Scuola e Lavoro
Sicurezza sul lavoro, "basta solo un attimo di distrazione"
Giornata di riflessione presso la scuola "Manzoni"
Barletta - venerdì 13 marzo 2015
«C'era una volta un sarto che promise al suo re di confezionare un vestito nuovo bellissimo, il quale aveva però come particolarità quella di poter essere visto solo dalle persone intelligenti». Questa è stata l'immagine inaspettata con cui si è aperta la Giornata di riflessione sul tema della "Sicurezza nei luoghi di Lavoro", che si è svolta ieri mattina presso la scuola secondaria di I grado "A. Manzoni" di Barletta. Un'immagine fiabesca che ci riporta agli orrori degli incidenti sul lavoro, alla realtà del ricatto del lavoro, visto e sentito come un'urgenza che non ha bisogno di precauzioni, perché nessuno ha il coraggio di dire "il re è nudo", nonostante quella sia la realtà e non che tutti siano stupidi; e così nessuno ha il coraggio di dire " io questo non lo faccio se non sono tutelato e protetto".
I numeri parlano chiaro: 27.000 incidenti sul lavoro – e un rilevante numero coincide con gli infortuni domestici – un'alta percentuale di malattie professionali, cioè quelle che si contraggono sul luogo di lavoro, ma non è tutto qui; addirittura l'operato di un'associazione come l' A.N.M.I.L. che provvede alla tutela degli invalidi e mutilati sul lavoro sembra insensata: «Non dovremmo occuparci del post infortunio ma della prevenzione e scongiuramento dello stesso», sottolinea Vincenzo Mazzeo, direttore INAIL della BAT e di Foggia, nell' illustrare il metodo di funzionamento dell' Inail. Curiosi poi, forse per il taglio satirico, sono gli slogan stampati a mo' di locandine che coronavano il tavolo dei relatori durante l'incontro: "un italiano al giorno trova il posto fisso" e l'immagine di una sedia a rotelle in basso, oppure "basta solo un attimo di distrazione", e perdere una mano, perché davvero basta quel momento di disattenzione per tranciare il futuro di una persona, non solo di un lavoratore. Non a caso le testimonianze dirette registrate a fine incontro hanno concretizzato quel momento di disattenzione che diventa il risultato del fallimento della prevenzione, dovuto spesso alla fretta impartita dagli standard di lavoro, oppure ad una totale inconsapevolezza dei materiali di lavoro impiegati. E' una consapevolezza che va tenuta presente, soprattutto in un'epoca in cui fa strano sentir parlare di possibilità di inserimento lavorativo e perciò si può tendere ad accontentarsi di qualunque situazione professionale. Ma sia il lavoro che la salute sono entrambi diritti e vanno considerati ugualmente per uomo/donna, cose che al di là della retorica, si riferiscono all'efficienza delle politiche sociali e alle ideologie che muovono il tessuto sociale contemporaneo.
Alla cerimonia di riflessione hanno contribuito inoltre gli alunni della classe 3^ I, realizzando una performance di canto e ballo intitolata "Rap della sicurezza", un'opera di sensibilizzazione che parte dai giovani per costruire i lavoratori consapevoli del domani. Oltre agli alunni, hanno partecipato i genitori, i docenti e i relatori: Alfredo Basile, Dirigente Scolastico; Antonio Divincenzo, Assessore Pubblica Istruzione; Lorenzo Lorusso, Presidente Territoriale A.N.M.I.L. Bari; Anna Rizzi Francabandiera, Assessore alle Politiche Sociali e Vicesindaco; Vincenzo Mazzeo, Direttore INAIL BAT e Foggia; Carmela Campese, Docente di Lettere e il giornalista Costantino Foschini.
I numeri parlano chiaro: 27.000 incidenti sul lavoro – e un rilevante numero coincide con gli infortuni domestici – un'alta percentuale di malattie professionali, cioè quelle che si contraggono sul luogo di lavoro, ma non è tutto qui; addirittura l'operato di un'associazione come l' A.N.M.I.L. che provvede alla tutela degli invalidi e mutilati sul lavoro sembra insensata: «Non dovremmo occuparci del post infortunio ma della prevenzione e scongiuramento dello stesso», sottolinea Vincenzo Mazzeo, direttore INAIL della BAT e di Foggia, nell' illustrare il metodo di funzionamento dell' Inail. Curiosi poi, forse per il taglio satirico, sono gli slogan stampati a mo' di locandine che coronavano il tavolo dei relatori durante l'incontro: "un italiano al giorno trova il posto fisso" e l'immagine di una sedia a rotelle in basso, oppure "basta solo un attimo di distrazione", e perdere una mano, perché davvero basta quel momento di disattenzione per tranciare il futuro di una persona, non solo di un lavoratore. Non a caso le testimonianze dirette registrate a fine incontro hanno concretizzato quel momento di disattenzione che diventa il risultato del fallimento della prevenzione, dovuto spesso alla fretta impartita dagli standard di lavoro, oppure ad una totale inconsapevolezza dei materiali di lavoro impiegati. E' una consapevolezza che va tenuta presente, soprattutto in un'epoca in cui fa strano sentir parlare di possibilità di inserimento lavorativo e perciò si può tendere ad accontentarsi di qualunque situazione professionale. Ma sia il lavoro che la salute sono entrambi diritti e vanno considerati ugualmente per uomo/donna, cose che al di là della retorica, si riferiscono all'efficienza delle politiche sociali e alle ideologie che muovono il tessuto sociale contemporaneo.
Alla cerimonia di riflessione hanno contribuito inoltre gli alunni della classe 3^ I, realizzando una performance di canto e ballo intitolata "Rap della sicurezza", un'opera di sensibilizzazione che parte dai giovani per costruire i lavoratori consapevoli del domani. Oltre agli alunni, hanno partecipato i genitori, i docenti e i relatori: Alfredo Basile, Dirigente Scolastico; Antonio Divincenzo, Assessore Pubblica Istruzione; Lorenzo Lorusso, Presidente Territoriale A.N.M.I.L. Bari; Anna Rizzi Francabandiera, Assessore alle Politiche Sociali e Vicesindaco; Vincenzo Mazzeo, Direttore INAIL BAT e Foggia; Carmela Campese, Docente di Lettere e il giornalista Costantino Foschini.