Politica
«Se le belle speranze sono il nostro motore, la formazione professionale ne è il carburante»
La nota del candidato al consiglio regionale Marco Silvestri
Barletta - mercoledì 26 agosto 2020
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«L'obiettivo in questo senso è molto chiaro: ridare alla formazione professionale il ruolo per cui è nata ed è stata pensata, ovvero un sistema alternativo e complementare all'istruzione.
In che modo? Continuando il percorso di valorizzazione del Repertorio Regionale delle Figure Professionali. Non bisogna smettere di fare ricerca e sviluppo sul repertorio, sfrondando le figure obsolete, aggiornando quelle che lo necessitano, inserendone di nuove.
Per essere più specifici, le nuove figure vanno inserite prima che il mercato del lavoro ne intasi l'offerta, non trovando figure adeguatamente formate.
Bisogna incentivare gli attori di questo settore a fare continua ricerca e sviluppo. Il Repertorio diventerà, in questo modo, una road map mai finita che ci possa suggerire quale direzione prenderà il mercato del lavoro. Per i nostri giovani, agiremo d'anticipo. Non correremo ai ripari.
Bisogna aumentare le opportunità finanziate sulle qualifiche professionali, valorizzando la fase di stage come coronamento e completamento del percorso professionale.
Non dimentichiamo tutto ciò che è stato fatto: è il punto di partenza per rilanciare le politiche pubbliche riguardanti l'occupazione giovanile. Garanzia Giovani, per esempio. Tanto è stato fatto, ma tanto può essere ancora migliorato, avvicinando i sistemi informativi di Regione e Inps, in modo tale da evitare tempi giurassici per il pagamento delle indennità dei tirocini. Bisogna lavorare sul nuovo bando, con l'obiettivo di restituire la logica del percorso integrato tra più misure. In altre parole, non un "corsetto e basta" e neanche "3 mesi di tirocinio e poi a casa", ma un cammino con più momenti formativi che abbia l'obiettivo di far raggiungere all'utente il lavoro che merita e che sogna.
Ci sono ragazzi che hanno avuto esperienze entusiasmanti in Garanzia Giovani, e che ora, grazie al programma, hanno conosciuto realtà aziendali in cui hanno trovato stabilità e crescita. Altri ragazzi non se la sono passate così bene. Il mio impegno rivolto a loro: individuare gli intoppi nella macchina burocratica e risolverli uno alla volta».
In che modo? Continuando il percorso di valorizzazione del Repertorio Regionale delle Figure Professionali. Non bisogna smettere di fare ricerca e sviluppo sul repertorio, sfrondando le figure obsolete, aggiornando quelle che lo necessitano, inserendone di nuove.
Per essere più specifici, le nuove figure vanno inserite prima che il mercato del lavoro ne intasi l'offerta, non trovando figure adeguatamente formate.
Bisogna incentivare gli attori di questo settore a fare continua ricerca e sviluppo. Il Repertorio diventerà, in questo modo, una road map mai finita che ci possa suggerire quale direzione prenderà il mercato del lavoro. Per i nostri giovani, agiremo d'anticipo. Non correremo ai ripari.
Bisogna aumentare le opportunità finanziate sulle qualifiche professionali, valorizzando la fase di stage come coronamento e completamento del percorso professionale.
Non dimentichiamo tutto ciò che è stato fatto: è il punto di partenza per rilanciare le politiche pubbliche riguardanti l'occupazione giovanile. Garanzia Giovani, per esempio. Tanto è stato fatto, ma tanto può essere ancora migliorato, avvicinando i sistemi informativi di Regione e Inps, in modo tale da evitare tempi giurassici per il pagamento delle indennità dei tirocini. Bisogna lavorare sul nuovo bando, con l'obiettivo di restituire la logica del percorso integrato tra più misure. In altre parole, non un "corsetto e basta" e neanche "3 mesi di tirocinio e poi a casa", ma un cammino con più momenti formativi che abbia l'obiettivo di far raggiungere all'utente il lavoro che merita e che sogna.
Ci sono ragazzi che hanno avuto esperienze entusiasmanti in Garanzia Giovani, e che ora, grazie al programma, hanno conosciuto realtà aziendali in cui hanno trovato stabilità e crescita. Altri ragazzi non se la sono passate così bene. Il mio impegno rivolto a loro: individuare gli intoppi nella macchina burocratica e risolverli uno alla volta».