan Battista Pichierri, non poteva di certo mancare il gioioso volto di don Vito Carpentiere, il sindaco Pasquale Cascella e l'ex sindaco Nicola Maffei». Con i trenta scatti prescelti, si è cercato di ridisegnare e rivivere ogni singola tappa del percorso dei Santi Patroni, l'arrivo della Vergine da via Trani, la benedizione alla cementeria e l'accoglienza delle autorità civili e religiose nell'ex Montecatini. Il saluto di San Ruggiero all'uscita dall'omonimo monastero e l'arrivo in cattedrale. Quindi i giorni della festa con le cerimonie varie di intronizzazione, le varie fasi della festa per le vie della città, la benedizione al mare e il rientro al Santuario, nonché la recente visita del quadro dello Sterpeto presso l'ospedale Dimiccoli di Barletta».
Il resto lo ha fatto la matita di Giuseppe Lombardi, trasformando con la sua arte digitale i vari momenti catturati nel corso di questi cinque anni: «L'intento era quello di valorizzare la nostra tradizione religiosa, dando una visione particolare di quello che accadde tra le strade della città di Barletta durante i festeggiamenti dei Santi Patroni». Dal web alla necessità di rendere visibile il lavoro realizzato:«L'obiettivo sarà la realizzazione di una mostra, sono 30 gli scatti toccati dalla matita dal grande amico Giuseppe Lombardi, di cui venti già realizzati. Si spera di dare alla cittadinanza di Barletta e ai devoti, l'opportunità di visionare ed apprezzare il lavoro fin qui svolto». Insomma, una sinergia tra Nicola Ricchitelli e Giuseppe Lombardi, capace di dare un volto diverso e innovativo alla festa patronale: «Ogni volta non è mai la stessa esperienza: un luogo, una strada, i lineamenti di un volto possono cambiare di anno in anno, sebbene riti e cerimonie possano sembrare gli stessi. Ad esempio, quella domenica del 10 luglio 2011 in via Roma, nessuno si sarebbe immaginato che quello stesso passaggio un anno dopo avrebbe avuto un altro significato. Anche una preghiera, un anno dopo può essere sempre la stessa. C'è sempre un volto in più e c'è sempre un volto a cui dare l'arrivederci e a volte un addio. La luce dei ceri si fa sempre più intensa perché ogni anno c'è sempre la fiammella di quella candela in più a farla più intensa».
Tra gli scatti prescelti, non mancheranno i volti storici appartenenti alle istituzioni religiose e politiche, protagonisti dei vari momenti che scandiscono i festeggiamenti dei Santi Patroni: «Abbiamo voluto omaggiare il nostro amatissimo Arcivescovo, Mons. Giovan Battista Pichierri, non poteva di certo mancare il gioioso volto di don Vito Carpentiere, il sindaco Pasquale Cascella e l'ex sindaco Nicola Maffei». Con i trenta scatti prescelti, si è cercato di ridisegnare e rivivere ogni singola tappa del percorso dei Santi Patroni, l'arrivo della Vergine da via Trani, la benedizione alla cementeria e l'accoglienza delle autorità civili e religiose nell'ex Montecatini. Il saluto di San Ruggiero all'uscita dall'omonimo monastero e l'arrivo in cattedrale. Quindi i giorni della festa con le cerimonie varie di intronizzazione, le varie fasi della festa per le vie della città, la benedizione al mare e il rientro al Santuario, nonché la recente visita del quadro dello Sterpeto presso l'ospedale Dimiccoli di Barletta».