Istituzionale
Stati Generali della Conoscenza, Barletta ci sarà
Il comune aderisce alla manifestazione che si svolgerà a Roma. Parteciperanno associazioni di studenti e precari
Italia - sabato 26 marzo 2011
Con delibera di Giunta comunale n. 43 del 21 marzo corrente, il Comune di Barletta, tra i primi in Italia, ha approvato l'adesione dell'Ente agli Stati Generali della Conoscenza, accogliendo l'invito del locale Coordinamento Genitori Democratici la cui rappresentanza nazionale fa parte del Comitato promotore dell'iniziativa.
Il Comune di Barletta sarà quindi presente al dibattito pubblico in calendario a Roma il 17 e 18 maggio prossimi con un proprio rappresentante.
Costituitosi a settembre dello scorso anno, il Coordinamento Genitori Democratici di Barletta, aderente al Coordinamento Genitori Democratici Nazionale, onlus fondata dallo scrittore Gianni Rodari e dalla partigiana Marisa Musu nel 1976, si è già distinto, in questi pochi mesi di vita, per le sue iniziative in favore della scuola pubblica. Gli Stati Generali della Conoscenza del 17 e 18 maggio 2011 sono promossi da un ampio schieramento di organizzazioni sociali e di associazioni degli insegnanti, degli studenti e dei precari della conoscenza, tra cui: ADI, AIMC, ARCI, ARCI Ragazzi, AUSER, Coordinamento Genitori Democratici, CGIL, CIDI, Edaforum, FLC CGIL, FNISM, Legambiente, Legambiente Scuola e Formazione, Libera, Link Coordinamento Universitario, MCE, MSAC, Proteo Fare Sapere, Rete degli Studenti, Rete della Conoscenza, Rete 29 aprile, Tavola della Pace, Unione degli Studenti, UDU. Con l'iniziativa si concretizza l'appello, lanciato lo scorso novembre, sottoscritto da personalità del mondo della cultura e delle associazioni, nonché da due premi Nobel. Sulla base del documento di base degli Stati Generali, aperto a ulteriori adesioni, i promotori si sono impegnati a realizzare un percorso condiviso, con l'obiettivo di definire proposte di rilancio e di innovazione dei sistemi di istruzione, formazione e ricerca.
È un appuntamento rilevante, realizzato da soggetti impegnati nel sociale che, nella complessità e ricchezza delle differenze, si uniscono per chiedere ai decisori politici di interrompere la lunga stagione di tagli sui settori della conoscenza, riconoscendone la centralità per garantire partecipazione e democrazia e promuovere un modello di sviluppo equo e sostenibile. L'obiettivo quindi è quello di rimettere al centro delle scelte del paese il diritto al sapere ed al lavoro per restituire fiducia e costruire un domani migliore.
Il Comune di Barletta sarà quindi presente al dibattito pubblico in calendario a Roma il 17 e 18 maggio prossimi con un proprio rappresentante.
Costituitosi a settembre dello scorso anno, il Coordinamento Genitori Democratici di Barletta, aderente al Coordinamento Genitori Democratici Nazionale, onlus fondata dallo scrittore Gianni Rodari e dalla partigiana Marisa Musu nel 1976, si è già distinto, in questi pochi mesi di vita, per le sue iniziative in favore della scuola pubblica. Gli Stati Generali della Conoscenza del 17 e 18 maggio 2011 sono promossi da un ampio schieramento di organizzazioni sociali e di associazioni degli insegnanti, degli studenti e dei precari della conoscenza, tra cui: ADI, AIMC, ARCI, ARCI Ragazzi, AUSER, Coordinamento Genitori Democratici, CGIL, CIDI, Edaforum, FLC CGIL, FNISM, Legambiente, Legambiente Scuola e Formazione, Libera, Link Coordinamento Universitario, MCE, MSAC, Proteo Fare Sapere, Rete degli Studenti, Rete della Conoscenza, Rete 29 aprile, Tavola della Pace, Unione degli Studenti, UDU. Con l'iniziativa si concretizza l'appello, lanciato lo scorso novembre, sottoscritto da personalità del mondo della cultura e delle associazioni, nonché da due premi Nobel. Sulla base del documento di base degli Stati Generali, aperto a ulteriori adesioni, i promotori si sono impegnati a realizzare un percorso condiviso, con l'obiettivo di definire proposte di rilancio e di innovazione dei sistemi di istruzione, formazione e ricerca.
È un appuntamento rilevante, realizzato da soggetti impegnati nel sociale che, nella complessità e ricchezza delle differenze, si uniscono per chiedere ai decisori politici di interrompere la lunga stagione di tagli sui settori della conoscenza, riconoscendone la centralità per garantire partecipazione e democrazia e promuovere un modello di sviluppo equo e sostenibile. L'obiettivo quindi è quello di rimettere al centro delle scelte del paese il diritto al sapere ed al lavoro per restituire fiducia e costruire un domani migliore.