Sinergie per tutelare i borghi più belli di Puglia

Presevare e valorizzare i borghi più belli di Puglia: è stato l'argomento della tavola rotonda che si è svolta ieri pomeriggio a Palazzo Belgioioso in località Montegrosso (Andria). Il dibattito è stato interamente dedicato alla presentazione della Legge Regionale n. 44 del 17/12/2013, intitolata "Disposizioni per il recupero, la tutela e la valorizzazione dei borghi più belli d'Italia in Puglia", il cui principale e immediato obiettivo è quello di tutelare il patrimonio storico, artistico, paesaggistico e culturale dei piccoli comuni pugliesi, oltre a promuovere l'immagine della Puglia nell'ambito del segmento del turismo di qualità, anche in considerazione della potenziale attrazione turistica dei centri stessi. Non a caso è stato un piccolo borgo a ospitare la tavola rotonda sul futuro prossimo dei borghi di tutta Puglia, in cui si è parlato di progettualità e valorizzazioni concrete legate allo sviluppo urbano e alle dinamiche economiche dei paesi, al fine di incrementare la promozione e la comunicazione, in un circolo virtuoso che unisca identità territoriale e innovazione, tradizione storica e ricerca verso nuove prospettive di promozione turistica.
«L'idea di impegnarci nel recupero di una parte della nostra storia – ha spiegato il consigliere regionale Ruggiero Mennea, promotore dell'incontro – nasce dalla volontà di far qualcosa di positivo per il nostro territorio». Negozi di prodotti tipici dovrebbero affiancarsi all'iniziativa di cablare i borghi installando reti wifi, guardando all'orizzonte di rigenerazione urbana: «obiettivo di questa legge regionale – ha proseguito Mennea – è quello di far diventare i borghi luoghi di storia, di tradizione e di attrazione turistica». «L'approvazione di una legge non può essere considerata un punto di arrivo – è stto il parere dell'assessore regionale Angela Barbanente – ma anzi un punto di partenza che deve intercettare il vivo interesse della comunità». Poi ha aggiunto: «Abbiamo bisogno di coniugare tradizione e innovazione, recuperare il rapporto con la terra e con il paesaggio, ma anche innovare sul versante delle tecnologie e della promozione».

«Emblematico è il caso di Barletta – ha spiegato il sindaco Pasquale Cascella – la cui urbanizzazione è stata fortemente legata all'espazione dell'attività manifatturiera, oltre che condizionata da due elementi; la terra e il mare». Proprio la città della Disfida potrebbe patrocinare la sua frazione di Montaltino come borgo da segnalare nell'ambito delle risorse previste dalla legge regionale. «Questa legge è importantissima e si inserisce nel solco della valorizzazione del patrimonio storico, artistico e architettonico di questi borghi – ha riferito nel suo intervento il sindaco di Andria Nicola Giorgino – Montegrosso ha tutti i requisiti per rientrare in queste procedure di valorizzazione, inoltre rientra nel bacino del sito Unesco di Castel del Monte». Non ci si può limitare all'organizzazione della banale sagra di paese, ma occorre una sinergia che avvolga le diverse identità dei borghi: «Si deve investire nella qualità anche sotto il profilo enogastronomico» ha aggiunto il sindaco di Andria, «dobbiamo lavorare con un sistema in rete che si concentri su tutti i borghi che esistono nel nostro territorio, attraverso la valorizzazione culturale ma anche produttiva».

Unanime è stata l'opinione emersa dagli interventi: per rendere un borgo turisticamente attrattivo, è necessario preservare e valorizzare le attività artigiane, quelle produttive, quelle legate al comparto agroalimentare, oltre a tutto il patrimonio storico-culturale. Il prossimo obiettivo è programmare un tavolo tecnico di condivisione che veda la partecipazione non solo dei rappresentanti istituzionali, ma anche dei protagonisti attivi di questo processo, come le cooperative e le associazioni di categoria. Non a caso all'incontro di ieri erano presenti anche Miriam Girone di Confcooperative e Nicola Cantatore di Agrinsieme, il quale ha riportato nelle sue osservazioni: «Tutela e valorizzazione sono temi molto cari al mondo agricolo, che quindi deve trovare sinergie all'interno di queste proposte in qualità di tutore del territorio».

Le proposte emerse dall'incontro sono quindi state:

• favorire la costituzione di un tavolo comune-regione che assista e accompagni gli enti locali;
• promuovere un marchio di qualità ambientale volontario "proprio dei borghi della Puglia";
• fare sinergie con l'assistenza della Regione Puglia, con le altre misure a favore delle piccole comunità.

Infine è intervenuto il sindaco di Bisceglie e neo eletto presidente della provincia di Barletta-Andria-Trani Francesco Spina, che ha concordato sulla prospettiva comune, ovvero «formulare una proposta congiunta, magari all'interno della conferenza dei sindaci nella sua nuova configurazione nel quadro della provincia» e ha poi aggiunto «la promozione culturale non può essere dissociata dalla promozione turistica, con la promozione della comunità sotto il profilo delle identità culturali».