Stella Mele
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La città

Scritte sessiste liceo Casardi, il commento di Spina e Mele

Le note della consigliera regionale e della consigliera comunale di Fratelli d'Italia

"Studenti che inneggiano a Turetta, omicida di Giulia Cecchettin, scrivendolo sui muri del bagno della scuola offende profondamente non solo tutto il Liceo Classico di Barletta, ma un'intera comunità in un momento in cui tutti stiamo ancora riflettendo, e piangendo, le ultime giovani vite (Sara e Ilaria) diceva di amarle. Tutto questo fa riflettere molto su come la cultura dell'odio verso le donne e il sessismo sia penetrato profondamente nel mondo giovanile anche lì dove gli studi dovrebbero consegnare alla società giovani migliori a 360 gradi, non solo preparati negli studi classici e filosofici. Fortunatamente la manifestazione di oggi, davanti al Liceo più importante di Barletta, dimostra che gli autori sono isolati teppistelli che devono essere immediatamente individuati per essere più che puniti, educati al rispetto delle donne. Solidarietà alla preside, a tutto il corpo docente e ai liceali: il buon nome della scuola non deve essere messo in discussione per il gesto indegno di chi, speriamo, grazie al clamore della vicenda, ha capito di aver sbagliato. Sarebbe un bel gesto se, senza la necessità di essere individuato/i, chiedesse/chiedessero scusa a tutti." Così la consigliera regionale di Fratelli d'Italia, Tonia Spina.

Così, invece, la consigliera comunale di Fratelli d'Italia, Stella Mele. "Esprimo la mia più ferma condanna verso le scritte comparse in questi giorni sulle pareti dei bagni delle studentesse del Liceo Classico "A. Casardi" di Barletta, inneggianti Filippo Turetta, assassino di Giulia Cecchettin, giovane vittima di femminicidio. Ho frequentato le mura di quel Liceo, una scuola che mi ha fatto apprezzare la bellezza della cultura classica, nella quale troviamo le domande fondamentali sull'uomo, sulla giustizia, e sulla libertà, insegnandomi i valori dell'umanesimo, inteso come fiducia nella dignità dell'essere umano, nella sua capacità di pensare, creare, scegliere, amare, rispettare e dialogare. Valori che sono un presidio contro ogni forma di disumanizzazione. Apprendere, oggi, che quegli insegnamenti abbiano fallito sulla coscienza di uno studente, ci consegna la cifra dell'epoca in cui viviamo. Un'epoca arida, dove spesso un algoritmo si sostituisce al pensiero critico, alla cultura dei sentimenti e del rispetto, sfociando nella incultura della violenza.

Quelle scritte sono atti gravissimi, che non possono essere derubricati come semplici provocazioni: sono messaggi di odio che contribuiscono a normalizzare la violenza contro le donne e a colpire profondamente il senso di sicurezza e dignità della nostra comunità. Per questo in un momento storico in cui il fenomeno della violenza di genere continua a mietere vittime, è dovere di tutti — istituzioni, cittadini, media — opporsi con decisione a ogni forma di incitamento alla violenza, anche quando si manifesta con parole scritte su un muro, perché la libertà di espressione non può e non deve mai essere confusa con la libertà di offendere, discriminare o incitare al crimine. Per questo, bene hanno fatto gli studenti del Liceo Classico "Casardi", questa mattina, a "condannare" pubblicamente l'episodio, invitando anche tutti noi a non restare indifferenti, perché il silenzio è sempre complice della violenza.

Solo una presa di posizione collettiva, netta e consapevole potrà aiutarci a costruire una società libera dalla cultura del possesso e dell'odio e ad ognuno, famiglie, scuola, associazioni, parrocchie tocca, oggi più di ieri, fare la propria parte, attraverso un maggiore coinvolgimento delle nuove generazioni nelle dinamiche quotidiane della società. Oggi più che mai è necessario il contributo di tutti. Noi istituzioni faremo la nostra parte attraverso tutto ciò che ci sarà possibile fare dando maggiore impulso alle attività in materia di politiche giovanili al fine di creare e potenziare spazi reali di espressione e partecipazione, riconoscendo ai nostri giovani il ruolo di protagonisti attivi del cambiamento della società".
  • Fratelli d'Italia
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