Istituzionale
Si resta a casa fino al 13 aprile, lo conferma il Presidente del Consiglio Conte
«Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi a cui siete sottoposti»
Barletta - mercoledì 1 aprile 2020
21.48
Come era ampiamente nelle previsioni, il Premier Giuseppe Conte ha annunciato questa sera il prolungamento del regime di restrizioni per l'intero territorio nazionale sino al prossimo 13 aprile, in parte già annunciate questa mattina in Senato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Il Presidente del Consiglio, nella sua conferenza stampa serale da Palazzo Chigi, si è detto grato alla grande maggioranza degli italiani che sta rispettando i dettami governativi e dispiaciuto per il prolungamento delle misure che inevitabilmente condizioneranno anche la Pasqua.
Conte ha anche fatto cenno alle migliaia di morti italiani, che rappresentano «una ferita che mai potremo sanare: non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti». Conte ha altresì sottolineato l'importanza del permanenza di queste misure: «Non siamo al momento nelle condizioni di dire se il 14 aprile potremo allentarle - ha spiegato -. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale, per poi passare alla fase 3 di uscita dall'emergenza, della ricostruzione, del rilancio economico e sociale della nazione». Il Primo Ministro italiano ha tuttavia anche rimarcato come non vi siano al momento decisioni di alcun tipo da parte dell'Esecutivo per eventuali ulteriori proroghe, rumors girati nelle scorse ore soprattutto sul web.
Quanto alla strenua lotta con alcune nazioni dell'Unione Europea circa le misure da prendere per far fronte agli effetti economici devastanti della pandemia (interessante la sua intervista al De Telegraaf olandese delle scorse ore), il Premier ha evidenziato l'inadeguatezza del MES - Meccanismo Europeo di Stabilità: «È uno strumento nato per choc asimmetrici - ha detto -, noi stiamo attraversano uno tsunami di portata epocale. Il MES, se verrà snaturato e posto nell'ambito di un ampio ventaglio di interventi e senza condizioni preventive o successive, può essere uno strumento fra gli altri che ci offriranno la possibilità di mettere in piedi una strategia europea». Incalzato dai giornalisti collegati a distanza, Giuseppe Conte ha infine spiegato altri due aspetti: il primo è quello concernente gli atleti professionisti, che non dovranno allenarsi in alcun modo in strutture sportive delle società, onde evitare la diffusione del contagio, e quello legato ai bimbi fuori di casa con un genitore.
«Non cambia nulla - ha precisato il Presidente del Consiglio -, avevamo solo dato alcune indicazioni affinché alcuni genitori avessero la possibilità di portare un figlio con loro a fare la spesa», evidenziando poi come non sono affatto autorizzate passeggiate di qualsiasi sorta.
Il Presidente del Consiglio, nella sua conferenza stampa serale da Palazzo Chigi, si è detto grato alla grande maggioranza degli italiani che sta rispettando i dettami governativi e dispiaciuto per il prolungamento delle misure che inevitabilmente condizioneranno anche la Pasqua.
Conte ha anche fatto cenno alle migliaia di morti italiani, che rappresentano «una ferita che mai potremo sanare: non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti». Conte ha altresì sottolineato l'importanza del permanenza di queste misure: «Non siamo al momento nelle condizioni di dire se il 14 aprile potremo allentarle - ha spiegato -. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale, per poi passare alla fase 3 di uscita dall'emergenza, della ricostruzione, del rilancio economico e sociale della nazione». Il Primo Ministro italiano ha tuttavia anche rimarcato come non vi siano al momento decisioni di alcun tipo da parte dell'Esecutivo per eventuali ulteriori proroghe, rumors girati nelle scorse ore soprattutto sul web.
Quanto alla strenua lotta con alcune nazioni dell'Unione Europea circa le misure da prendere per far fronte agli effetti economici devastanti della pandemia (interessante la sua intervista al De Telegraaf olandese delle scorse ore), il Premier ha evidenziato l'inadeguatezza del MES - Meccanismo Europeo di Stabilità: «È uno strumento nato per choc asimmetrici - ha detto -, noi stiamo attraversano uno tsunami di portata epocale. Il MES, se verrà snaturato e posto nell'ambito di un ampio ventaglio di interventi e senza condizioni preventive o successive, può essere uno strumento fra gli altri che ci offriranno la possibilità di mettere in piedi una strategia europea». Incalzato dai giornalisti collegati a distanza, Giuseppe Conte ha infine spiegato altri due aspetti: il primo è quello concernente gli atleti professionisti, che non dovranno allenarsi in alcun modo in strutture sportive delle società, onde evitare la diffusione del contagio, e quello legato ai bimbi fuori di casa con un genitore.
«Non cambia nulla - ha precisato il Presidente del Consiglio -, avevamo solo dato alcune indicazioni affinché alcuni genitori avessero la possibilità di portare un figlio con loro a fare la spesa», evidenziando poi come non sono affatto autorizzate passeggiate di qualsiasi sorta.