Scuola e Lavoro
Sarà la Lum la prima università della Bat
Progetto per creare una sede sulla provinciale per Andria. La Constructa srl ha già ottenuto il cambio d'uso
BAT - giovedì 25 agosto 2011
20.56
Non diventerà un tribunale, ma probabilmente sarà una sede universitaria. Il capannone industriale sulla Trani-Andria della Constructa srl ha già ottenuto, il 5 agosto scorso, dall'ufficio tecnico comunale il cambio d'uso per poterci realizzare l'università della Bat. Il patto territoriale del Nord barese ofantino e la Provincia hanno avviato, infatti, un'indagine di mercato per individuare un ente universitario interessato a dislocare una sua sede nella nuova provincia.
L'unico ateneo ad aver risposto è stato la Lum di Casamassima e ora è in corso la verifica dei requisiti. Dunque, la Lum sembra destinata ad approdare a Trani dopo il primo fallimento del 2007, quando l'università di Emanuele Degennaro trattò con il Comune per insediare una sede a Palazzo Beltrani. Il progetto naufragò per mancanza dell'accordo economico per l'utilizzo dell'edificio nel centro storico di Trani.
Il capannone di via Andria, invece, era stato già individuato oltre un anno fa dal presidente del tribunale per sistemarci gli uffici della giustizia civile. Il progetto venne però bloccato da avvocati, dipendenti e magistrati, oltre che per questioni economiche: è da tempo in corso il restauro di Palazzo Carcano, acquisito dal Comune proprio per destinarlo a sede del tribunale. Ora il capannone sarebbe piaciuto a Degennaro, perché collocato in posizione viaria strategica (vicino agli accessi della statale 16) e dotato di ampia area parcheggio. La frequenza della nuova università (privata) ai cittadini della provincia dovrebbe essere agevolata dall'erogazione di borse di studio, che renderanno la quota di iscrizione pari a quella di un qualsiasi ateneo pubblico.
L'unico ateneo ad aver risposto è stato la Lum di Casamassima e ora è in corso la verifica dei requisiti. Dunque, la Lum sembra destinata ad approdare a Trani dopo il primo fallimento del 2007, quando l'università di Emanuele Degennaro trattò con il Comune per insediare una sede a Palazzo Beltrani. Il progetto naufragò per mancanza dell'accordo economico per l'utilizzo dell'edificio nel centro storico di Trani.
Il capannone di via Andria, invece, era stato già individuato oltre un anno fa dal presidente del tribunale per sistemarci gli uffici della giustizia civile. Il progetto venne però bloccato da avvocati, dipendenti e magistrati, oltre che per questioni economiche: è da tempo in corso il restauro di Palazzo Carcano, acquisito dal Comune proprio per destinarlo a sede del tribunale. Ora il capannone sarebbe piaciuto a Degennaro, perché collocato in posizione viaria strategica (vicino agli accessi della statale 16) e dotato di ampia area parcheggio. La frequenza della nuova università (privata) ai cittadini della provincia dovrebbe essere agevolata dall'erogazione di borse di studio, che renderanno la quota di iscrizione pari a quella di un qualsiasi ateneo pubblico.