Attualità
Si è tenuto oggi a Barletta il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione
Approfondito il tema delle condizioni abitative dei lavoratori stagionali nella Bat
Barletta - venerdì 27 settembre 2024
15.37 Comunicato Stampa
Nel corso della riunione del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione tenutosi a oggi in Prefettura a Barletta sono state presentate le attività previste dal progetto S.PR.INT.3 Strategie, PRogrammi innovativi, INTerventi Multistakeholder, avviato lo scorso luglio e finanziato dal Fondo Europeo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027. Il progetto si compone di un partenariato pubblico-privato sociale composto dalla Prefettura di Barletta Andria Trani in qualità di capofila e quali soggetti partner l'Azienda Sanitaria Locale Bat, il C.P.I.A. Bat "Gino Strada", la Cooperativa Sociale Comunità Oasi2 San Francesco, Etnie APS ETS, il Consorzio di Cooperative Sociali NOVA e la cooperativa sociale Migrantesliberi.
La riunione del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione ha approfondito il tema delle condizioni abitative dei lavoratori stagionali presenti sul territorio provinciale. In modo particolare, gli Enti Locali sono intervenuti in merito allo stato di avanzamento delle progettualità presentate a valere sui fondi del PNRR per il superamento degli insediamenti informali, che consentiranno di offrire soluzioni abitative dignitose ai lavoratori stagionali che ciclicamente giungono sul territorio provinciale in occasione della raccolta di prodotti ortofrutticoli. Sono state condivise, inoltre, da parte delle organizzazioni del Terzo Settore da anni impegnate su questo tema, alcune stime sulle presenze di lavoratori stagionali nel territorio provinciale e approfonditi i bisogni di tipo socio-sanitario, alloggiativo e di natura legale, al fine di individuare prassi operative di risposta ai bisogni primari e tutela delle persone potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.
Il potenziamento della capacità del territorio di attivare politiche di inclusione lavorativa e abitativa delle persone migranti, mediante il miglioramento delle interazioni interistituzionali, delle politiche di contrasto allo sfruttamento lavorativo e della capacità di presa in carico delle vittime rappresenta l'obiettivo dell'Azione 4 "Contrasto allo sfruttamento lavorativo" del progetto S.PR.INT.3. Nello specifico, l'azione prevede attività di supporto agli Enti Locali per il superamento degli insediamenti informali attraverso interventi di mappatura degli stessi, la convocazione del Tavolo Tecnico sull'abitare di monitoraggio e l'attuazione del Protocollo Operativo sottoscritto a marzo 2023, supporto agli Enti Locali nell'analisi delle opportunità finanziarie per la riqualificazione e il riuso del patrimonio immobiliare pubblico inutilizzato. Di rilevanza strategica in materia di contrasto e protezione delle vittime di sfruttamento lavorativo sarà la costituzione di un Tavolo di Coordinamento Tecnico per l'attuazione del Piano operativo per la prevenzione e il contrasto allo sfruttamento lavorativo e il rafforzamento dei sistemi di coordinamento e referral per l'identificazione, protezione e presa in carico delle vittime.
L'azione 4 prevede, inoltre, l'attivazione di un servizio sperimentale di mediazione interculturale presso i Centri per l'impiego, percorsi formativi su tratta e sfruttamento lavorativo rivolte agli operatori pubblici e privati, nonché interventi formativi/informativi in materia di contrasto allo sfruttamento lavorativo destinati agli ospiti dei centri di accoglienza CAS e SAI del territorio.
La riunione del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione ha approfondito il tema delle condizioni abitative dei lavoratori stagionali presenti sul territorio provinciale. In modo particolare, gli Enti Locali sono intervenuti in merito allo stato di avanzamento delle progettualità presentate a valere sui fondi del PNRR per il superamento degli insediamenti informali, che consentiranno di offrire soluzioni abitative dignitose ai lavoratori stagionali che ciclicamente giungono sul territorio provinciale in occasione della raccolta di prodotti ortofrutticoli. Sono state condivise, inoltre, da parte delle organizzazioni del Terzo Settore da anni impegnate su questo tema, alcune stime sulle presenze di lavoratori stagionali nel territorio provinciale e approfonditi i bisogni di tipo socio-sanitario, alloggiativo e di natura legale, al fine di individuare prassi operative di risposta ai bisogni primari e tutela delle persone potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.
Il potenziamento della capacità del territorio di attivare politiche di inclusione lavorativa e abitativa delle persone migranti, mediante il miglioramento delle interazioni interistituzionali, delle politiche di contrasto allo sfruttamento lavorativo e della capacità di presa in carico delle vittime rappresenta l'obiettivo dell'Azione 4 "Contrasto allo sfruttamento lavorativo" del progetto S.PR.INT.3. Nello specifico, l'azione prevede attività di supporto agli Enti Locali per il superamento degli insediamenti informali attraverso interventi di mappatura degli stessi, la convocazione del Tavolo Tecnico sull'abitare di monitoraggio e l'attuazione del Protocollo Operativo sottoscritto a marzo 2023, supporto agli Enti Locali nell'analisi delle opportunità finanziarie per la riqualificazione e il riuso del patrimonio immobiliare pubblico inutilizzato. Di rilevanza strategica in materia di contrasto e protezione delle vittime di sfruttamento lavorativo sarà la costituzione di un Tavolo di Coordinamento Tecnico per l'attuazione del Piano operativo per la prevenzione e il contrasto allo sfruttamento lavorativo e il rafforzamento dei sistemi di coordinamento e referral per l'identificazione, protezione e presa in carico delle vittime.
L'azione 4 prevede, inoltre, l'attivazione di un servizio sperimentale di mediazione interculturale presso i Centri per l'impiego, percorsi formativi su tratta e sfruttamento lavorativo rivolte agli operatori pubblici e privati, nonché interventi formativi/informativi in materia di contrasto allo sfruttamento lavorativo destinati agli ospiti dei centri di accoglienza CAS e SAI del territorio.