Politica
Scommegna: «Per Cannito tutto va bene, ma la realtà è un'altra»
La nota della vicepresidente del consiglio comunale
Barletta - martedì 7 febbraio 2023
12.58 Comunicato Stampa
«Sono passati otto mesi dalla sua elezione a sindaco di Barletta e per Cosimo Cannito tutto va bene. La sua strategia social è ben chiara: tutto ciò che va esaltato ed enfatizzato (si faccia caso a quante volte e con che disinvoltura si usi il termine storia/storico) va comunicato con post e tutorial finalizzati a raccogliere più likes possibili (c'è ormai l'ossessione da likes), mentre i problemi e le mancanze vanno sottaciute o affidate ad assessori che, quasi impauriti, pronunciano parole misurate e balbettanti». Così la vicepresidente del consiglio comunale Santa Scommegna.
«È il caso, ultimo, dei lavori di ammodernamento alla Darsena del porto di Barletta che trovano, per fortuna, spazio tra le linee di mandato del Sindaco presentate al Consiglio Comunale nella seduta del 20 dicembre 2022 ma che di fatto, seppur finanziati dalla Regione Puglia, per inerzia o meglio perché non considerati prioritari nell'azione dell'amministrazione rischiano di non essere realizzati ( i lavori, da crono programma, andavano completati entro febbraio 2023!!) con conseguente perdita delle risorse regionali e disagi per i nostri pescatori che denunciano da tempo la necessità e la improrogabilità di questi interventi.
Questo vale anche per i lavori al molo di Levante.
Per fortuna, l'ex consigliere comunale Giuseppe di Paola, sempre attento alle reali esigenze della marineria cittadina, ha sollevato la questione. I riscontri e le risposte (è colpa della burocrazia, della soprintendenza o di qualche altro pinco pallo) ormai sono talmente stucchevoli che in alcuni momenti appaiono paradossali. Ma a parte le battute c'è da essere preoccupati. Le scelte fin qui compiute da Cannito denotano ancora una volta la sua mancanza di capacità di avere una visone, di fare programmazione, di lavorare per priorità. Si naviga a vista e per una città grande ed importante come Barletta, queste modalità dell'agire amministrativo non sono adeguate.
L'elenco delle inadempienze, dei ritardi, dei dietrofront si allunga ogni giorno che passa: linee di mandato non definitivamente approvate così come l'aggiornamento al DUP e lo schema di bilancio 2023/25; il quinto Piano Sociale di Zona non ancora sottoposto al Consiglio Comunale nonostante la approvazione in Giunta della proposta lo scorso 29 dicembre; continue proroghe di servizi le cui gare sono state avviate, in alcuni casi, addirittura nel 2021 e non ancora concluse; disciplinari dei servizi Barsa prorogati al 31 marzo 2023 e i cui aggiornamenti sono top secret!; procedure per la selezione di personale di staff e dirigenziale con esiti paradossali (4 mesi per apprendere che il Sindaco, a seguito di valutazione comparativa dei curricula dei candidati, non abbia selezionato alcuno per il suo staff); programma di bitumazione di strade della città finanziato dalla Regione Puglia parzialmente realizzato (via Scuro perché non viene asfaltata?); ritardi nell'affrontare il tema della scadenza (prevista per il 2023) delle Autorizzazioni Integrate Ambientali alle grandi aziende presenti sul territorio cittadino (si attende che il Comune promuova un tavolo di concertazione con tutti gli Enti istituzionali competenti, il management delle aziende interessate e le associazioni ambientaliste locali, a iniziare da quelle che in questi anni si sono rese promotrici di concrete azioni di monitoraggio dell'aria e di ricerca scientifica a supporto dell'amministrazione pubblica); mancato avvio dell'aggiornamento del PUMS (piano urbano della mobilità sostenibile) con evidenti ricadute sui problemi di traffico diventati ormai emergenza. Purtroppo questa è la situazione e il vento di libertà più volte sbandierato non ha prodotto nulla di buono per Barletta, anzi!».
«È il caso, ultimo, dei lavori di ammodernamento alla Darsena del porto di Barletta che trovano, per fortuna, spazio tra le linee di mandato del Sindaco presentate al Consiglio Comunale nella seduta del 20 dicembre 2022 ma che di fatto, seppur finanziati dalla Regione Puglia, per inerzia o meglio perché non considerati prioritari nell'azione dell'amministrazione rischiano di non essere realizzati ( i lavori, da crono programma, andavano completati entro febbraio 2023!!) con conseguente perdita delle risorse regionali e disagi per i nostri pescatori che denunciano da tempo la necessità e la improrogabilità di questi interventi.
Questo vale anche per i lavori al molo di Levante.
Per fortuna, l'ex consigliere comunale Giuseppe di Paola, sempre attento alle reali esigenze della marineria cittadina, ha sollevato la questione. I riscontri e le risposte (è colpa della burocrazia, della soprintendenza o di qualche altro pinco pallo) ormai sono talmente stucchevoli che in alcuni momenti appaiono paradossali. Ma a parte le battute c'è da essere preoccupati. Le scelte fin qui compiute da Cannito denotano ancora una volta la sua mancanza di capacità di avere una visone, di fare programmazione, di lavorare per priorità. Si naviga a vista e per una città grande ed importante come Barletta, queste modalità dell'agire amministrativo non sono adeguate.
L'elenco delle inadempienze, dei ritardi, dei dietrofront si allunga ogni giorno che passa: linee di mandato non definitivamente approvate così come l'aggiornamento al DUP e lo schema di bilancio 2023/25; il quinto Piano Sociale di Zona non ancora sottoposto al Consiglio Comunale nonostante la approvazione in Giunta della proposta lo scorso 29 dicembre; continue proroghe di servizi le cui gare sono state avviate, in alcuni casi, addirittura nel 2021 e non ancora concluse; disciplinari dei servizi Barsa prorogati al 31 marzo 2023 e i cui aggiornamenti sono top secret!; procedure per la selezione di personale di staff e dirigenziale con esiti paradossali (4 mesi per apprendere che il Sindaco, a seguito di valutazione comparativa dei curricula dei candidati, non abbia selezionato alcuno per il suo staff); programma di bitumazione di strade della città finanziato dalla Regione Puglia parzialmente realizzato (via Scuro perché non viene asfaltata?); ritardi nell'affrontare il tema della scadenza (prevista per il 2023) delle Autorizzazioni Integrate Ambientali alle grandi aziende presenti sul territorio cittadino (si attende che il Comune promuova un tavolo di concertazione con tutti gli Enti istituzionali competenti, il management delle aziende interessate e le associazioni ambientaliste locali, a iniziare da quelle che in questi anni si sono rese promotrici di concrete azioni di monitoraggio dell'aria e di ricerca scientifica a supporto dell'amministrazione pubblica); mancato avvio dell'aggiornamento del PUMS (piano urbano della mobilità sostenibile) con evidenti ricadute sui problemi di traffico diventati ormai emergenza. Purtroppo questa è la situazione e il vento di libertà più volte sbandierato non ha prodotto nulla di buono per Barletta, anzi!».