Bandi e concorsi
Sinergie per il lavoro tra la Bat e 'Fondimpresa'
Una nota di dell'assesore provinciale Pompeo Camero. «Un modo di formazione continua per favorire la competitività»
BAT - mercoledì 20 luglio 2011
E' stato prorogato al 18 novembre 2011 il termine di scadenza per la partecipazione all'Avviso n. 2/2010 di Fondimpresa per promuovere la formazione continua dei quadri, degli impiegati e degli operai nelle imprese e rivolto a lavoratori soggetti a procedure di mobilità, in aziende aderenti al Fondo, nel corso del 2010 e del 2011 e/o a lavoratori collocati in mobilità, assunti nel 2010 o nel 2011 in imprese iscritte alla medesima associazione. A comunicarlo è l'Assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione ed alla Formazione Professionale della BAT Pompeo Camero, il quale evidenzia inoltre che possono partecipare alle azioni formative anche lavoratori in regime di sospensione del rapporto di lavoro in aziende aderenti a Fondimpresa (cassa integrazione, contratti di solidarietà), che devono acquisire competenze necessarie al mantenimento della loro occupazione.
Il Piano formativo deve essere promosso sulla base di un accordo sottoscritto da organizzazioni di rappresentanza riconducibili ai soci di detta associazione, nell'ambito territoriale di riferimento dell'intervento, che definisce, tra l'altro, i fabbisogni di competenze dei partecipanti, i contenuti e le modalità di erogazione della formazione ritenuti idonei a raggiungere i risultati attesi, le forme di certificazione delle competenze e di registrazione sul libretto formativo. Le azioni formative del Piano, per un massimo di 400 ore, devono comunque essere finalizzate all'acquisizione di competenze. La durata massima del Piano formativo è di 10 (dieci) mesi dalla data di ricevimento della comunicazione di finanziamento da parte di Fondimpresa e non può superare un costo massimo complessivo di un milione di euro. Il contributo concesso da Fondimpresa copre il 100% del costo del Piano. E' altresì prevista la possibilità di erogare ai destinatari della formazione un rimborso spese per un importo complessivo non superiore a 600,00 euro lordi per lavoratore in mobilità che partecipa alla formazione.
Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare il Piano formativo:
a) gli enti di cui all'art. 1 della legge 40/87 riconosciuti dal Ministero del Lavoro;
b) gli enti accreditati secondo la competente normativa regionale per le sedi di svolgimento dell'attività formativa del Piano;
c) le Università pubbliche e private riconosciute;
d) gli Istituti tecnici che rilasciano titoli di istruzione secondaria superiore;
e) altri soggetti, pubblici o privati, legittimati a svolgere le attività oggetto della presente procedura.
Sottolinea l'Assessore che le novità contenute nell'Avviso: non più formazione professionale ma formazione continua, rivolta non solo ai quadri ma anche ai livelli più bassi per superare meglio i momenti di crisi delle aziende e per renderle più competitive. L'Assessore Camero evidenzia altresì la rivoluzione silenziosa in atto nei rapporti tra due entità che finora hanno seguito percorsi autonomi e non sempre convergenti: la scuola e le aziende. La prima abilitata a rilasciare titoli di studio, le seconde alla ricerca di competenze spesso sconosciute od ignorate dalla scuola. La certificazione di abilità, di attitudini e competenze conseguite sarà la nuova mission della Scuola, che non potrà sottrarsi ad un'azione di coordinamento permanente con il mondo del lavoro per conoscerne le esigenze, le proiezioni in termini di occupazione e di conoscenze. Non v'è altra strada per combattere la disoccupazione e per dare valore a percorsi scolastici che troppo spesso terminano in un vicolo cieco.
Il Piano formativo deve essere promosso sulla base di un accordo sottoscritto da organizzazioni di rappresentanza riconducibili ai soci di detta associazione, nell'ambito territoriale di riferimento dell'intervento, che definisce, tra l'altro, i fabbisogni di competenze dei partecipanti, i contenuti e le modalità di erogazione della formazione ritenuti idonei a raggiungere i risultati attesi, le forme di certificazione delle competenze e di registrazione sul libretto formativo. Le azioni formative del Piano, per un massimo di 400 ore, devono comunque essere finalizzate all'acquisizione di competenze. La durata massima del Piano formativo è di 10 (dieci) mesi dalla data di ricevimento della comunicazione di finanziamento da parte di Fondimpresa e non può superare un costo massimo complessivo di un milione di euro. Il contributo concesso da Fondimpresa copre il 100% del costo del Piano. E' altresì prevista la possibilità di erogare ai destinatari della formazione un rimborso spese per un importo complessivo non superiore a 600,00 euro lordi per lavoratore in mobilità che partecipa alla formazione.
Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare il Piano formativo:
a) gli enti di cui all'art. 1 della legge 40/87 riconosciuti dal Ministero del Lavoro;
b) gli enti accreditati secondo la competente normativa regionale per le sedi di svolgimento dell'attività formativa del Piano;
c) le Università pubbliche e private riconosciute;
d) gli Istituti tecnici che rilasciano titoli di istruzione secondaria superiore;
e) altri soggetti, pubblici o privati, legittimati a svolgere le attività oggetto della presente procedura.
Sottolinea l'Assessore che le novità contenute nell'Avviso: non più formazione professionale ma formazione continua, rivolta non solo ai quadri ma anche ai livelli più bassi per superare meglio i momenti di crisi delle aziende e per renderle più competitive. L'Assessore Camero evidenzia altresì la rivoluzione silenziosa in atto nei rapporti tra due entità che finora hanno seguito percorsi autonomi e non sempre convergenti: la scuola e le aziende. La prima abilitata a rilasciare titoli di studio, le seconde alla ricerca di competenze spesso sconosciute od ignorate dalla scuola. La certificazione di abilità, di attitudini e competenze conseguite sarà la nuova mission della Scuola, che non potrà sottrarsi ad un'azione di coordinamento permanente con il mondo del lavoro per conoscerne le esigenze, le proiezioni in termini di occupazione e di conoscenze. Non v'è altra strada per combattere la disoccupazione e per dare valore a percorsi scolastici che troppo spesso terminano in un vicolo cieco.